Con l’arrivo delle nuove tecnologie e di piattaforme di comunicazione online, il modo di dialogare e trasmettere dei messaggi è cambiato. La trasmissione di contenuti e di idee è diventato un processo veloce e diretto, che va coinvolgere un numero elevatissimo di destinatari, i quali spesso sono immersi in un “infosfera” difficile da comprendere, da studiare e da gestire. Lo stesso succede a chi produce contenuti che ha dovuto aggiornare i metodi e gli strumenti comunicativi per stare al passo con il progresso tecnologico. Mezzi di comunicazione come tv, radio, giornali hanno dovuto integrarsi con blog e piattaforme social come Twitter, Instagram, Facebook che hanno permesso una maggiore partecipazione e personalizzazione dei contenuti a cui si è soggetti. Anche la politica ha dovuto cambiare il suo modo di comunicare, non più legato a giornali di partito o talk show televisivi, ma anche a profili social, con i quali si cerca di accrescere i propri numeri di seguaci e quindi una maggiore partecipazione politica e adesione alle idee di partito, i nuovi elettori spesso passano dai Social Network. Questo elaborato, perciò, si interroga su come la comunicazione politica è cambiata nel tempo, dagli inizi del dopoguerra ai giorni nostri, analizzando in particolare l’ultima fase, quella della mediatizzazione e quindi l’arrivo dei new media nella scena comunicativa, andando a vedere quali sono le nuove tecniche e obbiettivi che si cercano di raggiungere. Infine, è analizzato l’esempio comunicativo di Donald Trump attraverso l’uso di Twitter, che lo ha portato al ban permanente del profilo, analizzando il fenomeno della censura che può avvenire su internet e quali siano i limiti e confini dei contenuti pubblicabili anche da personaggi importanti e potenti.
La comunicazione politica attraverso i Social Network: libertà e limiti.
NUGARA, ANDREA
2021/2022
Abstract
Con l’arrivo delle nuove tecnologie e di piattaforme di comunicazione online, il modo di dialogare e trasmettere dei messaggi è cambiato. La trasmissione di contenuti e di idee è diventato un processo veloce e diretto, che va coinvolgere un numero elevatissimo di destinatari, i quali spesso sono immersi in un “infosfera” difficile da comprendere, da studiare e da gestire. Lo stesso succede a chi produce contenuti che ha dovuto aggiornare i metodi e gli strumenti comunicativi per stare al passo con il progresso tecnologico. Mezzi di comunicazione come tv, radio, giornali hanno dovuto integrarsi con blog e piattaforme social come Twitter, Instagram, Facebook che hanno permesso una maggiore partecipazione e personalizzazione dei contenuti a cui si è soggetti. Anche la politica ha dovuto cambiare il suo modo di comunicare, non più legato a giornali di partito o talk show televisivi, ma anche a profili social, con i quali si cerca di accrescere i propri numeri di seguaci e quindi una maggiore partecipazione politica e adesione alle idee di partito, i nuovi elettori spesso passano dai Social Network. Questo elaborato, perciò, si interroga su come la comunicazione politica è cambiata nel tempo, dagli inizi del dopoguerra ai giorni nostri, analizzando in particolare l’ultima fase, quella della mediatizzazione e quindi l’arrivo dei new media nella scena comunicativa, andando a vedere quali sono le nuove tecniche e obbiettivi che si cercano di raggiungere. Infine, è analizzato l’esempio comunicativo di Donald Trump attraverso l’uso di Twitter, che lo ha portato al ban permanente del profilo, analizzando il fenomeno della censura che può avvenire su internet e quali siano i limiti e confini dei contenuti pubblicabili anche da personaggi importanti e potenti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
920408_tesi_nugara_finale.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
672.19 kB
Formato
Adobe PDF
|
672.19 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/79239