Questo studio indaga la permanenza di alterazione dei parametri di laboratorio indicativi di danno renale 24h dopo la disostruzione uretrale. Gli animali inclusi erano gatti maschi adulti affetti da ostruzione uretrale e iperazotemia, che non avessero anamnesi di malattia renale e assunzione di farmaci nefrotossici. Prima della disostruzione è stato prelevato un campione ematico per valutare creatinina sierica (CREA), azoto ureico sierico (BUN) e per eseguire emogas analisi venoso (EGA) ed, una volta applicato il catetere urinario, è stata calcolata la produzione urinaria. Dopo 24 h dalla disostruzione è stato eseguito un prelievo di sangue per eseguire emogas analisi venoso (EGA), determinazione di dimetilarginina simmetrica sierica (SDMA), creatinina sierica (CREA), azoto ureico sierico (BUN) e prelevato un campione di urina per eseguire esame del sedimento e rapporto proteine/creatinina urinaria (UPC) ed è stata valutata la produzione urinaria. I risultati mostrano che l’SDMA a 24h dalla disostruzione si trova nel limite di riferimento nella maggior parte dei gatti (19/23), così come sono rientrati nei range di normalità anche la CREA e BUN. Il confronto tra gli EGA, in arrivo e a 24h, evidenzia un aumento dei lattati, rientro del pH, minimo rientro del deficit di base, rientro nella maggior parte dei casi dei bicarbonati ed una diminuzione del K+. A 24h dalla disostruzione il 70% dei gatti presentava SDMA, CREA e BUN normali. L’SDMA e la CREA, infatti, a 24h dalla disostruzione, rientrano nella norma nella maggior parte dei casi analizzati. Dai risultati ottenuti si può affermare che, nonostante l’evento ostruttivo sia una condizione potenzialmente dannosa per il rene, nella maggior parte dei pazienti l’SDMA non ha evidenziato riduzione della GFR a 24h dalla disostruzione e gli altri biomarker utilizzati non hanno permesso di evidenziare la presenza di danno renale.
Valutazione delle alterazioni di laboratorio dei parametri renali nel gatto ostruito
ANGERAME, DEBORA
2020/2021
Abstract
Questo studio indaga la permanenza di alterazione dei parametri di laboratorio indicativi di danno renale 24h dopo la disostruzione uretrale. Gli animali inclusi erano gatti maschi adulti affetti da ostruzione uretrale e iperazotemia, che non avessero anamnesi di malattia renale e assunzione di farmaci nefrotossici. Prima della disostruzione è stato prelevato un campione ematico per valutare creatinina sierica (CREA), azoto ureico sierico (BUN) e per eseguire emogas analisi venoso (EGA) ed, una volta applicato il catetere urinario, è stata calcolata la produzione urinaria. Dopo 24 h dalla disostruzione è stato eseguito un prelievo di sangue per eseguire emogas analisi venoso (EGA), determinazione di dimetilarginina simmetrica sierica (SDMA), creatinina sierica (CREA), azoto ureico sierico (BUN) e prelevato un campione di urina per eseguire esame del sedimento e rapporto proteine/creatinina urinaria (UPC) ed è stata valutata la produzione urinaria. I risultati mostrano che l’SDMA a 24h dalla disostruzione si trova nel limite di riferimento nella maggior parte dei gatti (19/23), così come sono rientrati nei range di normalità anche la CREA e BUN. Il confronto tra gli EGA, in arrivo e a 24h, evidenzia un aumento dei lattati, rientro del pH, minimo rientro del deficit di base, rientro nella maggior parte dei casi dei bicarbonati ed una diminuzione del K+. A 24h dalla disostruzione il 70% dei gatti presentava SDMA, CREA e BUN normali. L’SDMA e la CREA, infatti, a 24h dalla disostruzione, rientrano nella norma nella maggior parte dei casi analizzati. Dai risultati ottenuti si può affermare che, nonostante l’evento ostruttivo sia una condizione potenzialmente dannosa per il rene, nella maggior parte dei pazienti l’SDMA non ha evidenziato riduzione della GFR a 24h dalla disostruzione e gli altri biomarker utilizzati non hanno permesso di evidenziare la presenza di danno renale.File | Dimensione | Formato | |
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