La perdita della biodiversità è una delle minacce più grandi del nostro tempo. La scomparsa di una specie è infatti un processo irreversibile e mette in pericolo non solo le altre specie con cui condivide l’ecosistema, ma anche tutti i servizi ecosistemici che quell’ecosistema produce e regola, i quali sono fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità. Siamo testimoni della sesta estinzione di massa, che, a differenza delle cinque precedenti, è causata direttamente e indirettamente dall’uomo, e sta avvenendo molto velocemente. Con l’aumento della popolazione mondiale è incrementato l’impatto dell’uomo sull’ambiente, in particolare attraverso l’espansione dei centri urbani, la costruzione di infrastrutture, la deforestazione per fare spazio alle coltivazioni e agli allevamenti. Questo ha portato alla perdita e alla frammentazione degli habitat, fenomeni differenti ma interdipendenti, in quanto spesso si manifestano contemporaneamente. In questo elaborato viene analizzato l’impatto della frammentazione sulle popolazioni di due specie indicatrici, il Puma concolor e la Panthera onca. Queste specie di grandi predatori sono particolarmente suscettibili a questo fenomeno, in quanto necessitano di una grande quantità di risorse, occupano grandi home range e hanno dei bassi tassi riproduttivi. Sono inoltre considerate delle specie ombrello, pertanto la loro conservazione permette di conservare anche le altre specie che fanno parte del loro ecosistema. Per cercare di analizzare questo fenomeno, sono state studiate delle popolazioni presenti in habitat particolarmente disturbati dall’uomo e si è dimostrato che l’espansione dell’uomo ha portato alla formazione di piccole popolazioni isolate, con un ridotto tasso di migrazione, quasi inesistente. A causa dell’isolamento e della mancanza di flusso genico le popolazioni iniziano a manifestare una riduzione della diversità genetica. Questo implica una minore capacità di adattamento della popolazione e aumenta la probabilità di estinzione. Le popolazioni isolate rischiano anche di andare incontro a depressione da inbreeding, e conseguentemente a una riduzione della eterozigosità. L’unico modo per evitare la loro estinzione è mantenere un flusso genico continuo. Per questo le strategie di conservazione da adottare sono in primo luogo la costruzione di corridoi faunistici, che permettano agli animali di attraversare le strade, principali barriere per la connettività, per mantenere un tasso di migrazione costante e in secondo luogo la creazione di aree protette, connesse tra loro e abbastanza estese per mantenere popolazioni di grandi predatori per un lungo periodo. Non sono però da escludere anche la traslocazione di esemplari da una popolazione a un’altra e la riproduzione assistita, metodi validi per la conservazione di queste specie, ma che apportano benefici solo per un breve periodo. È importante preservare la biodiversità ed è per questo urgente intervenire per la conservazione di queste specie insieme a tutte quelle che vivono in habitat disturbati dall’uomo, per rendere possibile la vita della fauna selvatica anche in zone antropizzate.
La minaccia dell'antropizzazione: gli effetti della frammentazione degli habitat di due specie indicatrici Puma concolor e Panthera onca
MUSSO, SARA
2020/2021
Abstract
La perdita della biodiversità è una delle minacce più grandi del nostro tempo. La scomparsa di una specie è infatti un processo irreversibile e mette in pericolo non solo le altre specie con cui condivide l’ecosistema, ma anche tutti i servizi ecosistemici che quell’ecosistema produce e regola, i quali sono fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità. Siamo testimoni della sesta estinzione di massa, che, a differenza delle cinque precedenti, è causata direttamente e indirettamente dall’uomo, e sta avvenendo molto velocemente. Con l’aumento della popolazione mondiale è incrementato l’impatto dell’uomo sull’ambiente, in particolare attraverso l’espansione dei centri urbani, la costruzione di infrastrutture, la deforestazione per fare spazio alle coltivazioni e agli allevamenti. Questo ha portato alla perdita e alla frammentazione degli habitat, fenomeni differenti ma interdipendenti, in quanto spesso si manifestano contemporaneamente. In questo elaborato viene analizzato l’impatto della frammentazione sulle popolazioni di due specie indicatrici, il Puma concolor e la Panthera onca. Queste specie di grandi predatori sono particolarmente suscettibili a questo fenomeno, in quanto necessitano di una grande quantità di risorse, occupano grandi home range e hanno dei bassi tassi riproduttivi. Sono inoltre considerate delle specie ombrello, pertanto la loro conservazione permette di conservare anche le altre specie che fanno parte del loro ecosistema. Per cercare di analizzare questo fenomeno, sono state studiate delle popolazioni presenti in habitat particolarmente disturbati dall’uomo e si è dimostrato che l’espansione dell’uomo ha portato alla formazione di piccole popolazioni isolate, con un ridotto tasso di migrazione, quasi inesistente. A causa dell’isolamento e della mancanza di flusso genico le popolazioni iniziano a manifestare una riduzione della diversità genetica. Questo implica una minore capacità di adattamento della popolazione e aumenta la probabilità di estinzione. Le popolazioni isolate rischiano anche di andare incontro a depressione da inbreeding, e conseguentemente a una riduzione della eterozigosità. L’unico modo per evitare la loro estinzione è mantenere un flusso genico continuo. Per questo le strategie di conservazione da adottare sono in primo luogo la costruzione di corridoi faunistici, che permettano agli animali di attraversare le strade, principali barriere per la connettività, per mantenere un tasso di migrazione costante e in secondo luogo la creazione di aree protette, connesse tra loro e abbastanza estese per mantenere popolazioni di grandi predatori per un lungo periodo. Non sono però da escludere anche la traslocazione di esemplari da una popolazione a un’altra e la riproduzione assistita, metodi validi per la conservazione di queste specie, ma che apportano benefici solo per un breve periodo. È importante preservare la biodiversità ed è per questo urgente intervenire per la conservazione di queste specie insieme a tutte quelle che vivono in habitat disturbati dall’uomo, per rendere possibile la vita della fauna selvatica anche in zone antropizzate.File | Dimensione | Formato | |
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