essiccazione lenta dei cereali

The argument of the thesis focuses on the slow drying of cereals, which consists in bringing to a humidity of 13/14% those cereals that naturally would not be able to reach a percentage such as to guarantee excellent conservation. The process consists in mechanically ventilating the grain mass using air at room temperature or slightly heated, in order to also reduce its humidity. The components of the entire system are very simple and are as follows: a common cylindrical silos to which certain modifications are made, a centrifugal fan, a low-power burner and finally an electronic control system (necessary for the automation of the process) . This drying strategy reserves many advantages due to the static nature of the grain, allows to maintain a high integrity of the grain, to considerably reduce the dust and to be able to store the grain inside the same silos in which the drying process takes place. As regards the case studies, three articles were analyzed. The first written by Diego de la Torre and Riccardo Bartosik (2013), compares four slow drying strategies to evaluate which is the most efficient, inserting them in ten locations in Argentina, peculiar for the production of corn. The discrimination between the strategies taken into consideration was given by the combination of the use of fan and burner. As regards the second article, written by Bartosik and Maier (2004), the comparison of three slow drying strategies was made in order to determine which was the one with the lowest overall final cost, in areas with different climatic characteristics ; comparing the total energy consumption, drying time and dry matter loss (deterioration of the grain and over-drying), everything was quantified monetarily by considering an average of the price of the energy sources used and the price of corn over various years. In the third and last article analyzed, written by Bartosik , de la Torre, Gaston and Abalone (2014), the consumption of a high temperature and continuous cycle dryer was analyzed based on different climatic conditions, paying attention to which phenomena atmospheric agents had a greater influence on the final energy balance. The purpose of this study was to evaluate the slow drying method, comparing it with the high temperature one, highlighting the strengths and weaknesses of the entire process.

L’argomento della tesi verte sull’essiccazione lenta dei cereali, che consiste nel portare ad un umidità del 13/14% quei cereali che naturalmente non riuscirebbero a raggiungere una percentuale tale da garantirne un’ottima conservazione. Il processo consiste nel ventilare meccanicamente la massa di granella utilizzando aria a temperatura ambiente oppure leggermente riscaldata, al fine di ridurne anche l’umidità. La componentistica dell’intero sistema è molto semplice ed è la seguente: un comune silo cilindrico a cui vengono apportate determinate modifiche, un ventilatore centrifugo, un bruciatore a bassa potenza ed infine un sistema di controllo elettronico (necessario per l’automazione del processo). Questa strategia di essiccazione riserva molteplici vantaggi dovuti alla staticità della granella, consente di mantenere un’elevata integrità della granella, di ridurre notevolmente la polvere e di poter stoccare il cereale all’interno dello stesso silo in cui avviene il processo di essiccazione. Per quanto riguarda i casi studio sono stati analizzati tre articoli. Il primo scritto da Diego de la Torre e Riccardo Bartosik (2013), compara quattro strategie di essiccazione lenta per valutare quale sia la più efficiente, inserendole in dieci località dell’argentina, peculiari per la produzione di mais. La discriminazione tra le strategie prese in esame è stata data dalla combinazione dell’utilizzo di ventilatore e bruciatore. Per quanto riguarda il secondo articolo, scritto da Bartosik e Maier (2004), la comparazione di tre strategie di essiccazione lenta è stata fatta al fine di determinare quale fosse quella con il minor costo complessivo finale, in areali con diverse caratteristiche climatiche; comparando consumo totale di energia, tempo di essiccazione e perdita di sostanza secca (deterioramento della granella e sovra essiccazione), il tutto è stato quantificato monetariamente considerando una media del prezzo delle fonti energetiche utilizzate e del prezzo del mais in vari anni. Nel terzo ed ultimo articolo preso in analisi, scritto da Bartosik, de la Torre, Gaston e Abalone (2014), è stato analizzato il consumo di un essiccatoio ad alta temperatura e a ciclo continuo in base a differenti condizioni climatiche, prestando attenzione a quali fenomeni atmosferici influissero maggiormente sul bilancio energetico finale. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il metodo di essiccazione lenta, comparandolo con quello ad alta temperatura, evidenziandone pregi e difetti dell’intero processo.