Study design: compilation thesis Objectives: to define the effectiveness of physiotherapy treatment in the management of primary dysmenorrhea. Background: primary dysmenorrhea is a clinical condition of cramp-like menstrual pain in the absence of recognizable organic pathology, which distinguishes this form from the secondary dysmenorrhoeic one. It represents a common clinical picture especially among young adolescent women which usually appears with the establishment of ovulatory menstrual cycles. The symptoms, which are often debilitating, can precede the menstrual flow by a few hours or arise simultaneously at the beginning of it and they usually resolve in a spontaneous way within 48-72 hours. They are mainly characterized by cramping pain in the midline of the lower abdomen or pelvis, with possible irradiation to the lumbar region or to the thighs, which may be associated with systematic symptoms (nausea, vomiting, fatigue, headache, general malaise, insomnia). The underlining causes of primary dysmenorrhea are still unclear and they have been the subject of many hypotheses during time, up to the more recent theory of prostaglandins. According to the latter, these substances lead to an increase in uterine contractility and vasoconstriction which result in ischemia, which in turn leads to a lowering of the pain threshold and the consequent perception of pain. Currently, the available treatments to manage primary dysmenorrhea are divided into therapies of proven efficacy, consisting of pharmacological and rarely surgical treatments, and potential efficacy, including the physiotherapeutic and alternative approaches (such as yoga and acupuncture). Materials and methods: a search was carried out in the main online databases (PubMed, Cochrane, PEDro, Embase) which led to the selection of twelve studies relating to different types of physiotherapy treatment (physical exercise, TENS, manual therapy, taping and thermotherapy), characterized by high methodological quality (score greater or equal to six on the PEDro scale). Studies involving women of reproductive age suffering from exclusively primary dysmenorrhea were included. With the exception of these aspects, no precise criteria for inclusion or exclusion have been indicated. Results: twelve RCT studies were included, which analysed the effectiveness of physiotherapy treatment, compared to placebo or another therapy, on symptoms related to primary dysmenorrhea. Conclusions: it is possible to state that physiotherapy treatment leads to significant improvements in primary dysmenorrhea, representing a potential effective complementary intervention to drug therapy or a possible substitute for it in case of contraindications to taking drugs in dysmenorrhoeic women. Further more in-depth research on the subject is needed to bring greater clarity and overcome the limitations currently present in the literature regarding dysmenorrhea.
Disegno dello studio: tesi compilativa. Obiettivi: definire l’efficacia del trattamento fisioterapico nella gestione della dismenorrea primaria. Background: la dismenorrea primaria è una condizione clinica di dolore mestruale a carattere crampiforme in assenza di patologia organica riconoscibile, elemento che distingue questa forma da quella dismenorroica secondaria. Rappresenta un quadro clinico comune specialmente tra le giovani donne in età adolescenziale che solitamente accompagna l’instaurazione di cicli mestruali a carattere ovulatorio. La sintomatologia, spesso debilitante, può precedere di alcune ore il flusso mestruale o insorgere contemporaneamente all’inizio di esso e di solito si risolve spontaneamente entro 48-72 ore. Essa è caratterizzata principalmente da dolore crampiforme sulla linea mediana di basso addome o pelvi, il quale può irradiarsi a livello lombare o alle cosce, a cui possono associarsi sintomi sistemici (nausea, vomito, fatigue, cefalea, malessere generale, insonnia). Le cause alla base della dismenorrea primaria sono tuttora poco chiare e sono state al centro di numerose ipotesi formulate nel corso del tempo, fino ad arrivare alla più recente teoria delle prostaglandine. Secondo quest’ultima, queste sostanze comportano aumento della contrattilità uterina e vasocostrizione che risultano in ischemia, la quale porta a un abbassamento della soglia dolorifica e alla conseguente percezione di dolore. Attualmente i trattamenti disponibili per gestire la dismenorrea primaria si distinguono in terapie di efficacia comprovata, di tipo farmacologico e raramente chirurgico, e potenziale, che comprende l’approccio fisioterapico e quello alternativo (yoga e agopuntura). Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca nelle principali banche dati online (PubMed, Cochrane, PEDro, Embase) che ha portato alla selezione di dodici studi relativi a diverse tipologie di trattamento fisioterapico (esercizio fisico, TENS, terapia manuale, taping e termoterapia) e caratterizzati da alta qualità metodologica (punteggio maggiore o uguale a sei sulla scala PEDro). Sono stati inclusi studi relativi a donne in età riproduttiva che soffrissero di dismenorrea esclusivamente primaria; ad eccezione di questi aspetti, non sono stati indicati precisi criteri di inclusione o esclusione. Risultati: sono stati inclusi dodici studi RCT che analizzavano l’efficacia del trattamento fisioterapico, comparato a placebo o ad un’altra terapia, sulla sintomatologia correlata alla dismenorrea primaria. Conclusioni: è possibile affermare che il trattamento fisioterapico conduca a miglioramenti significativi a livello di dismenorrea primaria, rappresentando un potenziale intervento efficace complementare alla terapia farmacologica o un possibile sostituto di essa in caso di controindicazione all’assunzione di farmaci in donne dismenorroiche. Sono necessarie ulteriori ricerche maggiormente approfondite in materia per portare maggiore chiarezza e superare i limiti attualmente riscontrati in letteratura relativamente alla dismenorrea.
