The theory of art propounded by Arthur Danto is based on the method known as the Gallery of Indiscernibles, the main conceptual tool he elaborated for the construction of his definition of art. The method implies a particular theory of perception which Danto employs throughout his research. According to this theory, there are two levels of perception to be distinguished and the perception of art concerns both: basic perception, pertaining merely to formal properties of an artwork, and its further supplementation by cultural and historical knowledge which allows comprehension of the meaning embodied by the work. The method of indiscernibles and the theory of perception that lies in its foundation have been widely criticized. For example, according to Bence Nanay, the basic problem with the Gallery of Indiscernibles is its implicit presupposition of cognitive impenetrability of perception which entails the two-step process of perception of art. The thesis of cognitive impenetrability of perception states that perceptual processes are independent of high level cognitive processes, therefore, background knowledge or beliefs of the perceiver exercise no impact on perception. The objective of the present research is to argue that the process of aesthetic appreciation of art according to Danto’s theory is compatible with Nanay’s observations regarding cognitive penetrability of perception. In particular, to demonstrate its compatibility with the recent scientific findings regarding human perception and with Nanay’s account of aesthetically relevant properties. The research sets out with the analysis of basic principles of Danto’s philosophy of art and the theory of aesthetic response it involves, followed by the review of main criticisms against Danto’s method and against the theory of perception he endorsed (advanced by J.Margolis, R.Wollheim, B.Nanay). After the analysis of the theory of aesthetic engagement with art propounded by Nanay, it will be argued in favor of compatibility of Dantian art criticism and theory of art with the theory of perception of art suggested by Nanay.

La teoria dell’arte proposta da Arthur Danto si basa sul metodo de La Galleria degli Indiscernibili, uno strumento concettuale sviluppato dallo stesso Danto e fondamentale nella costruzione della sua definizione dell’arte. Tale metodo comporta una particolare teoria di percezione di cui Danto si avvale nelle sue ricerche. Secondo questa teoria la percezione dell’arte avviene su due livelli: in un primo luogo, la percezione delle proprietà formali di un'opera (livello prettamente percettivo); successivamente a questa percezione vengono aggiunte le conoscenze storiche e culturali (livello cognitivo) che consentono la comprensione del significato incorporato dall'opera (embodied meaning). Il metodo degli indiscernibili e la teoria della percezione che ne deriva sono stati ampiamente criticati. Ad esempio, secondo Bence Nanay, il problema di fondo dell’approccio di Danto è la presenza di un presupposto implicito: l’impenetrabilità cognitiva della percezione da cui segue il duplice processo della percezione dell'arte. La tesi dell'impenetrabilità cognitiva della percezione sostiene l’indipendenza dei processi percettivi dai processi cognitivi. Di conseguenza, le conoscenze di sfondo e le opinioni personali non esercitano nessun impatto sulla percezione stessa. L’obiettivo di questa ricerca è quello di dimostrare che il processo dell’apprezzamento estetico dell'arte nella teoria di Danto sia compatibile con le osservazioni di Nanay relative alla questione della penetrabilità della percezione. Nello specifico, si vuole dimostrare la compatibilità del pensiero di Danto con le ricerche scientifiche più recenti sulla percezione umana e con la teoria di Nanay secondo la quale le proprietà pertinenti al processo dell’apprezzamento estetico dell'arte possono talvolta essere inosservabili. La ricerca si è sviluppata a partire dall'analisi dei principi base della filosofia dell’arte di Danto e della sua teoria della risposta estetica alle opere dell'arte, per poi presentare le principali critiche al metodo di Danto e alla sua teoria della percezione (avanzate da J.Margolis, R.Wollheim, B.Nanay). Ci si è soffermati sul contributo di Nanay sulla teoria dell’apprezzamento estetico dell’arte, per poi argomentare in favore della compatibilità tra la teoria dell’arte di Danto e la teoria della percezione dell’arte di Nanay.

