L’obiettivo è stato quello di individuare gli errori farmacologici che si verificano in ambito neonatale e le possibili strategie che si possono attuare per prevenirli. Una revisione della letteratura è stata eseguita utilizzando Pubmed e Cinahl. I criteri di inclusione utilizzati sono stati: “Published Date: 01/01/2016 - 31/12/2021”, “Newborn: birth-1 month” e “Full text”. Gli articoli reperiti sono stati poi analizzati attraverso l’utilizzo della checklist CONSORT. In base al punteggio ottenuto, è stato definito uno studio di bassa qualità se il punteggio era compreso tra 0-39%, di media qualità tra 40-69% e di alta qualità tra 70-100%. Sono stati selezionati 9 articoli, pubblicati tra il 2016 e il 2021. Sei studi sono stati condotti nei reparti di terapia intensiva, uno studio sia in reparti di terapia intensiva sia nei reparti ordinari di neonatologia, due studi nei reparti ordinari di neonatologia. Le principali tipologie di errore individuate sono state: dosaggio, via di somministrazione, farmaco non necessario, tipo di farmaco, frequenza di somministrazione, concentrazione, calcolo del dosaggio, dose extra, errori nella trascrizione delle prescrizioni, tipo e volume del diluente, velocità di infusione, mancata somministrazione e orario sbagliato. Invece, le principali strategie individuate sono state: l’utilizzo di prescrizioni elettroniche e standardizzate, formazione del personale, verifica del calcolo della dose da parte di una seconda persona, condizioni ambientali ottimali, segnalazione near-missed errors, eliminazione delle trascrizione, utilizzo di pompe infusionali, utilizzo di brochure per la diluzione dei farmaci, utilizzo di siringhe precostituite, personale farmaceutico dedicato per la preparazione dei farmaci ad alto rischio e la promozione dell’incident reporting. Conclusioni: I limiti di questa revisione sono la scarsa numerosità di studi specifici e la difficile applicabilità di alcune strategie in altre neonatologie, in particolar modo in ambito italiano. Viene, invece, messa in evidenza l’efficacia di corsi di formazione specifici e l’utilità della segnalazione degli errori.
Errare humanum est: tipologie di errori farmacologici nei neonati e strategie per prevenirli. Revisione della letteratura.
REY, MARTINA
2020/2021
Abstract
L’obiettivo è stato quello di individuare gli errori farmacologici che si verificano in ambito neonatale e le possibili strategie che si possono attuare per prevenirli. Una revisione della letteratura è stata eseguita utilizzando Pubmed e Cinahl. I criteri di inclusione utilizzati sono stati: “Published Date: 01/01/2016 - 31/12/2021”, “Newborn: birth-1 month” e “Full text”. Gli articoli reperiti sono stati poi analizzati attraverso l’utilizzo della checklist CONSORT. In base al punteggio ottenuto, è stato definito uno studio di bassa qualità se il punteggio era compreso tra 0-39%, di media qualità tra 40-69% e di alta qualità tra 70-100%. Sono stati selezionati 9 articoli, pubblicati tra il 2016 e il 2021. Sei studi sono stati condotti nei reparti di terapia intensiva, uno studio sia in reparti di terapia intensiva sia nei reparti ordinari di neonatologia, due studi nei reparti ordinari di neonatologia. Le principali tipologie di errore individuate sono state: dosaggio, via di somministrazione, farmaco non necessario, tipo di farmaco, frequenza di somministrazione, concentrazione, calcolo del dosaggio, dose extra, errori nella trascrizione delle prescrizioni, tipo e volume del diluente, velocità di infusione, mancata somministrazione e orario sbagliato. Invece, le principali strategie individuate sono state: l’utilizzo di prescrizioni elettroniche e standardizzate, formazione del personale, verifica del calcolo della dose da parte di una seconda persona, condizioni ambientali ottimali, segnalazione near-missed errors, eliminazione delle trascrizione, utilizzo di pompe infusionali, utilizzo di brochure per la diluzione dei farmaci, utilizzo di siringhe precostituite, personale farmaceutico dedicato per la preparazione dei farmaci ad alto rischio e la promozione dell’incident reporting. Conclusioni: I limiti di questa revisione sono la scarsa numerosità di studi specifici e la difficile applicabilità di alcune strategie in altre neonatologie, in particolar modo in ambito italiano. Viene, invece, messa in evidenza l’efficacia di corsi di formazione specifici e l’utilità della segnalazione degli errori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/79616