Auction houses are fascinating economic entities that participate in the art market through the exchange and distribution of artistic goods or services, among others. They are one of the oldest forms of sales in the art sector, with significant growth since the late eighteenth century. From simple meetings in taverns with rudimentary catalogues, they evolved with the founding of the first offices of Sotheby’s (1744) and Christie’s (1766), which are still among the most important globally today. Today, auction houses continue to be relevant and influential in the economic landscape thanks to the digital revolution, which has allowed them to reach a much wider global audience and diversify the goods offered. They are no longer limited to traditional goods such as art and antiques, but also sell real estate, luxury cars, fine wines and even digital assets such as NFTs. This broadens their market and makes them relevant to a wider range of consumers. In addition, there are different types of auctions, such as the English or Dutch one. An auction is such only in the presence of a series of constituent elements: sellers, an auctioneer, buyers (bidders) and the objects of exchange. By defining the theoretical bases of auctions, this thesis aims to analyze the birth and evolution of the auction system from a historical and economic point of view, simultaneously examining different aspects of the art market in relation to auction houses, such as sales strategies, techniques for evaluating works and the online revolution. The digitalization of auctions, in fact, has reduced the transaction costs of exchange, distribution of goods and their conservation and display, increasing competitiveness among buyers and ensuring greater profits for bidders. However, this system also has limitations, such as a growing information asymmetry linked to the impossibility for buyers to verify the quality of the works and their condition. Furthermore, the use of online payment methods may entail risks of fraud. Therefore, the research will focus on the discovery of these economic subjects and their development over the years. The study will be carried out through a quantitative and qualitative analysis of economic theory and through direct interviews with auction house managers and industry experts.
Le case d’asta sono enti economici affascinanti che partecipano al mercato dell’arte attraverso lo scambio e la distribuzione di beni o servizi artistici, tra gli altri. Rappresentano una delle forme più antiche di vendita nel settore dell’arte, con una crescita significativa a partire dalla fine del Settecento. Da semplici incontri in taverne con rudimentali cataloghi, si sono evolute con la fondazione delle prime sedi di Sotheby’s (1744) e Christie’s (1766), che ancora oggi sono tra le più importanti a livello globale. Oggigiorno, le case d’asta continuano a essere rilevanti e influenti nel panorama economico grazie alla rivoluzione digitale, che ha consentito loro di raggiungere un pubblico globale molto più ampio e di diversificare i beni proposti. Non si limitano più ai tradizionali beni come arte e antiquariato, ma vendono anche immobili, automobili di lusso, vini pregiati e persino beni digitali come gli NFT. Questo amplia il loro mercato e le rende rilevanti per una gamma più vasto di consumatori. Inoltre, esistono diverse tipologie di aste, come quella inglese o olandese. Un’asta è tale solo in presenza di una serie di elementi costitutivi: i venditori (sellers), un mediatore (auctioneer), gli acquirenti (bidders) e gli oggetti di scambio. Definendo dunque le basi teoriche delle aste, questa tesi si propone di analizzare dal punto di vista storico ed economico la nascita e l’evoluzione del sistema delle aste, approfondendo contemporaneamente diversi aspetti del mercato dell’arte in relazione alle case d’asta, come le strategie di vendita, le tecniche di valutazione delle opere e la rivoluzione dell’online. La digitalizzazione delle aste, infatti, ha abbattuto i costi di transazione dello scambio, di distribuzione dei beni e della loro conservazione e esposizione, aumentando la competitività tra i compratori e assicurando maggiori profitti agli offerenti. Tuttavia, questo sistema presenta anche dei limiti, come una crescente asimmetria informativa legata all’impossibilità per i compratori di verificare la qualità delle opere e il loro stato. Inoltre, l’uso di metodi di pagamento online può comportare rischi di frodi. Dunque la ricerca verterà sulla scoperta di questi soggetti economici e il loro sviluppo con il passare degli anni. Lo studio sarà realizzato attraverso un'analisi quantitativa e qualitativa della teoria economica e mediante interviste dirette ai gestori delle case d’asta e a esperti del settore.
Arte e aste: un' indagine sul funzionamento del mercato dell'arte
MONTALDO, LIVIA
2023/2024
Abstract
Le case d’asta sono enti economici affascinanti che partecipano al mercato dell’arte attraverso lo scambio e la distribuzione di beni o servizi artistici, tra gli altri. Rappresentano una delle forme più antiche di vendita nel settore dell’arte, con una crescita significativa a partire dalla fine del Settecento. Da semplici incontri in taverne con rudimentali cataloghi, si sono evolute con la fondazione delle prime sedi di Sotheby’s (1744) e Christie’s (1766), che ancora oggi sono tra le più importanti a livello globale. Oggigiorno, le case d’asta continuano a essere rilevanti e influenti nel panorama economico grazie alla rivoluzione digitale, che ha consentito loro di raggiungere un pubblico globale molto più ampio e di diversificare i beni proposti. Non si limitano più ai tradizionali beni come arte e antiquariato, ma vendono anche immobili, automobili di lusso, vini pregiati e persino beni digitali come gli NFT. Questo amplia il loro mercato e le rende rilevanti per una gamma più vasto di consumatori. Inoltre, esistono diverse tipologie di aste, come quella inglese o olandese. Un’asta è tale solo in presenza di una serie di elementi costitutivi: i venditori (sellers), un mediatore (auctioneer), gli acquirenti (bidders) e gli oggetti di scambio. Definendo dunque le basi teoriche delle aste, questa tesi si propone di analizzare dal punto di vista storico ed economico la nascita e l’evoluzione del sistema delle aste, approfondendo contemporaneamente diversi aspetti del mercato dell’arte in relazione alle case d’asta, come le strategie di vendita, le tecniche di valutazione delle opere e la rivoluzione dell’online. La digitalizzazione delle aste, infatti, ha abbattuto i costi di transazione dello scambio, di distribuzione dei beni e della loro conservazione e esposizione, aumentando la competitività tra i compratori e assicurando maggiori profitti agli offerenti. Tuttavia, questo sistema presenta anche dei limiti, come una crescente asimmetria informativa legata all’impossibilità per i compratori di verificare la qualità delle opere e il loro stato. Inoltre, l’uso di metodi di pagamento online può comportare rischi di frodi. Dunque la ricerca verterà sulla scoperta di questi soggetti economici e il loro sviluppo con il passare degli anni. Lo studio sarà realizzato attraverso un'analisi quantitativa e qualitativa della teoria economica e mediante interviste dirette ai gestori delle case d’asta e a esperti del settore.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: La tesi ha indagato il mercato dell’arte concentrandosi sulle case d’aste, i principali attori del mercato secondario. La tesi si compone di tre capitoli: nell'ultimo sono state effettuate una serie di interviste che aiutano a comprendere l'argomento.
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