Il senso dell’olfatto, tra i cinque sensi, è quello filogeneticamente più antico (viene infatti definito “ancestrale”) ed è deputato a rispondere a molecole caratterizzate da basso peso molecolare ed elevata volatilità, definite odoranti. L’interazione di un odorante con i recettori esposti a livello delle ciglia e del bottone del neurone olfattivo, determina una variazione conformazionale del recettore stesso che induce una forte depolarizzazione e successivamente la generazione di un treno di potenziali d’azione, che si propagano lungo gli assoni olfattivi fino alle sinapsi glomerulari del bulbo olfattivo, dove attivano le cellule mitrali trasmettendo il segnale verso le regioni centrali del sistema nervoso, in particolare il sistema limbico (sede della memoria olfattiva, delle emozioni e degli istinti). La Materia Aromatica è stata oggetto di studio oltre che biofarmaceutico anche nel suo aspetto olfattivo, con particolare attenzione all’evocazione emozionale (coinvolgimento cervello limbico) e sono state in questo senso stabilite precise corrispondenze. Numerosi studi dimostrano come lo stimolo olfattivo, e di conseguenza l’impiego di oli essenziali in termini di inalazione e diffusione, abbia una stretta connessione con le sensazioni più elevate (emozioni). Alla luce di questi studi è parso interessante condurre un’indagine sul territorio volta a verificare la corrispondenza della sensazione evocata con quella attesa. Sono stati scelti gli oli essenziali di Lavanda Vera (Lavandula Angustifolia), Arancio Dolce (Citrus Sinensis) e Menta Piperita (Mentha Piperita), che sono stati utilizzati per l’effettuazione di un test olfattivo su un campione di 140 persone, di età compresa tra i 20 e i 55 anni presso una farmacia territoriale piemontese. Sono stati esclusi soggetti allergici o con alterazioni olfattive e donne in gravidanza o in allattamento. Nel rispetto delle vigenti misure di sicurezza anti COVID-19, il test è stato effettuato utilizzando cartine monouso. La scelta degli oli essenziali da testare, oltre che per la presenza di studi sui quali basarsi, è stata fatta anche rispetto al momento storico che stiamo attraversando che risulta caratterizzato da grande incertezza, che ha determinato casi di grave disagio psicofisico recentemente riconosciuto dall’OMS come “Pandemic fatigue”, che si manifesta con sensazioni riferite di stanchezza mentale, demotivazione, incapacità di concentrazione e difficoltà nel riprendere una normale vita sociale. Nell’80% dei casi i soggetti hanno confermato quanto atteso; in particolare hanno percepito una sensazione di energia e “voglia di fare” in seguito all’inalazione di Citrus Sinensis; di concentrazione e stimolo in seguito all’inalazione di Menta piperita e di calma e rilassamento in seguito all’inalazione di Lavanda vera. L’elevata percentuale di riposte positive in seguito all’inalazione degli oli essenziali e l’elevato indice di gradimento sono un incoraggiamento a proseguire gli studi in tal senso poiché la Materia Aromatica potrebbe essere maggiormente utilizzata come supporto per la gestione delle emozioni. ​

IL RUOLO DELLA MOLECOLA AROMATICA SUL CERVELLO LIMBICO. IL RUOLO DEGLI AROMI NELLA GESTIONE DELLE EMOZIONI ​

SIRAGUSA, SARA
2021/2022

Abstract

Il senso dell’olfatto, tra i cinque sensi, è quello filogeneticamente più antico (viene infatti definito “ancestrale”) ed è deputato a rispondere a molecole caratterizzate da basso peso molecolare ed elevata volatilità, definite odoranti. L’interazione di un odorante con i recettori esposti a livello delle ciglia e del bottone del neurone olfattivo, determina una variazione conformazionale del recettore stesso che induce una forte depolarizzazione e successivamente la generazione di un treno di potenziali d’azione, che si propagano lungo gli assoni olfattivi fino alle sinapsi glomerulari del bulbo olfattivo, dove attivano le cellule mitrali trasmettendo il segnale verso le regioni centrali del sistema nervoso, in particolare il sistema limbico (sede della memoria olfattiva, delle emozioni e degli istinti). La Materia Aromatica è stata oggetto di studio oltre che biofarmaceutico anche nel suo aspetto olfattivo, con particolare attenzione all’evocazione emozionale (coinvolgimento cervello limbico) e sono state in questo senso stabilite precise corrispondenze. Numerosi studi dimostrano come lo stimolo olfattivo, e di conseguenza l’impiego di oli essenziali in termini di inalazione e diffusione, abbia una stretta connessione con le sensazioni più elevate (emozioni). Alla luce di questi studi è parso interessante condurre un’indagine sul territorio volta a verificare la corrispondenza della sensazione evocata con quella attesa. Sono stati scelti gli oli essenziali di Lavanda Vera (Lavandula Angustifolia), Arancio Dolce (Citrus Sinensis) e Menta Piperita (Mentha Piperita), che sono stati utilizzati per l’effettuazione di un test olfattivo su un campione di 140 persone, di età compresa tra i 20 e i 55 anni presso una farmacia territoriale piemontese. Sono stati esclusi soggetti allergici o con alterazioni olfattive e donne in gravidanza o in allattamento. Nel rispetto delle vigenti misure di sicurezza anti COVID-19, il test è stato effettuato utilizzando cartine monouso. La scelta degli oli essenziali da testare, oltre che per la presenza di studi sui quali basarsi, è stata fatta anche rispetto al momento storico che stiamo attraversando che risulta caratterizzato da grande incertezza, che ha determinato casi di grave disagio psicofisico recentemente riconosciuto dall’OMS come “Pandemic fatigue”, che si manifesta con sensazioni riferite di stanchezza mentale, demotivazione, incapacità di concentrazione e difficoltà nel riprendere una normale vita sociale. Nell’80% dei casi i soggetti hanno confermato quanto atteso; in particolare hanno percepito una sensazione di energia e “voglia di fare” in seguito all’inalazione di Citrus Sinensis; di concentrazione e stimolo in seguito all’inalazione di Menta piperita e di calma e rilassamento in seguito all’inalazione di Lavanda vera. L’elevata percentuale di riposte positive in seguito all’inalazione degli oli essenziali e l’elevato indice di gradimento sono un incoraggiamento a proseguire gli studi in tal senso poiché la Materia Aromatica potrebbe essere maggiormente utilizzata come supporto per la gestione delle emozioni. ​
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