La clownterapia è una delle tecniche creative che nel corso del tempo ha mutato spazio e utenza di riferimento. Inizialmente nasce come arte circense, inscenata al circo dando la possibilità ai cavalieri di riposarsi dopo i loro esercizi equestri e al pubblico di prendere fiato dopo i pericolosi numeri appena osservati, per poi oggi raggiungere le corsie dell'ospedale ai giorni nostri. Numerosi studi hanno dimostrato i benefici del sorridere e della risata durante le attività quotidiane aventi funzione di anti-stress e anti-depressivo ma anche durante periodi di malattia sia in riferimento ad adulti che a bambini. Il compito del clown-dottore che presta servizio accanto all'équipe medica senza ostacolare o sostituire le cure mediche, è quello di presentare la difficile realtà del singolo paziente ricoverato sotto un altro punto di vista, ponendo l'attenzione sugli aspetti positivi di tale condizione, lavorando su ironia e leggerezza della vita. La figura del clown in corsia è recente ma sviluppata negli ospedali in decine e decine di paesi. Dopo aver soffermato l'attenzione sulle tappe fondamentali della storia della clownterapia e del sorriso, l'attenzione passa alle teorie del riso e ai benefici fisici ed esistenziali sull'individuo. L'analisi prosegue con l'esperienza di Patch Adams, medico statunitense che ha fondato il Gesundeheit Institute nel 1971, una comunità per la libera assistenza sanitaria con l'obiettivo di integrare al tradizionale ospedale, tecniche clowneresche in grado di far riscoprire il buon umore ad orfani e ammalati. Un capitolo è dedicato ai bambini, al loro modo di vedere la realtà in generale e la situazione che vivono da piccoli pazienti, ai possibili benefici che la figura del clown regala al loro mondo immerso nella fantasia e nei sogni e alle tecniche con loro utilizzate durante gli interventi comici all'interno della cameretta d'ospedale nel rispetto dei piccoli, della famiglia e dell'ambiente circostante. Successivamente verrà analizzato in progetto "Circostanza" : la sua storia, i beneficiari dell'intervento, gli obiettivi, gli strumenti e le tecniche utilizzate. Infine verranno presentate le linee guida per un eventuale progetto di clownterapia rivolto a bambini che vivono una realtà difficile di malattia.
Clownterapia
VOLTAREL, PAMELA
2020/2021
Abstract
La clownterapia è una delle tecniche creative che nel corso del tempo ha mutato spazio e utenza di riferimento. Inizialmente nasce come arte circense, inscenata al circo dando la possibilità ai cavalieri di riposarsi dopo i loro esercizi equestri e al pubblico di prendere fiato dopo i pericolosi numeri appena osservati, per poi oggi raggiungere le corsie dell'ospedale ai giorni nostri. Numerosi studi hanno dimostrato i benefici del sorridere e della risata durante le attività quotidiane aventi funzione di anti-stress e anti-depressivo ma anche durante periodi di malattia sia in riferimento ad adulti che a bambini. Il compito del clown-dottore che presta servizio accanto all'équipe medica senza ostacolare o sostituire le cure mediche, è quello di presentare la difficile realtà del singolo paziente ricoverato sotto un altro punto di vista, ponendo l'attenzione sugli aspetti positivi di tale condizione, lavorando su ironia e leggerezza della vita. La figura del clown in corsia è recente ma sviluppata negli ospedali in decine e decine di paesi. Dopo aver soffermato l'attenzione sulle tappe fondamentali della storia della clownterapia e del sorriso, l'attenzione passa alle teorie del riso e ai benefici fisici ed esistenziali sull'individuo. L'analisi prosegue con l'esperienza di Patch Adams, medico statunitense che ha fondato il Gesundeheit Institute nel 1971, una comunità per la libera assistenza sanitaria con l'obiettivo di integrare al tradizionale ospedale, tecniche clowneresche in grado di far riscoprire il buon umore ad orfani e ammalati. Un capitolo è dedicato ai bambini, al loro modo di vedere la realtà in generale e la situazione che vivono da piccoli pazienti, ai possibili benefici che la figura del clown regala al loro mondo immerso nella fantasia e nei sogni e alle tecniche con loro utilizzate durante gli interventi comici all'interno della cameretta d'ospedale nel rispetto dei piccoli, della famiglia e dell'ambiente circostante. Successivamente verrà analizzato in progetto "Circostanza" : la sua storia, i beneficiari dell'intervento, gli obiettivi, gli strumenti e le tecniche utilizzate. Infine verranno presentate le linee guida per un eventuale progetto di clownterapia rivolto a bambini che vivono una realtà difficile di malattia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/80265