Nella mia esperienza di tirocinio, in un’azienda di bovini di carne, ho avuto modo di toccare tutti gli aspetti della zootecnia, come: la gestione di una stalla di bovini da carne e della vitellaia, la compilazione e la verifica dei dati nella banca dati nazionale, l’assistenza al veterinario, la gestione dell’alimentazione, la gestione dei piani di accoppiamento, la lavorazione e il confezionamento delle materie prime fino alla compilazione del manuale autocontrollo HACCP. La crescente attenzione dei consumatori verso le problematiche connesse alla sicurezza alimentare pone al mondo produttivo pressanti richieste di soluzioni e tutele. Per le aziende agricole, la garanzia igienico-sanitaria inizia dalla stalla ed è a questo livello che devono essere fatti i maggiori sforzi. Un piano aziendale per la lotta agli infestanti è sicuramente una delle principali misure della biosicurezza e durante il tirocinio ho avuto modo di visionare quello aziendale con piena applicazione, riscontrando numerosi punti di forza e di debolezza sul loro operato. Nel mio approfondimento ho infatti raccolto, descritto e sintetizzato le “buone pratiche” di produzione partendo proprio dall’utilizzo di un piano di controllo per la lotta agli infestanti, così da migliorare il livello di biosicurezza aziendale, riducendo al contempo rischi, costi sanitari e calo delle produzioni. L’applicazione puntuale e costante di quanto contenuto può sicuramente rappresentare un’importante opportunità di crescita professionale per tutti gli allevatori. Con questo approfondimento ho voluto infatti promuovere l’importanza di un piano di controllo per la lotta agli infestanti all’interno di un’azienda agricola, presentando i principali infestanti, le problematiche che possono rappresentare per la biosicurezza aziendale e indirizzando l’allevatore verso adeguate misure di controllo per limitare o debellare le principali infestazioni che si possono presentare in stalla, quali quelle da parte di topi e/o mosche. La costante presenza degli insetti su varie porzioni anatomiche del corpo dei soggetti allevati o semplicemente nei loro pressi, accresce infatti progressivamente lo stato di stress. L’animale contrappone tutte le strategie possibili nel tentativo di divincolarsi cercando ogni forma di sollievo, ma questi atteggiamenti si traducono solo in dispendi energetici sul piano fisico che passano troppo spesso in secondo piano pur essendo meritevoli di attenzioni e calcoli approfonditi Durante il mio approfondimento ho avuto modo di consultarmi con diversi allevatori e ho constatato che la predisposizione e l’utilizzo di un piano per la lotta agli animali infestati nelle aziende agricole sia, tutt’oggi, ancora troppo sottovalutato. Sensibilizzare quindi l’allevatore è indispensabile, in quanto non veda più gli animali infestanti come semplice voce di fastidio per gli animali o per sé stesso, ma devono essere visti come un nemico ciclico che se non controllato può provocare problemi seri agli animali, al loro benessere, alle produzioni e quindi anche all’aspetto economico dell’azienda.
Biosicurezza in allevamento bovino: predisposizione di un piano di lotta agli infestanti
SANTOBUONO, CHIARA
2020/2021
Abstract
Nella mia esperienza di tirocinio, in un’azienda di bovini di carne, ho avuto modo di toccare tutti gli aspetti della zootecnia, come: la gestione di una stalla di bovini da carne e della vitellaia, la compilazione e la verifica dei dati nella banca dati nazionale, l’assistenza al veterinario, la gestione dell’alimentazione, la gestione dei piani di accoppiamento, la lavorazione e il confezionamento delle materie prime fino alla compilazione del manuale autocontrollo HACCP. La crescente attenzione dei consumatori verso le problematiche connesse alla sicurezza alimentare pone al mondo produttivo pressanti richieste di soluzioni e tutele. Per le aziende agricole, la garanzia igienico-sanitaria inizia dalla stalla ed è a questo livello che devono essere fatti i maggiori sforzi. Un piano aziendale per la lotta agli infestanti è sicuramente una delle principali misure della biosicurezza e durante il tirocinio ho avuto modo di visionare quello aziendale con piena applicazione, riscontrando numerosi punti di forza e di debolezza sul loro operato. Nel mio approfondimento ho infatti raccolto, descritto e sintetizzato le “buone pratiche” di produzione partendo proprio dall’utilizzo di un piano di controllo per la lotta agli infestanti, così da migliorare il livello di biosicurezza aziendale, riducendo al contempo rischi, costi sanitari e calo delle produzioni. L’applicazione puntuale e costante di quanto contenuto può sicuramente rappresentare un’importante opportunità di crescita professionale per tutti gli allevatori. Con questo approfondimento ho voluto infatti promuovere l’importanza di un piano di controllo per la lotta agli infestanti all’interno di un’azienda agricola, presentando i principali infestanti, le problematiche che possono rappresentare per la biosicurezza aziendale e indirizzando l’allevatore verso adeguate misure di controllo per limitare o debellare le principali infestazioni che si possono presentare in stalla, quali quelle da parte di topi e/o mosche. La costante presenza degli insetti su varie porzioni anatomiche del corpo dei soggetti allevati o semplicemente nei loro pressi, accresce infatti progressivamente lo stato di stress. L’animale contrappone tutte le strategie possibili nel tentativo di divincolarsi cercando ogni forma di sollievo, ma questi atteggiamenti si traducono solo in dispendi energetici sul piano fisico che passano troppo spesso in secondo piano pur essendo meritevoli di attenzioni e calcoli approfonditi Durante il mio approfondimento ho avuto modo di consultarmi con diversi allevatori e ho constatato che la predisposizione e l’utilizzo di un piano per la lotta agli animali infestati nelle aziende agricole sia, tutt’oggi, ancora troppo sottovalutato. Sensibilizzare quindi l’allevatore è indispensabile, in quanto non veda più gli animali infestanti come semplice voce di fastidio per gli animali o per sé stesso, ma devono essere visti come un nemico ciclico che se non controllato può provocare problemi seri agli animali, al loro benessere, alle produzioni e quindi anche all’aspetto economico dell’azienda.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/80450