L’approccio fisioterapico alla dismenorrea primaria: evidenze sugli orizzonti terapeutici
ABÀ, CECILIA
2020/2021
Abstract
Disegno dello studio: tesi compilativa. Obiettivi: definire l’efficacia del trattamento fisioterapico nella gestione della dismenorrea primaria. Background: la dismenorrea primaria è una condizione clinica di dolore mestruale a carattere crampiforme in assenza di patologia organica riconoscibile, elemento che distingue questa forma da quella dismenorroica secondaria. Rappresenta un quadro clinico comune specialmente tra le giovani donne in età adolescenziale che solitamente accompagna l’instaurazione di cicli mestruali a carattere ovulatorio. La sintomatologia, spesso debilitante, può precedere di alcune ore il flusso mestruale o insorgere contemporaneamente all’inizio di esso e di solito si risolve spontaneamente entro 48-72 ore. Essa è caratterizzata principalmente da dolore crampiforme sulla linea mediana di basso addome o pelvi, il quale può irradiarsi a livello lombare o alle cosce, a cui possono associarsi sintomi sistemici (nausea, vomito, fatigue, cefalea, malessere generale, insonnia). Le cause alla base della dismenorrea primaria sono tuttora poco chiare e sono state al centro di numerose ipotesi formulate nel corso del tempo, fino ad arrivare alla più recente teoria delle prostaglandine. Secondo quest’ultima, queste sostanze comportano aumento della contrattilità uterina e vasocostrizione che risultano in ischemia, la quale porta a un abbassamento della soglia dolorifica e alla conseguente percezione di dolore. Attualmente i trattamenti disponibili per gestire la dismenorrea primaria si distinguono in terapie di efficacia comprovata, di tipo farmacologico e raramente chirurgico, e potenziale, che comprende l’approccio fisioterapico e quello alternativo (yoga e agopuntura). Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca nelle principali banche dati online (PubMed, Cochrane, PEDro, Embase) che ha portato alla selezione di dodici studi relativi a diverse tipologie di trattamento fisioterapico (esercizio fisico, TENS, terapia manuale, taping e termoterapia) e caratterizzati da alta qualità metodologica (punteggio maggiore o uguale a sei sulla scala PEDro). Sono stati inclusi studi relativi a donne in età riproduttiva che soffrissero di dismenorrea esclusivamente primaria; ad eccezione di questi aspetti, non sono stati indicati precisi criteri di inclusione o esclusione. Risultati: sono stati inclusi dodici studi RCT che analizzavano l’efficacia del trattamento fisioterapico, comparato a placebo o ad un’altra terapia, sulla sintomatologia correlata alla dismenorrea primaria. Conclusioni: è possibile affermare che il trattamento fisioterapico conduca a miglioramenti significativi a livello di dismenorrea primaria, rappresentando un potenziale intervento efficace complementare alla terapia farmacologica o un possibile sostituto di essa in caso di controindicazione all’assunzione di farmaci in donne dismenorroiche. Sono necessarie ulteriori ricerche maggiormente approfondite in materia per portare maggiore chiarezza e superare i limiti attualmente riscontrati in letteratura relativamente alla dismenorrea.File | Dimensione | Formato | |
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