The aim of this master’s thesis is to carry out a comparative analysis of organised crime. In particular, the essential historical characteristics that have led the criminal structures to approach each other abroad. The attempt will be to answer the question: how the international community fights organised crime and what it could do. Organizations are man-made social artifacts. They make possible forms of collective action that individuals would not be able to pursue independently. Organized crime must be studied as an organizational phenomenon because it consists of distinct and autonomous structures with different modules and models but all characterized by the same management input. From a general point of view, alongside governmental and non-governmental organisations, multinational companies, transnational public opinion movements and terrorist networks, transnational organised crime is today, to all intents and purposes, a complex and consolidated player in the international system. The historical evolution of international relations, can help to understand the active scenarios in which today organized crime acts in particular by emphasizing how the trend towards globalization of the world in which we live, through the deepening of international networks, so that structuring in a global manner, like the multinationals, the criminal activities, which have made themselves capable of transcending national borders by establishing new connections and consecrating themselves as active players on the international scenario. The methods of international law enforcement that have developed over the years represent the starting point of a path started by Judge Giovanni Falcone who, thanks to the deep conviction of the need to weave an international system of contrast that was proportionate to the magnitude of the phenomenon, laid the foundations of the Palermo Convention that aims precisely to recognize the transnational nature of organized crime. The attempts made in recent years by the UN and the European Union confirm the will to expand the means available to states in order to combat organized crime; also thanks to the central role of Italy, which has the most suitable internal regulatory system in terms of contrast, both within the various negotiations and in the various suggestions that are proposed to the various bodies in order to modernize.

Il progetto di tesi si propone di effettuare un’analisi comparativa della criminalità organizzata. In particolare i caratteri storici essenziali che hanno portato le strutture criminali ad approcciarsi all’estero. Il tentativo sarà quello di rispondere al quesito: come la comunità internazionale combatte la criminalità organizzata e cosa potrebbe fare. Le organizzazioni sono artefatti sociali costruiti dall’uomo. Rendono possibili forme di azione collettiva che i singoli individui non sarebbero in grado di perseguire autonomamente. Il crimine organizzato deve essere studiato come fenomeno organizzativo in quanto composto da strutture distinte ed autonome tra loro con moduli e modelli differenti ma tutte connotate dal medesimo input gestionale. Dal punto di vista generale, accanto alle organizzazioni governative e non governative, alle imprese multinazionali, ai movimenti transnazionali dell’opinione pubblica e ai network terroristici, la criminalità organizzata transnazionale è oggi, a tutti gli effetti, un attore complesso e consolidato del sistema internazionale. L’evoluzione storica delle relazioni internazionali, può aiutare a comprendere gli scenari attivi in cui oggi la criminalità organizzata agisce in particolare sottolineando come la tendenza alla globalizzazione del mondo in cui viviamo, attraverso l’infittirsi delle reti internazionali, abbia come conseguenza la strutturazione in maniera globale, al pari delle multinazionali, delle attività criminali, le quali si sono rese capaci di trascendere i confini nazionali inaugurando inedite connessioni e consacrandosi come soggetti attivi nel panorama internazionale. I metodi di contrasto internazionale che si sono sviluppati nel corso degli anni rappresentano il punto di partenza di un percorso iniziato dal giudice Giovanni Falcone il quale, grazie alla profonda convinzione della necessità di tessere un sistema internazionale di contrasto che fosse proporzionato alla grandezza del fenomeno, pose le basi della Convenzione di Palermo volta appunto a riconoscere la transnazionalità del crimine organizzato. I tentativi messi in atto negli ultimi anni da parte dell’ONU e dell’Unione Europea confermano la volontà di ampliare i mezzi a disposizione degli Stati al fine di contrastare la criminalità organizzata; anche grazie al ruolo centrale dell’Italia, la quale gode del sistema normativo interno sicuramente più adatto in termini di contrasto, sia all’interno delle varie negoziazioni che nei vari suggerimenti che vengono proposti ai vari organismi al fine di modernizzarsi.

