Sviluppo sostenibile: teorie ed approcci della questione ambientale, analisi dell’Unione Europea nella cooperazione internazionale

Il presente lavoro di tesi tratta principalmente la tematica di ambientalismo e di lotta ai cambiamenti climatici, esaminata come driver, modalità e finalità di politiche e agende di sviluppo. Per spiegare questa connessione, si è tenuto conto della materia forse più esemplificativa in questo contesto: la cooperazione internazionale, vista da una prospettiva prettamente europea. L’obiettivo infatti di questo studio è capire in quale misura e tramite quali criteri sia incluso l’ambiente nei programmi di sviluppo, con un focus specifico sull’Unione Europea, tracciando dapprima una possibile evoluzione della tematica, per mezzo di idee, teorie ed approcci in merito, e secondariamente sul piano organizzativo e di mero planning, attraverso l’analisi di alcuni documenti: l’accento è posto in misura maggiore sulla pianificazione e se e come venga inserita la “cellula ambiente” nei progetti di cooperazione, e non tanto sulle operazioni ed interventi allo sviluppo veri e propri, sebbene vengano menzionati al fine di supportare e avvalorare la tesi qui posta. L’analisi quindi non è sul risultato, ma sull’ideazione. Nello specifico, per analizzare questi topic, e rendere il lavoro consistente, è parso utile prendere in esame un attore particolarmente competente come summenzionato, sia per quanto riguarda pratiche “green”, sia in riferimento alla cooperazione, dal momento che è il primo attore donatore di aiuti allo sviluppo a livello internazionale: l’Unione Europea. Grazie soprattutto all’impegno della Commissione che funge da organo propulsore delle politiche competenti all’UE, sono stati creati alcuni strumenti utili alla promozione dei due macrotemi, qui centrali per l’azione esterna europea. Le molteplici responsabilità assunte si osservano infatti in dimostrazioni teoriche e pratiche, come rappresentano il Green Deal, il Nuovo Consenso europeo di Sviluppo, i piani strategici delle Direzioni Generali, o iniziative come l’NDICI e il GCCA+, strumenti appositi di cooperazione internazionale.