Alla base di questa tesi vi è l’analisi del perché l’acqua, bene essenziale per l’umanità, sia diventata oggetto di interessi strategici e di processi di mercificazione e privatizzazione, assumendo sempre di più l’aspetto di un bene economico. La sua crescente scarsità, dovuta a diversi fattori sia climatici che antropici, ha portato molti attori che si affacciano sullo scenario internazionale ad interessarsi sempre di più a tale risorsa per poterne controllare la gestione, dando inizio ad una vera e propria corsa all’accaparramento delle risorse idriche. Il primo capitolo si pone l’obiettivo di fornire una panoramica generale sullo status delle risorse idriche, partendo dall’analisi della distribuzione geografica di queste e cercando di evidenziare le motivazioni che ad oggi spingono a parlare di scarsità idrica. Seguirà poi una breve analisi geopolitica dell’acqua, poiché la scarsità, induce diversi attori a fare della risorsa uno strumento strategico, approfondendo infine il diritto all’acqua in quanto, sebbene riconosciuto, non viene spesso tutelato. Il secondo capitolo esamina le motivazioni alla base delle differenti visioni di coloro che ritengono che l’acqua sia un bene comune e chi la considera un bene economico, analizzando a tal proposito quali sono stati e sono tutt’ora alcuni processi, come la privatizzazione e la finanziarizzazione dell’acqua, che testimoniano la sua mercificazione. Il terzo capitolo presenta una breve analisi del water grabbing, legato al precedente fenomeno del land grabbing, e approfondisce quali sono le motivazioni che spingono alcuni attori ad accaparrarsi il controllo delle fonti idriche del proprio Paese o di altri e dunque gli specifici utilizzi a cui è destinata l’acqua in alcuni settori produttivi come l’agricoltura, l’industria energetica ed estrattiva. Nel quarto capitolo, alla luce dell’importanza che assume il valore dell’acqua nel dibattito internazionale, si propone una riflessione sulla possibile definizione di una governance idrica, evidenziando altresì quali sono state le diverse iniziative che hanno portato alla creazione di una rete di opposizione sociale in risposta alle azioni di privatizzazione dell’acqua, rimarcando l’importanza del valore etico, sociale e comune che questa assume per gran parte della società civile. Infine, il valore dell’acqua e la crisi in cui vertono al momento le risorse idriche, spingono alcuni esperti ad elaborare soluzioni circolari per poterne ridurre lo spreco e indirizzarla ad un utilizzo più sostenibile. A conclusione dell’elaborato si è cercato, sulla base delle osservazioni fatte nei diversi capitoli della tesi, di realizzare delle considerazioni in merito alla gestione delle risorse idriche, influenzata dai diversi processi sopracitati, provando a fornire spunti su possibilità future e riflessioni sul tema. Si è cercato altresì di comprendere perché l’acqua viene ad oggi considerata ancora un bene economico, nonostante il suo valore sia determinato da fattori diversi dalle semplici logiche di mercato e dovrebbe dunque slegarsi dalle strategie politico-economiche che predominano gli scenari a livello internazionale. Si pone dunque l’accento su come l’adozione di una gestione pubblica ed equa di questa risorsa comune possa in realtà comportare più vantaggi che svantaggi, e potrebbe portare all’elaborazione di politiche di cooperazione per contrastare il fenomeno del water grabbing.

Accaparramento e sfruttamento di una risorsa essenziale: come l'acqua diventa un bene economico

VITALE, VALERIA
2020/2021

Abstract

Alla base di questa tesi vi è l’analisi del perché l’acqua, bene essenziale per l’umanità, sia diventata oggetto di interessi strategici e di processi di mercificazione e privatizzazione, assumendo sempre di più l’aspetto di un bene economico. La sua crescente scarsità, dovuta a diversi fattori sia climatici che antropici, ha portato molti attori che si affacciano sullo scenario internazionale ad interessarsi sempre di più a tale risorsa per poterne controllare la gestione, dando inizio ad una vera e propria corsa all’accaparramento delle risorse idriche. Il primo capitolo si pone l’obiettivo di fornire una panoramica generale sullo status delle risorse idriche, partendo dall’analisi della distribuzione geografica di queste e cercando di evidenziare le motivazioni che ad oggi spingono a parlare di scarsità idrica. Seguirà poi una breve analisi geopolitica dell’acqua, poiché la scarsità, induce diversi attori a fare della risorsa uno strumento strategico, approfondendo infine il diritto all’acqua in quanto, sebbene riconosciuto, non viene spesso tutelato. Il secondo capitolo esamina le motivazioni alla base delle differenti visioni di coloro che ritengono che l’acqua sia un bene comune e chi la considera un bene economico, analizzando a tal proposito quali sono stati e sono tutt’ora alcuni processi, come la privatizzazione e la finanziarizzazione dell’acqua, che testimoniano la sua mercificazione. Il terzo capitolo presenta una breve analisi del water grabbing, legato al precedente fenomeno del land grabbing, e approfondisce quali sono le motivazioni che spingono alcuni attori ad accaparrarsi il controllo delle fonti idriche del proprio Paese o di altri e dunque gli specifici utilizzi a cui è destinata l’acqua in alcuni settori produttivi come l’agricoltura, l’industria energetica ed estrattiva. Nel quarto capitolo, alla luce dell’importanza che assume il valore dell’acqua nel dibattito internazionale, si propone una riflessione sulla possibile definizione di una governance idrica, evidenziando altresì quali sono state le diverse iniziative che hanno portato alla creazione di una rete di opposizione sociale in risposta alle azioni di privatizzazione dell’acqua, rimarcando l’importanza del valore etico, sociale e comune che questa assume per gran parte della società civile. Infine, il valore dell’acqua e la crisi in cui vertono al momento le risorse idriche, spingono alcuni esperti ad elaborare soluzioni circolari per poterne ridurre lo spreco e indirizzarla ad un utilizzo più sostenibile. A conclusione dell’elaborato si è cercato, sulla base delle osservazioni fatte nei diversi capitoli della tesi, di realizzare delle considerazioni in merito alla gestione delle risorse idriche, influenzata dai diversi processi sopracitati, provando a fornire spunti su possibilità future e riflessioni sul tema. Si è cercato altresì di comprendere perché l’acqua viene ad oggi considerata ancora un bene economico, nonostante il suo valore sia determinato da fattori diversi dalle semplici logiche di mercato e dovrebbe dunque slegarsi dalle strategie politico-economiche che predominano gli scenari a livello internazionale. Si pone dunque l’accento su come l’adozione di una gestione pubblica ed equa di questa risorsa comune possa in realtà comportare più vantaggi che svantaggi, e potrebbe portare all’elaborazione di politiche di cooperazione per contrastare il fenomeno del water grabbing.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/79629