Sphenisciformes are one of the most frequently caught seabird groups in fishing nets: the overlap between penguin feeding areas and fishing areas leads to frequent penguin-fisherman interactions and a lot of cases of bycatch, resulting in death by drowning. Until a few decades ago, bycatch was considered a secondary problem for penguin conservation. However, recent studies show that bycatch is a significant threat to the conservation of the species. In the first chapter, the foraging behavior of a Humboldt penguin (Spheniscus humboldti) colony is examined to understand how interactions with fishers occur, in order to define new bycatch mitigation strategies for this species. Results show that interactions with fishing nets would occur at night, when penguins are at the surface and surface fishing is practiced, and during the day, when penguins dive to hunt. Another species particularly subject to accidental catches is the Magellanic penguin (Spheniscus magellanicus): a monitoring off the coast of Rio Grande do Sul (Brazil) revealed the highest number of cases ever recorded for this penguin. A mitigation measure to reduce the bycatch rate of Sphenisciformes seems to be to make fishing nets with colored monofilaments: a study on the little penguin (Eudyptela minor) reveals that the animal is able to recognize the nets more easily when they are made of orange monofilaments rather than transparent or green, avoiding them. In any case, more monitoring is needed to know the true impact of bycatch on penguins, raise awareness and push for the search for new mitigation strategies, such as the establishment of protected areas or the extension of existing ones, the prohibition of practicing a certain type of fishing and the use of new tools such as illuminated nets and high-contrast panels, which make the nets more visible underwater.

Gli Sfenisciformi sono uno dei gruppi di uccelli marini più catturati in una rete da pesca: l’alto grado di overlap tra zone di feeding dei pinguini e aree di pesca determina frequenti interazioni pinguino-pescatori e a numerosi casi di bycatch, con conseguente morte per annegamento. Fino a pochi decenni fa il bycatch era considerato un problema secondario per la conservazione dei pinguini. Tuttavia, studi recenti mostrano che il bycatch è una minaccia rilevante per la conservazione delle specie. Nel primo capitolo viene esaminato il comportamento di foraggiamento di una colonia di pinguino di Humboldt (Spheniscus humboldti) per capire in che modo avvengono le interazioni con i pescatori, in modo da poter ideare nuove strategie di mitigazione del bycatch per questa specie. I risultati motrano che le interazioni con le reti da pesca avverrebbero la notte, quando il pinguino si trova in superficie e viene praticata la pesca superficiale, e di giorno, quando il pinguino si immerge in profondità per cacciare. Un’altra specie particolarmente soggetta a catture accidentali è il pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus): un monitoraggio al largo delle coste di Rio Grande du Sul (Brasile) ha rivelato il più alto numero di casi mai registrato per questo pinguino. Una misura di mitigazione per ridurre il tasso di bycatch degli Sfenisciformi sembra essere realizzare le reti da pesca con monofilamenti colorati: uno studio sul pinguino minore blu (Eudyptela minor) rivela che l’animale è in grado di riconoscere più facilmente la reti quando queste sono costituite da monofilamenti arancioni piuttosto che trasparenti o verdi, evitandola. In ogni caso, più monitoraggi sono necessari per conoscere il vero impatto del bycatch sui pinguini, sensibilizzare e spingere alla ricerca di nuove strategie di mitigazione, come l’istituzione di aree protette o l’estensione di quelle già esistenti, il divieto di praticare un certo tipo di pesca e l’uso di nuovi strumenti come reti illuminate e pannelli ad alto contrasto, che rendono le reti più visibili sott’acqua.

Il bycatch come minaccia alla conservazione degli sfenisciformi

CERRUTI, GABRIELE
2023/2024

Abstract

Gli Sfenisciformi sono uno dei gruppi di uccelli marini più catturati in una rete da pesca: l’alto grado di overlap tra zone di feeding dei pinguini e aree di pesca determina frequenti interazioni pinguino-pescatori e a numerosi casi di bycatch, con conseguente morte per annegamento. Fino a pochi decenni fa il bycatch era considerato un problema secondario per la conservazione dei pinguini. Tuttavia, studi recenti mostrano che il bycatch è una minaccia rilevante per la conservazione delle specie. Nel primo capitolo viene esaminato il comportamento di foraggiamento di una colonia di pinguino di Humboldt (Spheniscus humboldti) per capire in che modo avvengono le interazioni con i pescatori, in modo da poter ideare nuove strategie di mitigazione del bycatch per questa specie. I risultati motrano che le interazioni con le reti da pesca avverrebbero la notte, quando il pinguino si trova in superficie e viene praticata la pesca superficiale, e di giorno, quando il pinguino si immerge in profondità per cacciare. Un’altra specie particolarmente soggetta a catture accidentali è il pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus): un monitoraggio al largo delle coste di Rio Grande du Sul (Brasile) ha rivelato il più alto numero di casi mai registrato per questo pinguino. Una misura di mitigazione per ridurre il tasso di bycatch degli Sfenisciformi sembra essere realizzare le reti da pesca con monofilamenti colorati: uno studio sul pinguino minore blu (Eudyptela minor) rivela che l’animale è in grado di riconoscere più facilmente la reti quando queste sono costituite da monofilamenti arancioni piuttosto che trasparenti o verdi, evitandola. In ogni caso, più monitoraggi sono necessari per conoscere il vero impatto del bycatch sui pinguini, sensibilizzare e spingere alla ricerca di nuove strategie di mitigazione, come l’istituzione di aree protette o l’estensione di quelle già esistenti, il divieto di praticare un certo tipo di pesca e l’uso di nuovi strumenti come reti illuminate e pannelli ad alto contrasto, che rendono le reti più visibili sott’acqua.
Il bycatch come minaccia alla conservazione degli sfenisciformi
Sphenisciformes are one of the most frequently caught seabird groups in fishing nets: the overlap between penguin feeding areas and fishing areas leads to frequent penguin-fisherman interactions and a lot of cases of bycatch, resulting in death by drowning. Until a few decades ago, bycatch was considered a secondary problem for penguin conservation. However, recent studies show that bycatch is a significant threat to the conservation of the species. In the first chapter, the foraging behavior of a Humboldt penguin (Spheniscus humboldti) colony is examined to understand how interactions with fishers occur, in order to define new bycatch mitigation strategies for this species. Results show that interactions with fishing nets would occur at night, when penguins are at the surface and surface fishing is practiced, and during the day, when penguins dive to hunt. Another species particularly subject to accidental catches is the Magellanic penguin (Spheniscus magellanicus): a monitoring off the coast of Rio Grande do Sul (Brazil) revealed the highest number of cases ever recorded for this penguin. A mitigation measure to reduce the bycatch rate of Sphenisciformes seems to be to make fishing nets with colored monofilaments: a study on the little penguin (Eudyptela minor) reveals that the animal is able to recognize the nets more easily when they are made of orange monofilaments rather than transparent or green, avoiding them. In any case, more monitoring is needed to know the true impact of bycatch on penguins, raise awareness and push for the search for new mitigation strategies, such as the establishment of protected areas or the extension of existing ones, the prohibition of practicing a certain type of fishing and the use of new tools such as illuminated nets and high-contrast panels, which make the nets more visible underwater.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/7988