This work on empathy examines the phenomenon in its theoretical and practical dimensions, providing a comprehensive understanding of its significance and importance in the educational context. Through a critical analysis of the writings of authors such as Martin Hoffman and Theodor Lipps, it outlines how empathy requires not only emotional attunement but also a cognitive perspective that allows for the recognition and understanding of others' needs. The thesis argues that empathy is an acquireable educational virtue that can transform into a habitual disposition, sustained by continuous critical reflection on educational practice. Thus, the educator must create a safe and welcoming environment, fostering relationships based on trust and respect. The act of "putting oneself in another's shoes" becomes a transformative action, promoting not only the personal growth of the learner but also the improvement of the social conditions in which they live. However, it cautions against the risks of excessive empathy, emphasizing the importance of maintaining a balance between attunement and emotional distance to preserve the quality of educational intervention. This work offers insights for a more critical analysis of the concept of empathy, proposing an approach that promotes a broader good without falling into selective distortions. Empathy is presented as a fundamental ethical value, capable of transforming not only educational processes but also human relationships. In conclusion, the thesis represents a journey of personal and professional growth, inviting a wise management of empathy so that educational dialogue becomes an authentic and transformative encounter, grounded in respect and mutual growth.
Questa dissertazione sull'empatia esamina il fenomeno nelle sue dimensioni teoriche e pratiche, offrendo una comprensione approfondita del suo significato e della sua importanza nel contesto educativo. Attraverso un'analisi critica degli scritti di autori come Martin Hoffman e Theodor Lipps, si delinea come l'empatia richieda non solo sintonia emotiva, ma anche una prospettiva cognitiva che consenta di riconoscere e comprendere i bisogni altrui. La tesi sostiene che l'empatia è una virtù educativa acquisibile, capace di trasformarsi in una disposizione abituale, che si nutre di una riflessione critica continua sull'agire educativo. L'educatore, pertanto, deve creare un ambiente sicuro e accogliente, promuovendo relazioni basate su fiducia e rispetto. L'atto di "mettersi nei panni dell'altro" diventa un'azione trasformativa, favorendo non solo la crescita personale dell'educando, ma anche il miglioramento delle condizioni sociali in cui vive. Tuttavia, si mette in guardia dai rischi di un'eccessiva empatia, sottolineando l'importanza di mantenere un equilibrio tra immedesimazione e distanza affettiva per preservare la qualità dell'intervento educativo. Questa dissertazione offre spunti per un'analisi del concetto di empatia, proponendo un approccio che promuova un bene più ampio, senza cadere in distorsioni selettive. L'empatia è così presentata come un valore etico fondamentale, capace di trasformare non solo i processi educativi, ma anche le relazioni umane. In conclusione, la tesi rappresenta un percorso di crescita personale e professionale, invitando a gestire l'empatia con saggezza, affinché il dialogo educativo diventi un incontro autentico e trasformativo, improntato al rispetto e alla crescita reciproca.
L'empatia nel dialogo educativo
CINIERI, MARIA
2023/2024
Abstract
Questa dissertazione sull'empatia esamina il fenomeno nelle sue dimensioni teoriche e pratiche, offrendo una comprensione approfondita del suo significato e della sua importanza nel contesto educativo. Attraverso un'analisi critica degli scritti di autori come Martin Hoffman e Theodor Lipps, si delinea come l'empatia richieda non solo sintonia emotiva, ma anche una prospettiva cognitiva che consenta di riconoscere e comprendere i bisogni altrui. La tesi sostiene che l'empatia è una virtù educativa acquisibile, capace di trasformarsi in una disposizione abituale, che si nutre di una riflessione critica continua sull'agire educativo. L'educatore, pertanto, deve creare un ambiente sicuro e accogliente, promuovendo relazioni basate su fiducia e rispetto. L'atto di "mettersi nei panni dell'altro" diventa un'azione trasformativa, favorendo non solo la crescita personale dell'educando, ma anche il miglioramento delle condizioni sociali in cui vive. Tuttavia, si mette in guardia dai rischi di un'eccessiva empatia, sottolineando l'importanza di mantenere un equilibrio tra immedesimazione e distanza affettiva per preservare la qualità dell'intervento educativo. Questa dissertazione offre spunti per un'analisi del concetto di empatia, proponendo un approccio che promuova un bene più ampio, senza cadere in distorsioni selettive. L'empatia è così presentata come un valore etico fondamentale, capace di trasformare non solo i processi educativi, ma anche le relazioni umane. In conclusione, la tesi rappresenta un percorso di crescita personale e professionale, invitando a gestire l'empatia con saggezza, affinché il dialogo educativo diventi un incontro autentico e trasformativo, improntato al rispetto e alla crescita reciproca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/7992