This thesis examines the creative reuse of home movies through the practice of found footage, with a focus on 21st-century cinema. The first section provides a theoretical framework for found footage cinema, tracing its evolution from the early 20th century to the present, with particular emphasis on significant contributions such as that of William C. Wees. The first chapter specifically analyzes the crucial role of editing in giving new meanings to pre-existing footage, focusing on the use of family films. The second chapter, dedicated to amateur cinema, traces the evolution of home movies, highlighting their value as historical testimony and collective memory. The distinctive characteristics of family films are examined, together with the importance of archives, both public and private, in the preservation and dissemination of these materials. The final section of the thesis focuses on the analysis of three works that rework family footage: "Un’ora sola ti vorrei" by Alina Marazzi, "Les années Super 8" by Annie Ernaux, co-created with her son David Ernaux-Briot, and the short film "Gli anni" by Sara Fgaier. In each of these works, home movies are used not only to tell personal stories but also to explore broader themes such as the role of women in society and memory. Marazzi's work, in particular, explores mourning, the mother-daughter relationship, and feminism through family footage, while Ernaux reflects on marriage and societal change. Fgaier, on the other hand, employs archival footage to create a narrative that intertwines personal confession with collective memory. Through these case studies, the thesis demonstrates how home movies can acquire a "second life," transforming from private documents into instruments of artistic and social reflection.
La tesi esamina il riuso creativo degli home movies attraverso la pratica del found footage con un focus sul cinema del nuovo millennio. La prima parte offre un quadro teorico sul found footage cinema, tracciandone l'evoluzione dalla prima metà del Novecento fino a oggi, con particolare riferimento ai contributi più significativi, come quello di William C. Wees. Il primo capitolo analizza, in particolare, il ruolo cruciale del montaggio nel conferire nuovi significati ai filmati preesistenti, concentrandosi nello specifico sull'uso dei filmati familiari. Il secondo capitolo, dedicato al cinema amatoriale, traccia l’evoluzione degli home movies, evidenziandone il valore come testimonianza storica e memoria collettiva. Vengono esaminate le caratteristiche distintive dei film di famiglia, insieme all’importanza degli archivi, pubblici e privati, nella conservazione e diffusione di questi materiali. L'ultima parte della tesi si focalizza sull'analisi di tre opere che rielaborano filmati di famiglia: "Un’ora sola ti vorrei" di Alina Marazzi, "Les années Super 8" di Annie Ernaux, realizzato insieme al figlio David Ernaux-Briot, e il cortometraggio "Gli anni" di Sara Fgaier. In ciascuna di queste opere, gli home movies sono utilizzati non solo per raccontare storie personali, ma anche per affrontare temi più ampi, come il ruolo della donna nella società e la memoria. L'opera di Marazzi, in particolare, esplora il lutto, il rapporto madre e figlia e il tema del femminismo attraverso i filmati familiari, mentre Ernaux riflette sulla vita di coppia e sui cambiamenti sociali. Fgaier, invece, utilizza filmati d'archivio per creare una narrazione che unisce confessione personale e memoria collettiva. Attraverso questi casi di studio, la tesi dimostra come gli home movies possano acquisire una "seconda vita", trasformandosi da documenti privati a strumenti di riflessione artistica e sociale.
La seconda vita degli home movies: un’analisi delle opere di Alina Marazzi, Annie Ernaux e Sara Fgaier
JOCOLLÉ, NICOLE
2023/2024
Abstract
La tesi esamina il riuso creativo degli home movies attraverso la pratica del found footage con un focus sul cinema del nuovo millennio. La prima parte offre un quadro teorico sul found footage cinema, tracciandone l'evoluzione dalla prima metà del Novecento fino a oggi, con particolare riferimento ai contributi più significativi, come quello di William C. Wees. Il primo capitolo analizza, in particolare, il ruolo cruciale del montaggio nel conferire nuovi significati ai filmati preesistenti, concentrandosi nello specifico sull'uso dei filmati familiari. Il secondo capitolo, dedicato al cinema amatoriale, traccia l’evoluzione degli home movies, evidenziandone il valore come testimonianza storica e memoria collettiva. Vengono esaminate le caratteristiche distintive dei film di famiglia, insieme all’importanza degli archivi, pubblici e privati, nella conservazione e diffusione di questi materiali. L'ultima parte della tesi si focalizza sull'analisi di tre opere che rielaborano filmati di famiglia: "Un’ora sola ti vorrei" di Alina Marazzi, "Les années Super 8" di Annie Ernaux, realizzato insieme al figlio David Ernaux-Briot, e il cortometraggio "Gli anni" di Sara Fgaier. In ciascuna di queste opere, gli home movies sono utilizzati non solo per raccontare storie personali, ma anche per affrontare temi più ampi, come il ruolo della donna nella società e la memoria. L'opera di Marazzi, in particolare, esplora il lutto, il rapporto madre e figlia e il tema del femminismo attraverso i filmati familiari, mentre Ernaux riflette sulla vita di coppia e sui cambiamenti sociali. Fgaier, invece, utilizza filmati d'archivio per creare una narrazione che unisce confessione personale e memoria collettiva. Attraverso questi casi di studio, la tesi dimostra come gli home movies possano acquisire una "seconda vita", trasformandosi da documenti privati a strumenti di riflessione artistica e sociale.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: La tesi di laurea indaga il riuso degli home movies nel cinema del nuovo millennio attraverso l'analisi di tre opere che mettono in luce come i filmati di famiglia possano acquistare una “seconda vita”.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/8011