La mastite è la malattia infiammatoria più comune nelle bovine da latte e anche la principale responsabile di importanti perdite economiche e dell’uso massivo di molecole antimicrobiche negli allevamenti da latte. La conferma di mastite viene normalmente ottenuta mediante conta delle cellule somatiche (SCC) (Rivas et al., 2001; Gunasekera et al., 2003; Middleton et al., 2004; Winter, 2010; Jashari et al., 2016; Kaskous, 2021; Tanni et al., 2021), tuttavia non andrebbe dimenticato che fino al 30% della mandria presenta una mastite subclinica nell’arco di un anno (Hogeveen et al., 2019), pertanto emettere corretta diagnosi di mastite subclinica precocemente può consentire di evitare gravi perdite economiche, oltre che migliorare la qualità del latte e il benessere degli animali. Negli ultimi anni alcuni studi hanno descritto il potenziale impiego della conta differenziale delle cellule somatiche (DSCC) nell’identificazione precoce della mastite (Rivas et al., 2001; Koess e Hamann, 2008; Galli e Ratto, 2022). Scopo del presente studio è stato verificare la capacità di identificazione delle differenti popolazioni cellulari presenti nel latte mastitico mediante contatore automatico Vetscan DC-Q Milk Analyzer prodotto da Zoetis, nonché mediante Fossomatic™ FC rispetto ad un GOLD standard di riferimento, ovvero la citofluorimetria. A tale scopo sono stati raccolti e processati 72 campioni di latte, ottenuti dai singoli quarti mammari di 18 bovine selezionate in maniera casuale all’interno della stessa azienda con SCC variabile da <200.000 cellule/mL a >400.000 cellule/mL. I campioni, dopo opportuna preparazione, sono stati sopposti a DSCC tramite citofluorimetria e, in parallelo, attraverso gli strumenticontatori automatici Vetscan DC-Q Milk Analyzer e Fossomatic™ FC. Lo studio ha permesso di dimostrare che nessuno dei due contatori automatici può essere considerato affidabile per la DSCC poiché i risultati ottenuti con i tre metodi non correlano (r <+1 in tutti i casi). Infatti, entrambi i contatori automatici sovrastimano i macrofagi e sottostimano i neutrofili e linfociti rispetto alla citofluorimetria. Sottostimare i neutrofili presenta alcune criticità soprattutto se si vogliono identificare le mastiti subcliniche. La correlazione tra i metodi proposti è sicuramente da approfondire; magari mediante impiego di un GOLD standard, quale l’osservazione al microscopio ottico, che a differenza della citofluorimetria non venga influenzato dalla complessità della matrice latte.

Conta differenziale delle cellule somatiche per la diagnosi della mastite subclinica

BIANCHI, SARA
2021/2022

Abstract

La mastite è la malattia infiammatoria più comune nelle bovine da latte e anche la principale responsabile di importanti perdite economiche e dell’uso massivo di molecole antimicrobiche negli allevamenti da latte. La conferma di mastite viene normalmente ottenuta mediante conta delle cellule somatiche (SCC) (Rivas et al., 2001; Gunasekera et al., 2003; Middleton et al., 2004; Winter, 2010; Jashari et al., 2016; Kaskous, 2021; Tanni et al., 2021), tuttavia non andrebbe dimenticato che fino al 30% della mandria presenta una mastite subclinica nell’arco di un anno (Hogeveen et al., 2019), pertanto emettere corretta diagnosi di mastite subclinica precocemente può consentire di evitare gravi perdite economiche, oltre che migliorare la qualità del latte e il benessere degli animali. Negli ultimi anni alcuni studi hanno descritto il potenziale impiego della conta differenziale delle cellule somatiche (DSCC) nell’identificazione precoce della mastite (Rivas et al., 2001; Koess e Hamann, 2008; Galli e Ratto, 2022). Scopo del presente studio è stato verificare la capacità di identificazione delle differenti popolazioni cellulari presenti nel latte mastitico mediante contatore automatico Vetscan DC-Q Milk Analyzer prodotto da Zoetis, nonché mediante Fossomatic™ FC rispetto ad un GOLD standard di riferimento, ovvero la citofluorimetria. A tale scopo sono stati raccolti e processati 72 campioni di latte, ottenuti dai singoli quarti mammari di 18 bovine selezionate in maniera casuale all’interno della stessa azienda con SCC variabile da <200.000 cellule/mL a >400.000 cellule/mL. I campioni, dopo opportuna preparazione, sono stati sopposti a DSCC tramite citofluorimetria e, in parallelo, attraverso gli strumenticontatori automatici Vetscan DC-Q Milk Analyzer e Fossomatic™ FC. Lo studio ha permesso di dimostrare che nessuno dei due contatori automatici può essere considerato affidabile per la DSCC poiché i risultati ottenuti con i tre metodi non correlano (r <+1 in tutti i casi). Infatti, entrambi i contatori automatici sovrastimano i macrofagi e sottostimano i neutrofili e linfociti rispetto alla citofluorimetria. Sottostimare i neutrofili presenta alcune criticità soprattutto se si vogliono identificare le mastiti subcliniche. La correlazione tra i metodi proposti è sicuramente da approfondire; magari mediante impiego di un GOLD standard, quale l’osservazione al microscopio ottico, che a differenza della citofluorimetria non venga influenzato dalla complessità della matrice latte.
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