La produzione televisiva come modello sociale

In questa trattazione cercherò di analizzare l’utilità e la soddisfazione degli individui nell’agire circoscritto secondo la logica produttiva televisiva sulla base della ragione razionale delle preferenze dell’ambiente sociale produttivo televisivo. Cercherò di dare una risposta a questa domanda in termini sociologici attraverso l’analisi della teoria dell’agire razionale di Max Weber, avvalendomi anche del paradigma sociologico AGIL di Talcott Parsons per cercare di spiegare come la cooperazione dei sistemi sia essenziale per il raggiungimento dello scopo. Dimostreremo che è la realizzazione del prodotto il collante sociale in questo micro universo: è l’azione al raggiungimento di scopo a creare le relazioni sociali e non viceversa. Passeremo brevemente attraverso la sociologia militare, per definire quali similitudini presentano i due ambienti e quanto la leadership sia essenziale affinché tutto funzioni all’interno del gruppo. Avvalendoci del concetto di razionalità limitata di spiegheremo come, in un ambiente sociale fortemente frammentato, composto da individui diversi per estrazione sociale, credenze, competenze e ambizioni, la macchina produttiva televisiva sia immediatamente operativa.