The loss of biodiversity is one of the main problems humanity is facing. Habitat fragmentation, climate change, and pollution are endangering the survival of numerous living species. In addition to these factors, the extensive use and accumulation of pesticides in various systems represented, and still represent, threats to biodiversity, especially to pollinators and bees. Their low specificity and toxicity have led to a dangerous decline in bee populations worldwide. Pesticides are a highly heterogeneous family of synthetic chemicals used in many sectors to fight unwanted organisms or microorganisms that can damage raw materials, cultivated plants, livestock, and can also act as vectors of human diseases. The most harmful pesticides to bees are insecticides, a family of pesticides which mainly targets insects, or even arthropods when less specific. There are various types of insecticides depending on their chemical characteristics and mode of action. Many of these have been used in large quantities in the past and have put numerous animal species, not just insects, at risk of extinction, causing harm and diseases in humans. In particular, neonicotinoids are a family of insecticides that, through their action, seriously threaten the survival of pollinating insects and have caused alarming declines in various bee species. Pesticides are not the only threat to bee survival. Other stress factors include climate change, the presence of pathogens and predators, the introduction of alien species, and limited floral diversity. For these reasons, it is absolutely necessary to undertake conservation activities to eliminate or reduce threats to bees as much as possible. Bees are essential for the reproduction of many angiosperms worldwide, the regeneration of primary production in terrestrial ecosystems, and the capture of atmospheric CO2. Furthermore, thanks to their ecosystem service, a large part of food production is made possible, meeting the global nutritional needs. Possible bee conservation strategies include organic farming, implementing agro-ecological practices, and Integrated Pest Management, all of which can reduce or eliminate the use of pesticides and make cultivated areas more suitable for pollinating insects. Other activities aim to improve the availability of flowers in both agricultural ecosystems and urban environments, monitor pesticide and pollutant levels using Apis mellifera as an environmental bioindicator, and opt for land sharing or land sparing in newly cultivated areas based on the needs and conditions of the location.
La perdita di biodiversità è uno dei principali problemi a cui l’umanità sta andando incontro. La frammentazione degli habitat, il cambiamento climatico e l’inquinamento stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza di numerose specie viventi. Oltre questi fattori, anche l’utilizzo in grandi quantità e l’accumulo di pesticidi nei vari sistemi hanno rappresentato nel passato e tuttora rappresentano delle minacce per la biodiversità, specialmente per gli impollinatori e per le api. La loro scarsa specificità e la loro tossicità hanno portato ad un pericoloso declino delle api in tutto il mondo. I pesticidi sono una famiglia molto eterogenea di sostanze chimiche di sintesi utilizzate in molti settori per contrastare organismi o microorganismi indesiderati, in quali possono causare danni a materie prime, a piante, ad animali da allevamento e rappresentare vettori di malattie umane. A procurare maggiori danni alle api sono gli insetticidi, una famiglia di pesticidi che colpisce principalmente gli insetti, o anche gli artropodi quando meno specifici. Di insetticidi ne esistono di diverse tipologie in base alle loro caratteristiche chimiche e sul loro meccanismo di azione. Molti di questi sono stati utilizzati in quantità massicce nel passato e hanno messo a rischio di estinzione numerose specie di animali, anche non insetti, è provocato danni e malattie agli esseri umani. I neonicotinoidi, in particolare, sono una famiglia di insetticidi che, con il loro metodo di azione, minaccia seriamente la sopravvivenza degli insetti impollinatori e ha provocato preoccupanti declini delle varie specie di api. A gravare sulla sopravvivenza delle api non ci sono soltanto i pesticidi: a procurare ulteriori fattori di stress sono anche il cambiamento climatico, la presenza di patogeni e predatori, l’immissione di specie aliene e la scarsa variabilità fiorale. Proprio per questo è strettamente necessario intraprendere delle attività di conservazione in modo da poter eliminare o ridurre il più possibile le minacce per le api. Queste ultime sono indispensabili per la riproduzione di numerose angiosperme in tutto il mondo, per la rigenerazione della produzione primaria negli ecosistemi terrestri e per la cattura della CO2 atmosferica. Inoltre, grazie al loro servizio ecosistemico, è resa possibile anche la produzione di gran parte di cibo, utile a soddisfare il fabbisogno nutritivo mondiale. Possibili strategie di conservazione delle api sono l’agricoltura biologica, attuare delle pratiche agro-ecologiche, l’Integrated Pest Management, le quali possono diminuire o eliminare l’utilizzo di pesticidi e rendere le zone coltivate più adatte ad accogliere gli insetti impollinatori. Altre attività provvedono il migliorare la disponibilità di fioriture sia negli ecosistemi agricoli che negli ambienti urbani, il monitorggio dei livelli di pesticidi e inquinanti utilizzando l’Apis mellifera come bioindicatore ambientale e infine l’optare per il land sharing oppure per il land sparing nelle nuove aree coltivate in base alle necessità e alle condizioni del luogo.
