Le narrazioni sull’Africa sono spesso condite di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di condizionare il nostro modo di guardare a questo vastissimo continente: un territorio ricco di differenze quanto di risorse e che appare determinato a conquistare il proprio futuro attraverso una vera e propria rivoluzione digitale, fondamentale anche per l’accesso alle energie rinnovabili. Oggi in Africa si assiste ad una vera e propria esplosione di nuove startup ad alto potenziale tecnologico. Queste società sono nate come un'idea. Un'idea concepita da audaci visionari che hanno riconosciuto e perseguito il potenziale che vedevano. Sembra che il continente non sia a corto di questi pensatori, poiché le nuove imprese emergono costantemente, con l’obiettivo di rendere gli affari e la vita quotidiana più facili per milioni di cittadini in tutto il continente. L’opportunità per la startup africana non è legata tanto ad un avanzamento tecnologico, quanto alla ricerca della migliore soluzione per risolvere un determinato problema. La tecnologia funge quindi da fattore abilitante per lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi o per innovare modelli di business tradizionali. La tecnologia delle startup nel contesto africano “vince” quando nasce per rispondere a bisogni tipici del contesto locale, per lo più in ambito sanitario e nell’agricoltura. Gli innovatori africani di successo non sono affatto dei sognatori a occhi aperti, ma sono più consapevoli di chiunque altro degli ostacoli ai quali vanno incontro e la resilienza è parte integrante dei loro modelli d’impresa. L’amministratore delegato della Dufil, Deepak Singhal, il più grande produttore africano di noodles istantanei, dice che ci vuole un “coraggio da leoni” per avere successo in un mercato come l’Africa. Considerando che il mondo è diventato più volatile – in politica, nei mercati, nel commercio e perfino nel clima – le aziende innovative di tutto il mondo farebbero bene a prendere in considerazione questi modelli di impresa. L’enorme potenziale e i traguardi raggiunti in Africa mettono in questione la linea di pensiero per cui tecnologie e modelli di business all’avanguardia sono un’esclusiva dei Paesi ad alto reddito. Queste Startup africane non sono casi isolati e giocheranno un ruolo importante nella transizione verso l’Industria 4.0. Con una presenza crescente dei settori pubblici e privati locali e l’accesso a network di mentori e investitori internazionali, nei prossimi anni il continente africano sarà sulla strada per diventare un punto di riferimento per il “social tech”.
Modelli di innovazione in Africa, dai casi pratici ai possibili sviluppi futuri
OLIVERO, EMANUELE
2020/2021
Abstract
Le narrazioni sull’Africa sono spesso condite di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di condizionare il nostro modo di guardare a questo vastissimo continente: un territorio ricco di differenze quanto di risorse e che appare determinato a conquistare il proprio futuro attraverso una vera e propria rivoluzione digitale, fondamentale anche per l’accesso alle energie rinnovabili. Oggi in Africa si assiste ad una vera e propria esplosione di nuove startup ad alto potenziale tecnologico. Queste società sono nate come un'idea. Un'idea concepita da audaci visionari che hanno riconosciuto e perseguito il potenziale che vedevano. Sembra che il continente non sia a corto di questi pensatori, poiché le nuove imprese emergono costantemente, con l’obiettivo di rendere gli affari e la vita quotidiana più facili per milioni di cittadini in tutto il continente. L’opportunità per la startup africana non è legata tanto ad un avanzamento tecnologico, quanto alla ricerca della migliore soluzione per risolvere un determinato problema. La tecnologia funge quindi da fattore abilitante per lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi o per innovare modelli di business tradizionali. La tecnologia delle startup nel contesto africano “vince” quando nasce per rispondere a bisogni tipici del contesto locale, per lo più in ambito sanitario e nell’agricoltura. Gli innovatori africani di successo non sono affatto dei sognatori a occhi aperti, ma sono più consapevoli di chiunque altro degli ostacoli ai quali vanno incontro e la resilienza è parte integrante dei loro modelli d’impresa. L’amministratore delegato della Dufil, Deepak Singhal, il più grande produttore africano di noodles istantanei, dice che ci vuole un “coraggio da leoni” per avere successo in un mercato come l’Africa. Considerando che il mondo è diventato più volatile – in politica, nei mercati, nel commercio e perfino nel clima – le aziende innovative di tutto il mondo farebbero bene a prendere in considerazione questi modelli di impresa. L’enorme potenziale e i traguardi raggiunti in Africa mettono in questione la linea di pensiero per cui tecnologie e modelli di business all’avanguardia sono un’esclusiva dei Paesi ad alto reddito. Queste Startup africane non sono casi isolati e giocheranno un ruolo importante nella transizione verso l’Industria 4.0. Con una presenza crescente dei settori pubblici e privati locali e l’accesso a network di mentori e investitori internazionali, nei prossimi anni il continente africano sarà sulla strada per diventare un punto di riferimento per il “social tech”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/79324