Introduction Proximal humeral fractures represent the second most frequent fracture, mainly among postmenopausal women and the elderly, with a high and increasing incidence due to aging population. Reverse total shoulder arthroplasty (RTSA) for this indication has shown satisfactory results, but with still room for improvement, especially as far as it concerns the the surgical management of tuberosities. The purpose of our study is to investigate functional and radiographic clinical results of patients suffering from fractures with three or four proximal humeral fragments treated with RTSA, to evaluate the impact of tuberosities reattaching on the outcomes and whether the Bigliani stem favors the healing of tuberosities Methods We included 34 patients managed with RTSA for fracture surgery with Bigliani stem, implanted from January 2015 to April 2021, with an average follow-up of 42 months, evaluating them both clinically, with physical examination and functional scores, such as Constant Score (CS), Oxforx Shoulder Score (OSS), Subjective Shoulder Value (SSV) and QuickDASH, and radiographically. Results The average age at surgery was approximately 71 years. Tuberosities were reinserted in 24 cases and their healing rate was 83%. The mean values obtained for the functional scores were: CS 64, OSS 39, SSV 71 and QuickDASH 27. There were no significant differences in terms of scores or ROM between reattaching or not tuberosities, nor between groups of patients with tuberosities healed, reabsorbed, or not reattached. There were two statistically significant exceptions: a better external rotation of the arm whilst at the side (ER1) in the group with healed tuberosities and a longer duration of surgery to reattach tuberosities. Discussion Our clinical and functional results are good, except for a fair value of SSV and a low average value of ER1. These may due to the non-specific design for proximal humeral fractures of the Bigliani stem: because of the statistically significant difference in the duration of the surgery reattaching the tuberosities in this stem, a suitable design to accommodate the tuberosities could decrease the duration and complexity of the surgery. Nonetheless, the Bigliani stem resulted in good outcomes and a high and comparable, and sometimes even better, tuberosity healing rate than the average rates for fracture stems and therefore proved to be appropriate for this type of indication as well. Probably, its trabecular metal casing structure promotes the healing rate of tuberosities which, according to the literature, has important advantages. Conclusions The Bigliani stem, despite not having a specific design for fracture, achieved good outcomes, probably favoured by the trabecular metal of the metaphyseal portion, which justify its use also for this indication. Further studies are needed to establish with certainty the superiority of specific stems in RTSA for fracture, which also consider the cost-benefit ratio in terms of duration of the intervention and technical ease and should, in addition, establish a standardized suturing technique to improve comparability of studies.
Introduzione Le fratture dell'omero prossimale rappresentano la seconda frattura per frequenza, principalmente tra le donne in età post menopausale e gli anziani, con un'elevata e crescente incidenza a causa dell'invecchiamento della popolazione. La protesi totale inversa di spalla (RTSA) per questa indicazione ha dimostrato risultati soddisfacenti, ma con ancora diversi margini di miglioramento, soprattutto nella gestione delle tuberosità. Lo scopo del nostro studio è di analizzare i risultati clinico funzionali e radiografici di pazienti affetti da fratture a tre o quattro frammenti di omero prossimale trattati mediante impianto di RTSA, di valutare l’impatto della reinserzione delle tuberosità sugli outcome e se lo stelo Bigliani ne favorisca, o meno, la guarigione. Materiali e metodi Sono stati inclusi 34 pazienti sottoposti ad intervento di RTSA su frattura con stelo Bigliani impiantate da gennaio 2015 ad aprile 2021, con un follow-up medio di 42 mesi, rivalutandoli in ambulatorio sia clinicamente, con esame obiettivo e score funzionali, quali il Constant Score (CS), l’Oxforx Shoulder Score (OSS), il Subjective Shoulder Value (SSV) e il QuickDASH, che radiograficamente. Risultati L’età media all’intervento è stata di 71 anni. Sono state reinserite le tuberosità in 24 casi e il loro tasso di guarigione è stato dell’83%. I valori medi ottenuti per gli scores funzionali sono stati: CS 64, OSS 39, SSV 71 e QuickDASH 27. Non si sono verificate differenze significative in termini di scores né di ROM tra reinserire o meno le tuberosità, nè tra i gruppi di pazienti con le tuberosità guarite, riassorbite o non reinserite. Vi sono state due eccezioni, statisticamente significative: un’extrarotazione ad arto addotto (ER1) migliore nel gruppo con le tuberosità guarite e una maggiore durata dell’intervento quando si procede con la reinserzione. Discussione I nostri risultati clinici e funzionali sono buoni, con l’eccezione di un discreto valore di SSV ed uno scarso valore medio di ER1. Queste