Over the past fifty years meat consumption has grown very rapidly due to the increase in world population and global average income. By 2050, the world’s population will exceed nine billion people, which is gonna be a problem and a challenge beacuse of limited resources and scarcity of arable land. This sharp increase in meat consumption has had a profound impact on the environment, in particolar from the point of view of anthropogenic greenhouse gas emission, water and land consumption (both for breeding annd for the cultivationn of feed). Because of these factors, alternatives to the current meat production system are being sought. One of these is cultured meat, which in recent years has received a lot of media attention ad funding that has allowed the creation of severan start-ups in the world. The production process of cultivated meat consists in taking a muscle sample from an animal and taking stem cells from it, which, when placed in a suitable culture medium, have the ability to proliferate and transform into other cells, such as muscle cells and adipocytes. In this thesis we will analyze the technical functioning of the process, then the type of cells, the culture media and the bioreactors used for the production; the advantages and the criticalities of this system from the environmental point of view (consumption of water and land and the production of greenhouse gases), food safety, animal welfare and economic sustainability; the main technological challenges in the production of cultivated meat to abtain a product with convincing organoleptic and sensory characteristics; the perception of the consumer towards this product, in order to try to understand which targets can address and better understand the possible reasons for distrust or in some cases of disgust, also by comparing cultivated meat with other alternative proteins such as insects and plat-based product; it is important to analyze regulations and legislations of the United States and the European Union to understand how this product will enter the market.
Negli ultimi cinquant’anni il consumo di carne è cresciuto molto rapidamente a causa dell’aumento della popolazione mondiale e del reddito medio globale. Entro il 2050 la popolazione mondiale supererà i nove miliardi di abitanti e questo rappresenta un problema e una sfida dal punto di vista alimentare, a causa delle risorse limitate e della scarsità di terreni coltivabili. Questo forte aumento del consumo di carne è andato a incidere profondamente sull’ambiente, in particolare dal punto di vista delle emissioni di gas serra di origine antropica, del consumo di acqua e di terreno (sia per l’allevamento sia per la coltivazione di mangimi). A causa di questi fattori si stanno cercando delle alternative all’attuale sistema di produzione della carne. Uno di questi è la carne coltivata, la quale negli ultimi anni ha ricevuto molta attenzione mediatica e finanziamenti che hanno permesso la creazione di diverse start-ups nel mondo. Il processo di produzione della carne coltivata consiste nel prelevare un campione di muscolo da un animale e da esso prelevare cellule staminali, le quali, immesse in un terreno di coltura adatto, hanno l’abilità di proliferare e trasformarsi in altre cellule, ad esempio cellule muscolari e adipociti. In questa tesi si andrà ad analizzare il funzionamento tecnico del processo, quindi il tipo di cellule, i terreni di coltura e i bioreattori utilizzati per la produzione; i vantaggi e le criticità di questo sistema dal punto di vista ambientale (ovvero il consumo di acqua e terreno e la produzione di gas serra), della sicurezza alimentare, del benessere animale e della sostenibilità economica; le principali sfide tecnologiche nella produzione della carne coltivata per ottenere un prodotto dalle caratteristiche organolettiche e sensoriali convincenti; la percezione del consumatore verso questo prodotto, per provare a capire a quali target si può rivolgere e comprendere al meglio i possibili motivi di sfiducia o in alcuni casi di disgusto, anche comparando la carne coltivata con altre proteine alternative come gli insetti e i prodotti di origine vegetale; è importante analizzare regolamenti e legislazioni di Stati Uniti e Unione Europea per capire come questo prodotto potrà entrare nel mercato.
Quale futuro per la "carne coltivata"
DESTEFANIS, FEDERICO
2020/2021
Abstract
Negli ultimi cinquant’anni il consumo di carne è cresciuto molto rapidamente a causa dell’aumento della popolazione mondiale e del reddito medio globale. Entro il 2050 la popolazione mondiale supererà i nove miliardi di abitanti e questo rappresenta un problema e una sfida dal punto di vista alimentare, a causa delle risorse limitate e della scarsità di terreni coltivabili. Questo forte aumento del consumo di carne è andato a incidere profondamente sull’ambiente, in particolare dal punto di vista delle emissioni di gas serra di origine antropica, del consumo di acqua e di terreno (sia per l’allevamento sia per la coltivazione di mangimi). A causa di questi fattori si stanno cercando delle alternative all’attuale sistema di produzione della carne. Uno di questi è la carne coltivata, la quale negli ultimi anni ha ricevuto molta attenzione mediatica e finanziamenti che hanno permesso la creazione di diverse start-ups nel mondo. Il processo di produzione della carne coltivata consiste nel prelevare un campione di muscolo da un animale e da esso prelevare cellule staminali, le quali, immesse in un terreno di coltura adatto, hanno l’abilità di proliferare e trasformarsi in altre cellule, ad esempio cellule muscolari e adipociti. In questa tesi si andrà ad analizzare il funzionamento tecnico del processo, quindi il tipo di cellule, i terreni di coltura e i bioreattori utilizzati per la produzione; i vantaggi e le criticità di questo sistema dal punto di vista ambientale (ovvero il consumo di acqua e terreno e la produzione di gas serra), della sicurezza alimentare, del benessere animale e della sostenibilità economica; le principali sfide tecnologiche nella produzione della carne coltivata per ottenere un prodotto dalle caratteristiche organolettiche e sensoriali convincenti; la percezione del consumatore verso questo prodotto, per provare a capire a quali target si può rivolgere e comprendere al meglio i possibili motivi di sfiducia o in alcuni casi di disgusto, anche comparando la carne coltivata con altre proteine alternative come gli insetti e i prodotti di origine vegetale; è importante analizzare regolamenti e legislazioni di Stati Uniti e Unione Europea per capire come questo prodotto potrà entrare nel mercato.File | Dimensione | Formato | |
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