L'opera Lirica. Introduzione all'estetica di un'arte ibrida

The present work is an attempt to structure the beginning of an aesthetics of opera. This project has not yet been undertaken systematically. Opera is divided, as an object of research, between disciplines that focus on particular aspects of this art, while leaving out an overall view. Paradoxically, this process has hindered the autonomous development of a branch of philosophical studies dealing with opera in depth. The first objective of this research is to investigate why the formation of an opera aesthetics has been slow in the course of time and what obstacles have arisen in this respect. Subsequently, this thesis suggests a path open to disparate analyses. For this reason, two other paradigmatic researches were conducted. The first one studies the structural ontology of opera in relation to the concept of hybridity: the opera spectacle transforms and connects numerous arts and practices within it, which can also be in conflict with each other. The second discusses the existence and plausibility of a fictional world of opera, the so-called "world of the opera's inhabitants". The concluding call is to explore more the philosophical potential of opera, appreciating its transformative, "unstable" and not necessarily organic character, as this is where the "exotic and irrational" beauty of this art lies.

Il presente lavoro è il tentativo di strutturare l’inizio di un’estetica dell’opera lirica. Questo progetto non è ancora stato intrapreso sistematicamente. L’opera è divisa, come oggetto di ricerca, fra discipline che si concentrano su aspetti particolari di quest’arte, tralasciando tuttavia una visione d’insieme. Paradossalmente, tale processo ha sfavorito lo sviluppo autonomo di una branca di studi filosofici che si occupasse approfonditamente dell’opera lirica. Indagare come mai, nel corso del tempo, la formazione di un’estetica dell’opera abbia tardato a formarsi e quali impedimenti siano sorti a riguardo è stato il primo obiettivo di questa ricerca. Successivamente, questa tesi suggerisce un percorso aperto ad analisi disparate. Per questa ragione sono state condotte altre due ricerche paradigmatiche. La prima studia l’ontologia strutturale dell’opera in rapporto al concetto di ibridità: lo spettacolo operistico trasforma e congiunge numerose arti e pratiche al suo interno, le quali possono anche essere in conflitto fra loro. La seconda discute l’esistenza e la plausibilità di un mondo finzionale dell’opera, il cosiddetto “mondo degli abitanti dell’opera”. L’appello conclusivo è quello di esplorare maggiormente le potenzialità filosofiche che l’opera lirica possiede, apprezzandone il carattere trasformativo, “instabile” e non necessariamente organico, poiché proprio in questo consiste l’“esotica e irrazionale” bellezza di quest’arte.