limitazioni potrebbero essere spiegate dal design non specifico per le fratture di omero prossimale dello stelo Bigliani: prove crescenti suggeriscono, infatti, una superiorità funzionale degli steli dedicati e, data la significativa maggior durata dell'intervento nel reinserire le tuberosità su questo stelo, un design più adatto ad accoglierle potrebbe diminuire la durata e la complessità dell’intervento. Ciononostante, lo stelo Bigliani ha comportato buoni outcome e un tasso di guarigione delle tuberosità alto e comparabile, se non addirittura migliore, dei tassi medi degli steli dedicati alle fratture e si è dimostrato, quindi, appropriato anche per questo tipo di indicazione. Probabilmente, la sua struttura di rivestimento in metallo trabecolare promuove il tasso di guarigione delle tuberosità che, secondo la letteratura, comporta importanti vantaggi. Conclusioni Lo stelo Bigliani, nonostante non abbia un design specifico per frattura, ha ottenuto buoni outcome, probabilmente favoriti dal metallo trabecolare della porzione metafisaria, che ne giustificano l’utilizzo anche per questa indicazione. Sono necessari studi ulteriori per stabilire in maniera certa la superiorità degli steli specifici per le RTSA su frattura, che tengano conto anche del rapporto costo-beneficio in termini di durata dell’intervento e di facilità tecnica e dovrebbero, inoltre, stabilire una tecnica di sutura delle tuberosità standardizzata per migliorare la confrontabilità
Protesi totale inversa su frattura con stelo omerale "Bigliani": risultati a medio termine
FAVA, VALERIA
2021/2022
Abstract
Introduzione Le fratture dell'omero prossimale rappresentano la seconda frattura per frequenza, principalmente tra le donne in età post menopausale e gli anziani, con un'elevata e crescente incidenza a causa dell'invecchiamento della popolazione. La protesi totale inversa di spalla (RTSA) per questa indicazione ha dimostrato risultati soddisfacenti, ma con ancora diversi margini di miglioramento, soprattutto nella gestione delle tuberosità. Lo scopo del nostro studio è di analizzare i risultati clinico funzionali e radiografici di pazienti affetti da fratture a tre o quattro frammenti di omero prossimale trattati mediante impianto di RTSA, di valutare l’impatto della reinserzione delle tuberosità sugli outcome e se lo stelo Bigliani ne favorisca, o meno, la guarigione. Materiali e metodi Sono stati inclusi 34 pazienti sottoposti ad intervento di RTSA su frattura con stelo Bigliani impiantate da gennaio 2015 ad aprile 2021, con un follow-up medio di 42 mesi, rivalutandoli in ambulatorio sia clinicamente, con esame obiettivo e score funzionali, quali il Constant Score (CS), l’Oxforx Shoulder Score (OSS), il Subjective Shoulder Value (SSV) e il QuickDASH, che radiograficamente. Risultati L’età media all’intervento è stata di 71 anni. Sono state reinserite le tuberosità in 24 casi e il loro tasso di guarigione è stato dell’83%. I valori medi ottenuti per gli scores funzionali sono stati: CS 64, OSS 39, SSV 71 e QuickDASH 27. Non si sono verificate differenze significative in termini di scores né di ROM tra reinserire o meno le tuberosità, nè tra i gruppi di pazienti con le tuberosità guarite, riassorbite o non reinserite. Vi sono state due eccezioni, statisticamente significative: un’extrarotazione ad arto addotto (ER1) migliore nel gruppo con le tuberosità guarite e una maggiore durata dell’intervento quando si procede con la reinserzione. Discussione I nostri risultati clinici e funzionali sono buoni, con l’eccezione di un discreto valore di SSV ed uno scarso valore medio di ER1. Queste limitazioni potrebbero essere spiegate dal design non specifico per le fratture di omero prossimale dello stelo Bigliani: prove crescenti suggeriscono, infatti, una superiorità funzionale degli steli dedicati e, data la significativa maggior durata dell'intervento nel reinserire le tuberosità su questo stelo, un design più adatto ad accoglierle potrebbe diminuire la durata e la complessità dell’intervento. Ciononostante, lo stelo Bigliani ha comportato buoni outcome e un tasso di guarigione delle tuberosità alto e comparabile, se non addirittura migliore, dei tassi medi degli steli dedicati alle fratture e si è dimostrato, quindi, appropriato anche per questo tipo di indicazione. Probabilmente, la sua struttura di rivestimento in metallo trabecolare promuove il tasso di guarigione delle tuberosità che, secondo la letteratura, comporta importanti vantaggi. Conclusioni Lo stelo Bigliani, nonostante non abbia un design specifico per frattura, ha ottenuto buoni outcome, probabilmente favoriti dal metallo trabecolare della porzione metafisaria, che ne giustificano l’utilizzo anche per questa indicazione. Sono necessari studi ulteriori per stabilire in maniera certa la superiorità degli steli specifici per le RTSA su frattura, che tengano conto anche del rapporto costo-beneficio in termini di durata dell’intervento e di facilità tecnica e dovrebbero, inoltre, stabilire una tecnica di sutura delle tuberosità standardizzata per migliorare la confrontabilitàFile | Dimensione | Formato | |
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