Nel periodo della DDR vengono ridefiniti gli assetti storico sociali, attraverso la formazione della nuova società, del nuovo individuo. Nello specifico, si analizzano tre romanzi del periodo – Nachdenken über Christa T. (Riflessioni su Christa T.) di Christa Wolf, Helden Wie Wir (Eroi come noi) di Thomas Brussig e Peter Holtz. Sein glückliches Leben erzählt von ihm selbst (Peter Holtz. Autoritratto di un uomo felice) di Ingo Schulze – i cui protagonisti crescono e attuano il loro processo di sviluppo nel contesto del Socialismo. In questo senso si cerca di definire in che modo la formazione espressa in questi DDR-Romane si avvicini o discosti da quella descritta nei Bildungsromane del Settecento. Si descrive l’origine del termine Bildung, tradotto come “formazione” o “educazione”. Si procede con la definizione del termine, partendo dalla sua concezione mistico-teologica, sino all’acquisizione del suo significato odierno, nel contesto del Nuovo Umanesimo. Successivamente, si descrive in che modo i processi educativi pongono l’attenzione sulla gioventù che, considerata a lungo una fase transitoria, a partire dal Settecento viene apprezzata come fase fondamentale della vita. Essa diventa soggetto principale del Bildungsroman, a partire dal modello del romanzo Wilhelm Meisters Lehrjahre di Goethe. Seguendo l’attenta analisi di Franco Moretti, si definiscono i punti fondamentali del genere. In seguito, si sottolinea come, dopo il XIX secolo, i tentativi di autoaffermazione di protagonisti di alcuni romanzi risultino fallimentari, ascrivendoli al Bildungsroman negativo. Nel secondo capitolo si affrontano i percorsi di crescita e di sviluppo dei personaggi dei tre romanzi oggetto dell’elaborato, i loro modelli educativi e le diverse tipologie di formazione a cui sono stati soggetti. Partendo dalla descrizione delle organizzazioni giovanili durante il periodo del nazionalsocialismo, si descrive come la gioventù diventi rapidamente centrale e suscettibile di ideologizzazione e politicizzazione controllata dall’esterno. In questo senso ne viene descritta una continuità con la Germania socialista. Nei romanzi, qui trattati, di Wolf, Schulze e Brussig, l’armonia e la connessione tra vita privata e pubblica è sostituita da un rapporto conflittuale tra le due parti. Si conclude, quindi, sottolineando come questi romanzi non possano terminare con esito positivo. Infatti, i processi di sviluppo e maturazione appaiono interrotti. Nel Bildungsroman tradizionale ci troviamo di fronte ad un lieto fine, che qui si trasforma, citando Moretti, in un «unhappy ending». La Bildung mancata di Christa T. è causata dalla società: è il mondo che la circonda ad essere inadeguato. Il romanzo di Wolf si discosta dagli altri due, ha un tono più duro e denuncia il fallimento della crescita di Christa T., sottolineando come i suoi obiettivi risultino utopici nel socialismo. Al contrario, la Bildung di Klaus e Peter sfocia nel parodistico. Questi eroi si integrano nel collettivo soltanto in apparenza. Brussig smonta il Bildungsroman, ricomponendolo in chiave ironica. Schulze mostra la crescita di Peter in superficie, non entrando mai davvero in dialogo con il mondo.

Il Bildungsroman nella DDR. "Riflessioni su Christa T." di Christa Wolf, "Eroi come Noi" di Thomas Brussig e "Peter Holtz" di Ingo Schulze

D'ALESSANDRO, ROBERTA
2021/2022

Abstract

Nel periodo della DDR vengono ridefiniti gli assetti storico sociali, attraverso la formazione della nuova società, del nuovo individuo. Nello specifico, si analizzano tre romanzi del periodo – Nachdenken über Christa T. (Riflessioni su Christa T.) di Christa Wolf, Helden Wie Wir (Eroi come noi) di Thomas Brussig e Peter Holtz. Sein glückliches Leben erzählt von ihm selbst (Peter Holtz. Autoritratto di un uomo felice) di Ingo Schulze – i cui protagonisti crescono e attuano il loro processo di sviluppo nel contesto del Socialismo. In questo senso si cerca di definire in che modo la formazione espressa in questi DDR-Romane si avvicini o discosti da quella descritta nei Bildungsromane del Settecento. Si descrive l’origine del termine Bildung, tradotto come “formazione” o “educazione”. Si procede con la definizione del termine, partendo dalla sua concezione mistico-teologica, sino all’acquisizione del suo significato odierno, nel contesto del Nuovo Umanesimo. Successivamente, si descrive in che modo i processi educativi pongono l’attenzione sulla gioventù che, considerata a lungo una fase transitoria, a partire dal Settecento viene apprezzata come fase fondamentale della vita. Essa diventa soggetto principale del Bildungsroman, a partire dal modello del romanzo Wilhelm Meisters Lehrjahre di Goethe. Seguendo l’attenta analisi di Franco Moretti, si definiscono i punti fondamentali del genere. In seguito, si sottolinea come, dopo il XIX secolo, i tentativi di autoaffermazione di protagonisti di alcuni romanzi risultino fallimentari, ascrivendoli al Bildungsroman negativo. Nel secondo capitolo si affrontano i percorsi di crescita e di sviluppo dei personaggi dei tre romanzi oggetto dell’elaborato, i loro modelli educativi e le diverse tipologie di formazione a cui sono stati soggetti. Partendo dalla descrizione delle organizzazioni giovanili durante il periodo del nazionalsocialismo, si descrive come la gioventù diventi rapidamente centrale e suscettibile di ideologizzazione e politicizzazione controllata dall’esterno. In questo senso ne viene descritta una continuità con la Germania socialista. Nei romanzi, qui trattati, di Wolf, Schulze e Brussig, l’armonia e la connessione tra vita privata e pubblica è sostituita da un rapporto conflittuale tra le due parti. Si conclude, quindi, sottolineando come questi romanzi non possano terminare con esito positivo. Infatti, i processi di sviluppo e maturazione appaiono interrotti. Nel Bildungsroman tradizionale ci troviamo di fronte ad un lieto fine, che qui si trasforma, citando Moretti, in un «unhappy ending». La Bildung mancata di Christa T. è causata dalla società: è il mondo che la circonda ad essere inadeguato. Il romanzo di Wolf si discosta dagli altri due, ha un tono più duro e denuncia il fallimento della crescita di Christa T., sottolineando come i suoi obiettivi risultino utopici nel socialismo. Al contrario, la Bildung di Klaus e Peter sfocia nel parodistico. Questi eroi si integrano nel collettivo soltanto in apparenza. Brussig smonta il Bildungsroman, ricomponendolo in chiave ironica. Schulze mostra la crescita di Peter in superficie, non entrando mai davvero in dialogo con il mondo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/79573