A cent'anni dalla nascita del pedagogista Paulo Freire in questo elaborato si vuole riscoprire l'attualità del suo pensiero. Viene proposta una riflessione rispetto ai compiti dell'educatore nella realtà che stiamo vivendo, un mondo globalizzato sempre connesso. Il percorso si sviluppa partendo dal concetto di educazione per poi presentare la figura dell'educatore e della sua professionalità nel tempo e nell'attualità: vengono esposte le normative più importanti in ambito educativo che hanno contribuito a ridefinire la funzione dell’educatore e si propone uno spaccato di quelle che attualmente dovrebbero essere le sue modalità di operare. Nel secondo capitolo si prendono in esame i luoghi materiali e immateriali in cui opera l’educatore riportando dati statistici sulle trasformazioni che stanno avvenendo in molteplici ambiti del mondo contemporaneo per mano delle nuove tecnologie e riflessioni su come l’uomo possa comprendere per poi manipolare questa realtà. È stata posta attenzione alla persona, al modo in cui sta cambiando la sua quotidianità e alla formazione della sua identità a partire dalla relazione con l’alterità. Nel terzo capitolo viene affrontato il tema della parola come strumento di educazione: vengono proposte riflessioni pedagogiche e linguistiche volte ad attuare la liberazione degli uomini dalla loro condizione di oppressione. Soffermandosi sull’implicazione della parola nello sviluppo identitario e sociale vengono presentate alcune tecniche per contribuire allo sviluppo linguistico del bambino. Nel quarto capitolo si tratta l'aspetto del dialogo, i suoi presupposti, le sue funzioni e i suoi rischi per quanto concerne le modalità di interpretazione e analisi dell’argomento discusso dall’interlocutore. Sono esposti i tipi di fallacie argomentative più comuni accompagnate da consigli metodologici su come affrontarle. Nel capitolo che conclude l'elaborato viene avanzata una riflessione sul concetto di libertà, in cui si ripropone l’idea di educazione problematizzante e si presentano varie tecniche da applicare per liberare l’immaginazione, le parole tabù e liberarsi dal peso dell’errore attraverso il racconto di storie. ​

I profili dell'educatore a partire dalle premesse di Paulo Freire

GALLANA, ELISABETTA
2020/2021

Abstract

A cent'anni dalla nascita del pedagogista Paulo Freire in questo elaborato si vuole riscoprire l'attualità del suo pensiero. Viene proposta una riflessione rispetto ai compiti dell'educatore nella realtà che stiamo vivendo, un mondo globalizzato sempre connesso. Il percorso si sviluppa partendo dal concetto di educazione per poi presentare la figura dell'educatore e della sua professionalità nel tempo e nell'attualità: vengono esposte le normative più importanti in ambito educativo che hanno contribuito a ridefinire la funzione dell’educatore e si propone uno spaccato di quelle che attualmente dovrebbero essere le sue modalità di operare. Nel secondo capitolo si prendono in esame i luoghi materiali e immateriali in cui opera l’educatore riportando dati statistici sulle trasformazioni che stanno avvenendo in molteplici ambiti del mondo contemporaneo per mano delle nuove tecnologie e riflessioni su come l’uomo possa comprendere per poi manipolare questa realtà. È stata posta attenzione alla persona, al modo in cui sta cambiando la sua quotidianità e alla formazione della sua identità a partire dalla relazione con l’alterità. Nel terzo capitolo viene affrontato il tema della parola come strumento di educazione: vengono proposte riflessioni pedagogiche e linguistiche volte ad attuare la liberazione degli uomini dalla loro condizione di oppressione. Soffermandosi sull’implicazione della parola nello sviluppo identitario e sociale vengono presentate alcune tecniche per contribuire allo sviluppo linguistico del bambino. Nel quarto capitolo si tratta l'aspetto del dialogo, i suoi presupposti, le sue funzioni e i suoi rischi per quanto concerne le modalità di interpretazione e analisi dell’argomento discusso dall’interlocutore. Sono esposti i tipi di fallacie argomentative più comuni accompagnate da consigli metodologici su come affrontarle. Nel capitolo che conclude l'elaborato viene avanzata una riflessione sul concetto di libertà, in cui si ripropone l’idea di educazione problematizzante e si presentano varie tecniche da applicare per liberare l’immaginazione, le parole tabù e liberarsi dal peso dell’errore attraverso il racconto di storie. ​
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