abstract from the thesis “Francesco meets Islam” Since 1217 the friars Minor had laid the groundwork for a widespread presence both in Europe and in the East, establishing the Overseas Province under the direction of friar Elia. In more than one occasion Francis had attempted, with no success, to reach the East in order to preach to the Muslims, but he likely succeeded only in the summer of 1219, when he reached Damietta that was, in that period, the war scene of the fifth Crusade. In that town, probably accompanied by a brother friar, he reached the enemy field and met the sultan al-Malik-al-Kamil Saladin’s, nephew of Saladin, as reported by various sources. The mission didn’t have significant results on the course of the Crusade neither led to the conversion of the sultan but certainly contributed to the taking off of that Friars Minor missionarism that would change the christian approach to the Muslims and favoured the Francescan presence in the Holy lands for as long as 800 years. First of all this dissertation intends to go over the ways that meeting happened, analyzing and comparing different sources, in particular the Crusade and the Francescan sources also with references to the so called Arabic source, still considered very controversial. The Crusade sources seem to be the most trustworthy, as they are also contemporary to the events, while the Francescan ones slowly move away from the historical reality to support ideological and hagiographic issues, as many eminent scholars testify. Moreover the motivations are analyzed that drove Francis to the East and his attitude to the Crusade and the Islam, as well as the repercussions of that journey on his teachings and in particular on the Regula non Bullata and on the presence of Friars Minor in the Holy Land.
Abstract tesi “Francesco d’Assisi incontra l’Islam” I Minori già dal 1217 avevano stabilito basi per una presenza diffusa sia in Europa che in Oriente istituendo la Provincia di Oltremare sotto la guida di frate Elia. Francesco aveva tentato in varie occasioni, ma senza successo, di raggiungere l’Oriente per predicare agli infedeli, ma verosimilmente ci riuscì solo nell’estate del 1219 raggiungendo Damietta che era in quel periodo il teatro di guerra della quinta crociata. In quella città, probabilmente accompagnato da un confratello, raggiunse il campo nemico e incontrò il sultano al-Malik al-Kamil, nipote di Saladino, così come testimoniano varie fonti. La missione di Francesco non ebbe risultati significativi sull’andamento della crociata e non portò alla conversione del sultano, ma certamente contribuì al decollo di quel missionarismo minoritico che avrebbe cambiato l’approccio cristiano agli infedeli e favorito la presenza francescana nei luoghi santi per 800 anni. Questo studio intende innanzi tutto ripercorrere le modalità di quell’incontro, analizzando e confrontando le varie fonti: in particolare le fonti crociate e quelle francescane con un riferimento anche alla cosiddetta fonte araba molto controversa. Le fonti crociate sembrano le più attendibili, essendo anche coeve agli avvenimenti, mentre le fonti francescane si allontanano man mano dalla realtà storica a favore di elementi di carattere ideologico e agiografico, come attestato da molti autorevoli studiosi. Sono state inoltre analizzate le motivazioni che spinsero Francesco in Oriente e il suo atteggiamento nei confronti della crociata e dell’Islam nonché le ricadute di quel viaggio sui suoi insegnamenti e in particolare sulla Regola non bollata e sulla presenza dei Minori in Terrasanta.
Francesco d'Assisi incontra l'Islam
LAVITOLA, MARIA STELLA MARIS
2020/2021
Abstract
Abstract tesi “Francesco d’Assisi incontra l’Islam” I Minori già dal 1217 avevano stabilito basi per una presenza diffusa sia in Europa che in Oriente istituendo la Provincia di Oltremare sotto la guida di frate Elia. Francesco aveva tentato in varie occasioni, ma senza successo, di raggiungere l’Oriente per predicare agli infedeli, ma verosimilmente ci riuscì solo nell’estate del 1219 raggiungendo Damietta che era in quel periodo il teatro di guerra della quinta crociata. In quella città, probabilmente accompagnato da un confratello, raggiunse il campo nemico e incontrò il sultano al-Malik al-Kamil, nipote di Saladino, così come testimoniano varie fonti. La missione di Francesco non ebbe risultati significativi sull’andamento della crociata e non portò alla conversione del sultano, ma certamente contribuì al decollo di quel missionarismo minoritico che avrebbe cambiato l’approccio cristiano agli infedeli e favorito la presenza francescana nei luoghi santi per 800 anni. Questo studio intende innanzi tutto ripercorrere le modalità di quell’incontro, analizzando e confrontando le varie fonti: in particolare le fonti crociate e quelle francescane con un riferimento anche alla cosiddetta fonte araba molto controversa. Le fonti crociate sembrano le più attendibili, essendo anche coeve agli avvenimenti, mentre le fonti francescane si allontanano man mano dalla realtà storica a favore di elementi di carattere ideologico e agiografico, come attestato da molti autorevoli studiosi. Sono state inoltre analizzate le motivazioni che spinsero Francesco in Oriente e il suo atteggiamento nei confronti della crociata e dell’Islam nonché le ricadute di quel viaggio sui suoi insegnamenti e in particolare sulla Regola non bollata e sulla presenza dei Minori in Terrasanta.File | Dimensione | Formato | |
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