Pesticidi e biodiversità: effetto sul declino delle api e possibili strategie di conservazione
BERGESE, MATTEO
2023/2024
Abstract
La perdita di biodiversità è uno dei principali problemi a cui l’umanità sta andando incontro. La frammentazione degli habitat, il cambiamento climatico e l’inquinamento stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza di numerose specie viventi. Oltre questi fattori, anche l’utilizzo in grandi quantità e l’accumulo di pesticidi nei vari sistemi hanno rappresentato nel passato e tuttora rappresentano delle minacce per la biodiversità, specialmente per gli impollinatori e per le api. La loro scarsa specificità e la loro tossicità hanno portato ad un pericoloso declino delle api in tutto il mondo. I pesticidi sono una famiglia molto eterogenea di sostanze chimiche di sintesi utilizzate in molti settori per contrastare organismi o microorganismi indesiderati, in quali possono causare danni a materie prime, a piante, ad animali da allevamento e rappresentare vettori di malattie umane. A procurare maggiori danni alle api sono gli insetticidi, una famiglia di pesticidi che colpisce principalmente gli insetti, o anche gli artropodi quando meno specifici. Di insetticidi ne esistono di diverse tipologie in base alle loro caratteristiche chimiche e sul loro meccanismo di azione. Molti di questi sono stati utilizzati in quantità massicce nel passato e hanno messo a rischio di estinzione numerose specie di animali, anche non insetti, è provocato danni e malattie agli esseri umani. I neonicotinoidi, in particolare, sono una famiglia di insetticidi che, con il loro metodo di azione, minaccia seriamente la sopravvivenza degli insetti impollinatori e ha provocato preoccupanti declini delle varie specie di api. A gravare sulla sopravvivenza delle api non ci sono soltanto i pesticidi: a procurare ulteriori fattori di stress sono anche il cambiamento climatico, la presenza di patogeni e predatori, l’immissione di specie aliene e la scarsa variabilità fiorale. Proprio per questo è strettamente necessario intraprendere delle attività di conservazione in modo da poter eliminare o ridurre il più possibile le minacce per le api. Queste ultime sono indispensabili per la riproduzione di numerose angiosperme in tutto il mondo, per la rigenerazione della produzione primaria negli ecosistemi terrestri e per la cattura della CO2 atmosferica. Inoltre, grazie al loro servizio ecosistemico, è resa possibile anche la produzione di gran parte di cibo, utile a soddisfare il fabbisogno nutritivo mondiale. Possibili strategie di conservazione delle api sono l’agricoltura biologica, attuare delle pratiche agro-ecologiche, l’Integrated Pest Management, le quali possono diminuire o eliminare l’utilizzo di pesticidi e rendere le zone coltivate più adatte ad accogliere gli insetti impollinatori. Altre attività provvedono il migliorare la disponibilità di fioriture sia negli ecosistemi agricoli che negli ambienti urbani, il monitorggio dei livelli di pesticidi e inquinanti utilizzando l’Apis mellifera come bioindicatore ambientale e infine l’optare per il land sharing oppure per il land sparing nelle nuove aree coltivate in base alle necessità e alle condizioni del luogo.File | Dimensione | Formato | |
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