Con il termine baby food ci riferiamo ai prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione specifica che risponde, in particolare, alle esigenze dei lattanti (bambini di meno di 12 mesi di età) e dei bambini (bambini di età compresa tra 1 e 3 anni) in buona salute e sono destinati ai lattanti nel periodo di svezzamento e ai bambini per completarne la dieta e per abituarli gradualmente ad un'alimentazione normale. L’obbiettivo della ricerca è stato quello di rilevare all’interno di matrici alimentari provenienti dal processo di produzione dei baby food (materia prima, prodotti intermedi e prodotto finale) la possibile presenza di cinque microrganismi patogeni (Clostridium perfringens, Bacillus cereus, Staphylococcus aureus, Salmonella spp. e Listeria monocytogenes). L’approccio utilizzato durante questo studio è basato sui metodi coltura-dipendenti e consiste nella ricerca dei microrganismi mediante l’ausilio di terreni selettivi e cromogeni. Durante le analisi è stato isolato un gran numero di microrganismi presenti all’interno delle diverse matrici alimentari, non tutti però sono patogeni, e spesso non causano alcun problema alla salute del consumatore. Quindi, basandoci sulle caratteristiche morfologiche dell’isolato (cresciuto su terreni specifici) sono state identificate tutte le colonie con caratteristiche specifiche. Questo processo ha permesso di identificare tutta una serie di campioni in cui si suppone ci sia la presenza di agenti patogeni. Con uno studio più approfondito e le successive analisi genetiche sarà possibile confermare se all’interno di un determinato campione c’è l’effettiva presenza di un microrganismo patogeno.
ANALISI MICROBIOLOGICA PER LA RICERCA DI MICRORGANISMI PATOGENI IN ALIMENTI PER L’INFANZIA
SMOQUINA, LUCA
2020/2021
Abstract
Con il termine baby food ci riferiamo ai prodotti alimentari destinati ad un'alimentazione specifica che risponde, in particolare, alle esigenze dei lattanti (bambini di meno di 12 mesi di età) e dei bambini (bambini di età compresa tra 1 e 3 anni) in buona salute e sono destinati ai lattanti nel periodo di svezzamento e ai bambini per completarne la dieta e per abituarli gradualmente ad un'alimentazione normale. L’obbiettivo della ricerca è stato quello di rilevare all’interno di matrici alimentari provenienti dal processo di produzione dei baby food (materia prima, prodotti intermedi e prodotto finale) la possibile presenza di cinque microrganismi patogeni (Clostridium perfringens, Bacillus cereus, Staphylococcus aureus, Salmonella spp. e Listeria monocytogenes). L’approccio utilizzato durante questo studio è basato sui metodi coltura-dipendenti e consiste nella ricerca dei microrganismi mediante l’ausilio di terreni selettivi e cromogeni. Durante le analisi è stato isolato un gran numero di microrganismi presenti all’interno delle diverse matrici alimentari, non tutti però sono patogeni, e spesso non causano alcun problema alla salute del consumatore. Quindi, basandoci sulle caratteristiche morfologiche dell’isolato (cresciuto su terreni specifici) sono state identificate tutte le colonie con caratteristiche specifiche. Questo processo ha permesso di identificare tutta una serie di campioni in cui si suppone ci sia la presenza di agenti patogeni. Con uno studio più approfondito e le successive analisi genetiche sarà possibile confermare se all’interno di un determinato campione c’è l’effettiva presenza di un microrganismo patogeno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/79202