Il morbo di Parkinson (MP) è una malattia neurodegenerativa multisistemica progressiva che colpisce le persone tra i 50/60 anni con rare forme sotto i 40 anni. È la seconda malattia neurodegenerativa più comune al mondo dopo la malattia di Alzheimer con incidenza e prevalenza in aumento insieme al cambiamento demografico della popolazione. Risultato da una perdita o da una degenerazione dei neuroni dopaminergici del sistema extrapiramidale e dallo sviluppo di corpi di Lewy neuronali, il MP è associato a fattori di rischio tra cui invecchiamento, genetica, esposizione a pesticidi e sostanze chimiche ambientali. Caratterizzati da sintomi sia motori che non motori, i soggetti con MP mostrano classicamente tremore a riposo, rigidità, bradicinesia e postura curva. Il MP può anche essere associato a disturbi neurocomportamentali (depressione, ansia) e a deterioramento cognitivo (demenza). Sfortunatamente, la maggior parte delle terapie cliniche e farmacologiche attualmente utilizzate contro il MP sono sintomatiche e non esiste ancora alcun rimedio in grado di fermare la progressione della malattia. Tuttavia numerosi studi mostrano che vari tipi di esercizio fisico possono ridurre il rischio di MP e hanno un impatto positivo sui sintomi motori e non motori della malattia. Inoltre, l'esercizio può anche migliorare gli effetti collaterali indotti dalle terapie contro il MP. In sintesi, l'esercizio è sempre più considerato una strategia complementare ai farmaci per il MP. Anche la terapia dietetica è importante come prevenzione alle malattie, e oltre a regolare funzioni dell’organismo come la stipsi, fornisce il giusto equilibrio di energia utile ai muscoli, alle ossa, e infierisce anche sul funzionamento neuronale. Una dieta equilibrata e l'utilizzo di integratori alimentari a base di vitamine, antiossidanti o elementi con proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive possono efficacemente fungere da complemento alle normali terapie farmacologiche In questo studio esperienziale, espongo un programma di attività fisica dalla durata di 5 mesi proposta ad un soggetto con MP esponendo le schede degli esercizi, i risultati dei test di funzionamento del MP sottoposti al soggetto, concludendo con la valutazione dei miglioramenti fisici riguardanti la postura, l’equilibrio e la forza muscolare. Con questo progetto ho potuto dimostrare che l'attività fisica può attenuare la degenerazione delle capacità motorie e aumentare la qualità della vita dei pazienti con MP, può principalmente migliorare la forza negli arti inferiori e superiori, il controllo dell’equilibrio, l’andatura e la postura. Comunicando giornalmente con il soggetto ho potuto anche evidenziare un miglioramento sui sintomi non motori quali la depressione, la qualità del sonno e l’aumento di appetito. I risultati di questo progetto suggeriscono chiaramente che l'attività fisica potrebbe essere una buona strategia di esercizio per i pazienti affetti da MP. Introdurre l’attività fisica e sportiva nella propria vita può essere di grande aiuto sia per il nostro corpo sia per la nostra mente, aiuta a socializzare e ad avere uno stile di vita sano e attivo. Queste sono raccomandazioni dirette non solo alle persone malate, in sovrappeso o con determinate patologie, ma anche alle persone in salute, ai giovani e agli anziani.
IL MORBO DI PARKINSON: UN PROTOCOLLO DI ESERCIZIO FISICO PER IL MIGLIORAMENTO E LA GESTIONE DEI SINTOMI.
QUARANTA, DEBORA
2021/2022
Abstract
Il morbo di Parkinson (MP) è una malattia neurodegenerativa multisistemica progressiva che colpisce le persone tra i 50/60 anni con rare forme sotto i 40 anni. È la seconda malattia neurodegenerativa più comune al mondo dopo la malattia di Alzheimer con incidenza e prevalenza in aumento insieme al cambiamento demografico della popolazione. Risultato da una perdita o da una degenerazione dei neuroni dopaminergici del sistema extrapiramidale e dallo sviluppo di corpi di Lewy neuronali, il MP è associato a fattori di rischio tra cui invecchiamento, genetica, esposizione a pesticidi e sostanze chimiche ambientali. Caratterizzati da sintomi sia motori che non motori, i soggetti con MP mostrano classicamente tremore a riposo, rigidità, bradicinesia e postura curva. Il MP può anche essere associato a disturbi neurocomportamentali (depressione, ansia) e a deterioramento cognitivo (demenza). Sfortunatamente, la maggior parte delle terapie cliniche e farmacologiche attualmente utilizzate contro il MP sono sintomatiche e non esiste ancora alcun rimedio in grado di fermare la progressione della malattia. Tuttavia numerosi studi mostrano che vari tipi di esercizio fisico possono ridurre il rischio di MP e hanno un impatto positivo sui sintomi motori e non motori della malattia. Inoltre, l'esercizio può anche migliorare gli effetti collaterali indotti dalle terapie contro il MP. In sintesi, l'esercizio è sempre più considerato una strategia complementare ai farmaci per il MP. Anche la terapia dietetica è importante come prevenzione alle malattie, e oltre a regolare funzioni dell’organismo come la stipsi, fornisce il giusto equilibrio di energia utile ai muscoli, alle ossa, e infierisce anche sul funzionamento neuronale. Una dieta equilibrata e l'utilizzo di integratori alimentari a base di vitamine, antiossidanti o elementi con proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive possono efficacemente fungere da complemento alle normali terapie farmacologiche In questo studio esperienziale, espongo un programma di attività fisica dalla durata di 5 mesi proposta ad un soggetto con MP esponendo le schede degli esercizi, i risultati dei test di funzionamento del MP sottoposti al soggetto, concludendo con la valutazione dei miglioramenti fisici riguardanti la postura, l’equilibrio e la forza muscolare. Con questo progetto ho potuto dimostrare che l'attività fisica può attenuare la degenerazione delle capacità motorie e aumentare la qualità della vita dei pazienti con MP, può principalmente migliorare la forza negli arti inferiori e superiori, il controllo dell’equilibrio, l’andatura e la postura. Comunicando giornalmente con il soggetto ho potuto anche evidenziare un miglioramento sui sintomi non motori quali la depressione, la qualità del sonno e l’aumento di appetito. I risultati di questo progetto suggeriscono chiaramente che l'attività fisica potrebbe essere una buona strategia di esercizio per i pazienti affetti da MP. Introdurre l’attività fisica e sportiva nella propria vita può essere di grande aiuto sia per il nostro corpo sia per la nostra mente, aiuta a socializzare e ad avere uno stile di vita sano e attivo. Queste sono raccomandazioni dirette non solo alle persone malate, in sovrappeso o con determinate patologie, ma anche alle persone in salute, ai giovani e agli anziani.File | Dimensione | Formato | |
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