Dalla Galleria degli Indiscernibili all'apprezzamento estetico: riflessioni sull'esperienza dell'arte da Arthur Danto a Bence Nanay

ALIEKSIEIEVA, IRYNA
2020/2021

Abstract

La teoria dell’arte proposta da Arthur Danto si basa sul metodo de La Galleria degli Indiscernibili, uno strumento concettuale sviluppato dallo stesso Danto e fondamentale nella costruzione della sua definizione dell’arte. Tale metodo comporta una particolare teoria di percezione di cui Danto si avvale nelle sue ricerche. Secondo questa teoria la percezione dell’arte avviene su due livelli: in un primo luogo, la percezione delle proprietà formali di un'opera (livello prettamente percettivo); successivamente a questa percezione vengono aggiunte le conoscenze storiche e culturali (livello cognitivo) che consentono la comprensione del significato incorporato dall'opera (embodied meaning). Il metodo degli indiscernibili e la teoria della percezione che ne deriva sono stati ampiamente criticati. Ad esempio, secondo Bence Nanay, il problema di fondo dell’approccio di Danto è la presenza di un presupposto implicito: l’impenetrabilità cognitiva della percezione da cui segue il duplice processo della percezione dell'arte. La tesi dell'impenetrabilità cognitiva della percezione sostiene l’indipendenza dei processi percettivi dai processi cognitivi. Di conseguenza, le conoscenze di sfondo e le opinioni personali non esercitano nessun impatto sulla percezione stessa. L’obiettivo di questa ricerca è quello di dimostrare che il processo dell’apprezzamento estetico dell'arte nella teoria di Danto sia compatibile con le osservazioni di Nanay relative alla questione della penetrabilità della percezione. Nello specifico, si vuole dimostrare la compatibilità del pensiero di Danto con le ricerche scientifiche più recenti sulla percezione umana e con la teoria di Nanay secondo la quale le proprietà pertinenti al processo dell’apprezzamento estetico dell'arte possono talvolta essere inosservabili. La ricerca si è sviluppata a partire dall'analisi dei principi base della filosofia dell’arte di Danto e della sua teoria della risposta estetica alle opere dell'arte, per poi presentare le principali critiche al metodo di Danto e alla sua teoria della percezione (avanzate da J.Margolis, R.Wollheim, B.Nanay). Ci si è soffermati sul contributo di Nanay sulla teoria dell’apprezzamento estetico dell’arte, per poi argomentare in favore della compatibilità tra la teoria dell’arte di Danto e la teoria della percezione dell’arte di Nanay.
ENG
The theory of art propounded by Arthur Danto is based on the method known as the Gallery of Indiscernibles, the main conceptual tool he elaborated for the construction of his definition of art. The method implies a particular theory of perception which Danto employs throughout his research. According to this theory, there are two levels of perception to be distinguished and the perception of art concerns both: basic perception, pertaining merely to formal properties of an artwork, and its further supplementation by cultural and historical knowledge which allows comprehension of the meaning embodied by the work. The method of indiscernibles and the theory of perception that lies in its foundation have been widely criticized. For example, according to Bence Nanay, the basic problem with the Gallery of Indiscernibles is its implicit presupposition of cognitive impenetrability of perception which entails the two-step process of perception of art. The thesis of cognitive impenetrability of perception states that perceptual processes are independent of high level cognitive processes, therefore, background knowledge or beliefs of the perceiver exercise no impact on perception. The objective of the present research is to argue that the process of aesthetic appreciation of art according to Danto’s theory is compatible with Nanay’s observations regarding cognitive penetrability of perception. In particular, to demonstrate its compatibility with the recent scientific findings regarding human perception and with Nanay’s account of aesthetically relevant properties. The research sets out with the analysis of basic principles of Danto’s philosophy of art and the theory of aesthetic response it involves, followed by the review of main criticisms against Danto’s method and against the theory of perception he endorsed (advanced by J.Margolis, R.Wollheim, B.Nanay). After the analysis of the theory of aesthetic engagement with art propounded by Nanay, it will be argued in favor of compatibility of Dantian art criticism and theory of art with the theory of perception of art suggested by Nanay.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/80271