Throughout the historical, anthropological and social excursus on sexuality, it was possible to: define how the topic evolved and what were the differences between sex and gender over time. It was necessary to outline the issue related to corporeity, bringing attention to the bodies considered “disabled”, in relation to their segregation and institutionalization; and how they are protected by the United Nations Convention, establishing the “Rights of Person with Disabilities”. Thanks to the first hand experience accumulated in the field, existing criticalities and complexities have emerged and identified in relation to the issues of sexuality and affectivity in disability. This primary research has been a direct channel to a silenced issue, considered a: taboo, rich in stereotypes and prejudices. It was useful to confront and reflect, as well as to make sense of the attitudes and meaning that revolve around these issues; highlighting the complexity that characterizes the educational relationship in the sexual field and the needs that derive from it. The ultimate goal of this work is to find alternative ways of thinking, seeing and interpreting what we call “incapacitated” corporeity, sexuality and affectivity in disability.
Attraverso l'excursus storico, antropologico e sociale sulla sessualità è stato possibile: definire in che modo si è evoluto l'argomento e quali sono state le differenze tra il sesso e il genere nel corso del tempo. È stato necessario delineare la questione relativa alla corporeità, portando l'attenzione sui corpi considerati “disabili”, in relazione alla loro segregazione e istituzionalizzazione; e su come essi vengono tutelati attraverso la Convenzione delle Nazioni Unite che istituisce i diritti per le persone con disabilità. Grazie all'esperienza sul campo sono emerse criticità e complessità esistenti in relazione ai temi della sessualità e dell'affettività nella disabilità. Questo lavoro di ricerca è stato un canale d'accesso diretto ad una questione silenziata, considerata un tabù, ricca di stereotipi e pregiudizi; è stata utile per confrontarsi e riflettere, oltre a dare un senso agli atteggiamenti e ai significati che ruotano attorno a queste tematiche; portando in evidenza la complessità che connota la relazione educativa nel campo sessuale e le necessità che ne derivano. L'obiettivo finale di questo lavoro è di trovare modi alternativi di pensare, vedere e interpretare la corporeità cosiddetta “inabile”, la sessualità e l'affettività nella disabilità.
AFFETTIVITÀ E DISABILITÀ: GLI ELEMENTI DI UNA RELAZIONE COMPLESSA
RAFELE, ROSANNA
2020/2021
Abstract
Attraverso l'excursus storico, antropologico e sociale sulla sessualità è stato possibile: definire in che modo si è evoluto l'argomento e quali sono state le differenze tra il sesso e il genere nel corso del tempo. È stato necessario delineare la questione relativa alla corporeità, portando l'attenzione sui corpi considerati “disabili”, in relazione alla loro segregazione e istituzionalizzazione; e su come essi vengono tutelati attraverso la Convenzione delle Nazioni Unite che istituisce i diritti per le persone con disabilità. Grazie all'esperienza sul campo sono emerse criticità e complessità esistenti in relazione ai temi della sessualità e dell'affettività nella disabilità. Questo lavoro di ricerca è stato un canale d'accesso diretto ad una questione silenziata, considerata un tabù, ricca di stereotipi e pregiudizi; è stata utile per confrontarsi e riflettere, oltre a dare un senso agli atteggiamenti e ai significati che ruotano attorno a queste tematiche; portando in evidenza la complessità che connota la relazione educativa nel campo sessuale e le necessità che ne derivano. L'obiettivo finale di questo lavoro è di trovare modi alternativi di pensare, vedere e interpretare la corporeità cosiddetta “inabile”, la sessualità e l'affettività nella disabilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/79927