L’apprendimento rappresenta una componente essenziale della nostra esistenza umana. Se non potessimo beneficiare delle esperienze e delle pratiche in cui ci impegniamo non saremo in grado di esercitare alcuna abilità. L’apprendimento in ambito motorio è stato definito come “una serie di processi associati all’allenamento o all’esperienza che portano a cambiamenti nella possibilità di effettuare un movimento abile” (Schmidt et al., 2012). In questo testo si cerca di analizzare le caratteristiche dell’apprendimento, della sua misurazione sperimentale e dell’apprendimento per osservazione (o imitazione). Partendo dal primo studio pubblicato sull’apprendimento per imitazione (Neal E. Miller and John Dollard, 1941) il testo prende in rassegna alcune delle teorie formulate negli anni. Queste teorie hanno alla base stimoli sensoriali visivi che possono trovare una spiegazione grazie al Sistema dei Neuroni Mirror (Giacomo Rizzolatti & Craighero, 2004). Dopo una breve introduzione sul Sistema Nervoso (SN) e sulla comunicazione neurale si spiegano le basi neurali del Sistema dei Neuroni Mirror. Prendendo in rassegna la letteratura si illustra come questa particolare classe di neuroni sia presente nelle scimmie come nell’uomo, e si discutono le proprietà, l’anatomia di questo sistema e il suo ruolo nella comprensione delle azioni e nell’imitazione. Un meccanismo per spiegare il fenomeno dell’apprendimento per imitazione è quello ideomotorio (Greenwald, 1970; Prinz, 1990). Esso è anche alla base dell’Action Observation Treatment (Rizzolatti et al., 2021), un trattamento utilizzato nella riabilitazione post-chirurgica, nell’apprendimento e nel mantenimento di abilità motorie. Il sistema ideomotorio condivide le basi neurali con le aree del Sistema dei Neuroni Mirror e secondo gli autori potrebbe essere impiegato nell’allenamento di soggetti neofiti e di atleti esperti. L’obiettivo di questa tesi è esporre le prove del coinvolgimento dei Neuroni Mirror nell’apprendimento motorio, analizzando il funzionamento delle aree celebrali legate a tale classe di neuroni e l’efficacia delle possibili nuove applicazioni di trattamenti basati sulla predetta classe di neuroni.

IL RUOLO DEI NEURONI MIRROR NELL'APPRENDIMENTO PER IMITAZIONE

SALOMONE, DIEGO
2021/2022

Abstract

L’apprendimento rappresenta una componente essenziale della nostra esistenza umana. Se non potessimo beneficiare delle esperienze e delle pratiche in cui ci impegniamo non saremo in grado di esercitare alcuna abilità. L’apprendimento in ambito motorio è stato definito come “una serie di processi associati all’allenamento o all’esperienza che portano a cambiamenti nella possibilità di effettuare un movimento abile” (Schmidt et al., 2012). In questo testo si cerca di analizzare le caratteristiche dell’apprendimento, della sua misurazione sperimentale e dell’apprendimento per osservazione (o imitazione). Partendo dal primo studio pubblicato sull’apprendimento per imitazione (Neal E. Miller and John Dollard, 1941) il testo prende in rassegna alcune delle teorie formulate negli anni. Queste teorie hanno alla base stimoli sensoriali visivi che possono trovare una spiegazione grazie al Sistema dei Neuroni Mirror (Giacomo Rizzolatti & Craighero, 2004). Dopo una breve introduzione sul Sistema Nervoso (SN) e sulla comunicazione neurale si spiegano le basi neurali del Sistema dei Neuroni Mirror. Prendendo in rassegna la letteratura si illustra come questa particolare classe di neuroni sia presente nelle scimmie come nell’uomo, e si discutono le proprietà, l’anatomia di questo sistema e il suo ruolo nella comprensione delle azioni e nell’imitazione. Un meccanismo per spiegare il fenomeno dell’apprendimento per imitazione è quello ideomotorio (Greenwald, 1970; Prinz, 1990). Esso è anche alla base dell’Action Observation Treatment (Rizzolatti et al., 2021), un trattamento utilizzato nella riabilitazione post-chirurgica, nell’apprendimento e nel mantenimento di abilità motorie. Il sistema ideomotorio condivide le basi neurali con le aree del Sistema dei Neuroni Mirror e secondo gli autori potrebbe essere impiegato nell’allenamento di soggetti neofiti e di atleti esperti. L’obiettivo di questa tesi è esporre le prove del coinvolgimento dei Neuroni Mirror nell’apprendimento motorio, analizzando il funzionamento delle aree celebrali legate a tale classe di neuroni e l’efficacia delle possibili nuove applicazioni di trattamenti basati sulla predetta classe di neuroni.
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