Attività aerobica e stress: quanto l’attività aerobica può influenzare il sistema neurovegetativo?

Con questo elaborato si intende mostrare l’efficacia dell’attività fisica, in particolare l’esercizio di tipo aerobico, riguardo la sua influenza sul sistema nervoso autonomo (SNA). Essa infatti ricopre un ruolo fondamentale in ambito medico di prevenzione, in quanto, attraverso il movimento, l’organismo produce tipologie specifiche di ormoni essenziali per attuare una risposta ottimale a fattori stressogeni. Nei primi due capitoli si mostrano i benefici dell’attività aerobica e la reazione che essa ha con il SNA, in particolar modo la giusta sinergia del sistema nervoso simpatico e parasimpatico al fine di assicurare un benessere fisico e psichico e, in ambito sportivo, il miglioramento della performance. Il monitoraggio di questi valori interni, come spiegato nei capitoli conclusivi, viene fatto attraverso sussidi strumentali quali BIA-ACC e PPG-STRESS FLOW, ideati da BioTekna, il cui fondatore è Boschiero. Al termine di un protocollo di allenamento si dimostra come effettivamente il SNA subisca un'influenza notevole dall’attività di tipo aerobico innalzando alcuni fattori importanti quali: VO2, VO2max, HPA axis e miglioramento della variabilità della frequenza cardiaca (HRV). Parole chiave: SNA, attività aerobica, VO2, VO2max, omeostasi, allostasi, asse HPA, stress.