The Napoleonic spoliations, compared with other episodes of war, are a striking example of how cultural goods of a certain value, such as works of art or archive documents, were made to coincide with the spoils of war. During the French domination, hundreds of masterpieces and historical documents were withdrawn and transferred to Paris, a city that according to revolutionary ideology was the only one with the right and dignity to keep priceless assets. Consequently, the place where it was possible to preserve, de facto, the memory and cultural identity of the conquered countries was built: the Louvre. The turning point came only with the final defeat of Napoleon at Waterloo in 1814 and the subsequent gathering of the victorious European powers at the Congress of Vienna to re-establish a political and social order. This thesis aims to analyze the role of the lawyer Ludovico Costa, called and sent to Paris to give voice to the needs of the Kingdom of Sardinia, under King Vittorio Emanuele I. The research will focus on the challenges that Costa had to face, recounting much of his work, also thanks to the memoirs he wrote mainly to the Royal Archivist in charge of supervising him, Count Galeani Napione di Cocconato.

Le spoliazioni napoleoniche, messe a confronto con altri episodi bellici, rappresentano un esempio lampante di come i beni culturali di un certo valore, quali opere d’arte o documenti d’archivio, venissero fatti coincidere con il bottino di guerra. Durante la dominazione francese, centinaia furono i capolavori e documenti storici ritirati e trasferiti a Parigi, città che secondo l’ideologia rivoluzionaria era l’unica ad avere il diritto e la dignità di custodire beni di inestimabile valore. Di conseguenza, venne costruito il luogo dove poter conservare, di fatto, la memoria e l’identità culturale dei paesi conquistati: il Louvre. La svolta avvenne solo con la sconfitta definitiva di Napoleone a Waterloo nel 1814 e il successivo raduno delle potenze europee vincitrici al Congresso di Vienna per ristabilire un ordine politico e sociale. Questa tesi si propone di analizzare il ruolo dell’avvocato Ludovico Costa, chiamato e inviato a Parigi per dar voce alle esigenze del Regno di Sardegna, al tempo sotto al Re Vittorio Emanuele I. La ricerca si concentrerà sulle sfide che Costa dovette affrontare, ripercorrendo gran parte del suo operato anche grazie alle memorie da lui scritte prevalentemente al Regio Archivista incaricato di supervisionarlo, il conte Galeani Napione di Cocconato.

Ludovico Costa e la missione a Parigi di recupero di archivi e ''cose d'arti'' trafugate in età napoleonica (1815-1818)

PALMA, ELEONORA
2023/2024

Abstract

Le spoliazioni napoleoniche, messe a confronto con altri episodi bellici, rappresentano un esempio lampante di come i beni culturali di un certo valore, quali opere d’arte o documenti d’archivio, venissero fatti coincidere con il bottino di guerra. Durante la dominazione francese, centinaia furono i capolavori e documenti storici ritirati e trasferiti a Parigi, città che secondo l’ideologia rivoluzionaria era l’unica ad avere il diritto e la dignità di custodire beni di inestimabile valore. Di conseguenza, venne costruito il luogo dove poter conservare, di fatto, la memoria e l’identità culturale dei paesi conquistati: il Louvre. La svolta avvenne solo con la sconfitta definitiva di Napoleone a Waterloo nel 1814 e il successivo raduno delle potenze europee vincitrici al Congresso di Vienna per ristabilire un ordine politico e sociale. Questa tesi si propone di analizzare il ruolo dell’avvocato Ludovico Costa, chiamato e inviato a Parigi per dar voce alle esigenze del Regno di Sardegna, al tempo sotto al Re Vittorio Emanuele I. La ricerca si concentrerà sulle sfide che Costa dovette affrontare, ripercorrendo gran parte del suo operato anche grazie alle memorie da lui scritte prevalentemente al Regio Archivista incaricato di supervisionarlo, il conte Galeani Napione di Cocconato.
Ludovico Costa and the mission in Paris to recover archives and ''art objects'' stolen during the Napoleonic era (1815-1818)
The Napoleonic spoliations, compared with other episodes of war, are a striking example of how cultural goods of a certain value, such as works of art or archive documents, were made to coincide with the spoils of war. During the French domination, hundreds of masterpieces and historical documents were withdrawn and transferred to Paris, a city that according to revolutionary ideology was the only one with the right and dignity to keep priceless assets. Consequently, the place where it was possible to preserve, de facto, the memory and cultural identity of the conquered countries was built: the Louvre. The turning point came only with the final defeat of Napoleon at Waterloo in 1814 and the subsequent gathering of the victorious European powers at the Congress of Vienna to re-establish a political and social order. This thesis aims to analyze the role of the lawyer Ludovico Costa, called and sent to Paris to give voice to the needs of the Kingdom of Sardinia, under King Vittorio Emanuele I. The research will focus on the challenges that Costa had to face, recounting much of his work, also thanks to the memoirs he wrote mainly to the Royal Archivist in charge of supervising him, Count Galeani Napione di Cocconato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/7995