La cooperazione internazionale nella lotta alla criminalità organizzata

LIOTTI, FRANCESCO
2021/2022

Abstract

Il progetto di tesi si propone di effettuare un’analisi comparativa della criminalità organizzata. In particolare i caratteri storici essenziali che hanno portato le strutture criminali ad approcciarsi all’estero. Il tentativo sarà quello di rispondere al quesito: come la comunità internazionale combatte la criminalità organizzata e cosa potrebbe fare. Le organizzazioni sono artefatti sociali costruiti dall’uomo. Rendono possibili forme di azione collettiva che i singoli individui non sarebbero in grado di perseguire autonomamente. Il crimine organizzato deve essere studiato come fenomeno organizzativo in quanto composto da strutture distinte ed autonome tra loro con moduli e modelli differenti ma tutte connotate dal medesimo input gestionale. Dal punto di vista generale, accanto alle organizzazioni governative e non governative, alle imprese multinazionali, ai movimenti transnazionali dell’opinione pubblica e ai network terroristici, la criminalità organizzata transnazionale è oggi, a tutti gli effetti, un attore complesso e consolidato del sistema internazionale. L’evoluzione storica delle relazioni internazionali, può aiutare a comprendere gli scenari attivi in cui oggi la criminalità organizzata agisce in particolare sottolineando come la tendenza alla globalizzazione del mondo in cui viviamo, attraverso l’infittirsi delle reti internazionali, abbia come conseguenza la strutturazione in maniera globale, al pari delle multinazionali, delle attività criminali, le quali si sono rese capaci di trascendere i confini nazionali inaugurando inedite connessioni e consacrandosi come soggetti attivi nel panorama internazionale. I metodi di contrasto internazionale che si sono sviluppati nel corso degli anni rappresentano il punto di partenza di un percorso iniziato dal giudice Giovanni Falcone il quale, grazie alla profonda convinzione della necessità di tessere un sistema internazionale di contrasto che fosse proporzionato alla grandezza del fenomeno, pose le basi della Convenzione di Palermo volta appunto a riconoscere la transnazionalità del crimine organizzato. I tentativi messi in atto negli ultimi anni da parte dell’ONU e dell’Unione Europea confermano la volontà di ampliare i mezzi a disposizione degli Stati al fine di contrastare la criminalità organizzata; anche grazie al ruolo centrale dell’Italia, la quale gode del sistema normativo interno sicuramente più adatto in termini di contrasto, sia all’interno delle varie negoziazioni che nei vari suggerimenti che vengono proposti ai vari organismi al fine di modernizzarsi.
ITA
The aim of this master’s thesis is to carry out a comparative analysis of organised crime. In particular, the essential historical characteristics that have led the criminal structures to approach each other abroad. The attempt will be to answer the question: how the international community fights organised crime and what it could do. Organizations are man-made social artifacts. They make possible forms of collective action that individuals would not be able to pursue independently. Organized crime must be studied as an organizational phenomenon because it consists of distinct and autonomous structures with different modules and models but all characterized by the same management input. From a general point of view, alongside governmental and non-governmental organisations, multinational companies, transnational public opinion movements and terrorist networks, transnational organised crime is today, to all intents and purposes, a complex and consolidated player in the international system. The historical evolution of international relations, can help to understand the active scenarios in which today organized crime acts in particular by emphasizing how the trend towards globalization of the world in which we live, through the deepening of international networks, so that structuring in a global manner, like the multinationals, the criminal activities, which have made themselves capable of transcending national borders by establishing new connections and consecrating themselves as active players on the international scenario. The methods of international law enforcement that have developed over the years represent the starting point of a path started by Judge Giovanni Falcone who, thanks to the deep conviction of the need to weave an international system of contrast that was proportionate to the magnitude of the phenomenon, laid the foundations of the Palermo Convention that aims precisely to recognize the transnational nature of organized crime. The attempts made in recent years by the UN and the European Union confirm the will to expand the means available to states in order to combat organized crime; also thanks to the central role of Italy, which has the most suitable internal regulatory system in terms of contrast, both within the various negotiations and in the various suggestions that are proposed to the various bodies in order to modernize.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
854082_tesiliotti.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.94 MB
Formato Adobe PDF
2.94 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/80423