Si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà all’incirca i 9 miliardi di individui entro il 2050 e ciò porterà a un aumento della domanda di proteine di origine animale. L’intensificazione delle pratiche agricole sfruttate tutt’oggi per soddisfare questa futura domanda non è qualcosa di praticabile in quanto gli allevamenti di oggi hanno un forte impatto sull’ambiente. Quindi molti studiosi, cercando fonti proteiche alternative e più sostenibili, propongono come possibile soluzione l’uso degli insetti in quanto essi non solo rappresentano una valida fonte di proteine di elevata qualità, ma possiedono anche un’impronta ecologica nettamente inferiore rispetto ai tradizionali animali da allevamento. Il consumo di insetti non sarebbe neanche una pratica nuova per l’essere umano dato che, non solo in passato, ma anche tutt’oggi esistono diverse culture che praticano l’entomofagia come, ad esempio, quelle nel sud-est asiatico e nel Pacifico, nell'Africa sub-sahariana e in America Latina. La neofobia e il disgusto sono due grandi ostacoli che impediscono l’integrazione dei prodotti a base d’insetto nell’alimentazione dei consumatori occidentali, ma, aumentando la famigliarità con il prodotto, migliorando le sue caratteristiche sensoriali e modificando gli atteggiamenti impliciti che le persone hanno nei confronti degli insetti, si riuscirebbe a superare questi ostacoli. Nella presente relazione finale, vengono analizzate diverse categorie di consumatori che potrebbero consumare e integrare nella propria dieta alimenti a base di insetto. I primi sono i bambini i quali, oltre ad essere più curiosi e per questo più propensi a mutare le proprie abitudini alimentari, sono inseriti in un ambiente sociale che permette loro di avere la possibilità di scoprire nuovi cibi e sapori. La seconda tipologia di consumatori è data invece da coloro che appartengono a quelle culture che praticano o hanno praticato l’entomofagia, ma che, a causa della globalizzazione, hanno perso o ridotto notevolmente questa abitudine, come per esempio può avvenire in Cina. I terzi, ed ultimi, consumatori indagati sono invece coloro che attuano le proprie scelte alimentari anche in base al loro impatto ambientale. Viene quindi, infine, delineato il profilo del consumatore tipo più propenso ad adottare gli insetti come nuova fonte proteica nella propria dieta.
Accettabilità degli insetti come Novel food da parte di diverse categorie di consumatori
BERTOLAZZI, MICHELE
2020/2021
Abstract
Si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà all’incirca i 9 miliardi di individui entro il 2050 e ciò porterà a un aumento della domanda di proteine di origine animale. L’intensificazione delle pratiche agricole sfruttate tutt’oggi per soddisfare questa futura domanda non è qualcosa di praticabile in quanto gli allevamenti di oggi hanno un forte impatto sull’ambiente. Quindi molti studiosi, cercando fonti proteiche alternative e più sostenibili, propongono come possibile soluzione l’uso degli insetti in quanto essi non solo rappresentano una valida fonte di proteine di elevata qualità, ma possiedono anche un’impronta ecologica nettamente inferiore rispetto ai tradizionali animali da allevamento. Il consumo di insetti non sarebbe neanche una pratica nuova per l’essere umano dato che, non solo in passato, ma anche tutt’oggi esistono diverse culture che praticano l’entomofagia come, ad esempio, quelle nel sud-est asiatico e nel Pacifico, nell'Africa sub-sahariana e in America Latina. La neofobia e il disgusto sono due grandi ostacoli che impediscono l’integrazione dei prodotti a base d’insetto nell’alimentazione dei consumatori occidentali, ma, aumentando la famigliarità con il prodotto, migliorando le sue caratteristiche sensoriali e modificando gli atteggiamenti impliciti che le persone hanno nei confronti degli insetti, si riuscirebbe a superare questi ostacoli. Nella presente relazione finale, vengono analizzate diverse categorie di consumatori che potrebbero consumare e integrare nella propria dieta alimenti a base di insetto. I primi sono i bambini i quali, oltre ad essere più curiosi e per questo più propensi a mutare le proprie abitudini alimentari, sono inseriti in un ambiente sociale che permette loro di avere la possibilità di scoprire nuovi cibi e sapori. La seconda tipologia di consumatori è data invece da coloro che appartengono a quelle culture che praticano o hanno praticato l’entomofagia, ma che, a causa della globalizzazione, hanno perso o ridotto notevolmente questa abitudine, come per esempio può avvenire in Cina. I terzi, ed ultimi, consumatori indagati sono invece coloro che attuano le proprie scelte alimentari anche in base al loro impatto ambientale. Viene quindi, infine, delineato il profilo del consumatore tipo più propenso ad adottare gli insetti come nuova fonte proteica nella propria dieta.File | Dimensione | Formato | |
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