In a world where one of the major problems is the climate emergency, it is impossible not to think of doing business, of selling products, without taking into account the environmental impact that one's activity could have on the ecosystem. Sustainable marketing is defined as a long-term approach, based on the ethical principle of fair distribution of the planet's resources between present and future populations, which involves all business functions and becomes a strategic choice for business management. When we think of pollution we immediately think of oil, cars, industrial waste, intensive farming, but no one ever thinks of the cosmetics industry. The cosmetics industry is a $532 trillion industry and has a growing trend. Nowadays between influencers, social channels and mass media, we are constantly inundated with messages of beauty and appearance, and for this reason we spend huge amounts of money buying beauty products that make us feel more confident, but we ignore the effects on the environment. What are the damages of the cosmetic industry? In the first place we have the disposable packaging used to package products. Products that are often sold in small quantities for marketing and profit reasons. The beauty industry uses special formats for their packaging that often cannot end up in the recycling chain. The global cosmetics industry produces 120 billion units of packaging each year. The more complex or expensive the packaging the more difficult it will be to collect, separate and recycle. In second place but not least, we have a much smaller and insidious enemy called microplastics: tiny plastic spheres smaller than a grain of sand, a major component of the microplastic soup that is choking our seas. Choosing the right materials for packaging has a positive impact on our ecosystem. The climate is changing and shoppers are increasingly taking into account how much the brands they buy care about the world we live in before they buy them. On the topic of plastic pollution, there is a growing attention from consumers. It's not just the usual radical chic who are making these preferences, by now the link between high incomes and attention to ecology has jumped. It is the middle class that has a stronger preference for sustainable products. The objective of this study is to demonstrate how a well-known cosmetic brand could achieve a good level of sustainability by making the necessary changes. Analyzing all aspects of the cosmetic product, from packaging to the way it is sponsored.
In un mondo in cui tra le problematiche maggiori c’è l’emergenza climatica, non si può pensare di fare un’impresa, di vendere prodotti, senza tener conto dell’impatto ambientale che la propria attività potrebbe avere sull’ecosistema. Il marketing sostenibile viene definito come un approccio di lungo termine, fondato sul principio etico dell’equa ripartizione delle risorse del pianeta tra le popolazioni presenti e quelle future, che coinvolge tutte le funzioni aziendali e diventa una scelta strategica per la gestione del business. Quando pensiamo all’inquinamento ci viene in mente subito: il petrolio, le auto, gli scarichi industriali, gli allevamenti intensivi, ma mai nessuno pensa all’industria dei cosmetici. L’industria cosmetica è un’industria da 532 bilioni di dollari e ha un trend in continua crescita. Al giorno d’oggi fra influencer, canali social e mass media, siamo inondati continuamente da messaggi di bellezza e apparenza, e per questo spendiamo enormi quantità di denaro acquistando prodotti di bellezza che ci fanno sentire più sicuri di noi stessi, ma ignoriamo gli effetti sull’ambiente. Quali sono i danni dell’industria cosmetica? Al primo posto abbiamo le confezioni monouso utilizzate per il confezionamento di prodotti. Prodotti che sono spesso venduti in piccoli quantitativi per motivi di marketing e profitto. L’industria della bellezza usa formati particolari per le proprie confezioni che spesso non possono finire nella filiera del riciclaggio. L’industria cosmetica globale produce 120 miliardi di unità di imballaggio ogni anno. Più complessa o costosa la confezione più sarà difficile raccoglierla, separarla e riciclarla. Al secondo posto ma non per importanza abbiamo un nemico molto più piccolo e insidioso che si chiama microplastica: piccole sfere di plastica più piccole di un granello di sabbia, una delle componenti principali del brodo di microplastica che sta soffocando i nostri mari. La scelta dei materiali giusti per gli imballaggi ha un impatto positivo sul nostro ecosistema. Il clima sta cambiando e chi fa shopping tiene sempre più conto di quanto i marchi che acquista si preoccupano del mondo in cui viviamo prima di acquistarli. Sul tema dell’inquinamento da plastiche c’è un’attenzione sempre crescente da parte dei consumatori. Non sono i soliti radical chic a fare queste preferenze, ormai è saltato il legame tra redditi alti e attenzione all’ecologia. È la classe media a preferire in maniera più decisa i prodotti sostenibili. L’obbiettivo di questo studio è quello di dimostrare come un noto marchio cosmetico potrebbe raggiungere un buon livello di sostenibilità apportando le modifiche necessarie. Analizzando tutti gli aspetti del prodotto cosmetico, dal packaging al modo in cui viene sponsorizzato.
“Marketing sostenibile, come applicarlo nel mondo della cosmetica.”
NIGRO, GIULIA
2020/2021
Abstract
In un mondo in cui tra le problematiche maggiori c’è l’emergenza climatica, non si può pensare di fare un’impresa, di vendere prodotti, senza tener conto dell’impatto ambientale che la propria attività potrebbe avere sull’ecosistema. Il marketing sostenibile viene definito come un approccio di lungo termine, fondato sul principio etico dell’equa ripartizione delle risorse del pianeta tra le popolazioni presenti e quelle future, che coinvolge tutte le funzioni aziendali e diventa una scelta strategica per la gestione del business. Quando pensiamo all’inquinamento ci viene in mente subito: il petrolio, le auto, gli scarichi industriali, gli allevamenti intensivi, ma mai nessuno pensa all’industria dei cosmetici. L’industria cosmetica è un’industria da 532 bilioni di dollari e ha un trend in continua crescita. Al giorno d’oggi fra influencer, canali social e mass media, siamo inondati continuamente da messaggi di bellezza e apparenza, e per questo spendiamo enormi quantità di denaro acquistando prodotti di bellezza che ci fanno sentire più sicuri di noi stessi, ma ignoriamo gli effetti sull’ambiente. Quali sono i danni dell’industria cosmetica? Al primo posto abbiamo le confezioni monouso utilizzate per il confezionamento di prodotti. Prodotti che sono spesso venduti in piccoli quantitativi per motivi di marketing e profitto. L’industria della bellezza usa formati particolari per le proprie confezioni che spesso non possono finire nella filiera del riciclaggio. L’industria cosmetica globale produce 120 miliardi di unità di imballaggio ogni anno. Più complessa o costosa la confezione più sarà difficile raccoglierla, separarla e riciclarla. Al secondo posto ma non per importanza abbiamo un nemico molto più piccolo e insidioso che si chiama microplastica: piccole sfere di plastica più piccole di un granello di sabbia, una delle componenti principali del brodo di microplastica che sta soffocando i nostri mari. La scelta dei materiali giusti per gli imballaggi ha un impatto positivo sul nostro ecosistema. Il clima sta cambiando e chi fa shopping tiene sempre più conto di quanto i marchi che acquista si preoccupano del mondo in cui viviamo prima di acquistarli. Sul tema dell’inquinamento da plastiche c’è un’attenzione sempre crescente da parte dei consumatori. Non sono i soliti radical chic a fare queste preferenze, ormai è saltato il legame tra redditi alti e attenzione all’ecologia. È la classe media a preferire in maniera più decisa i prodotti sostenibili. L’obbiettivo di questo studio è quello di dimostrare come un noto marchio cosmetico potrebbe raggiungere un buon livello di sostenibilità apportando le modifiche necessarie. Analizzando tutti gli aspetti del prodotto cosmetico, dal packaging al modo in cui viene sponsorizzato.File | Dimensione | Formato | |
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