Il concetto di sostenibilità è legato al costruire un equilibrio globale tra uomo ed ecosistema, dando vita ad un processo di sviluppo che salvaguardi l’ambiente e garantisca i bisogni attuali e futuri. Non si può prescindere da questo aspetto in nessun ambito dato che oltre all'ambiente riguarda anche l'economia e la società. In ambito alimentare la sostenibilità è un aspetto importante dato che nei prossimi anni si avrà un aumento considerevole della popolazione e bisognerà pensare a come sfamarla anche tenendo conto del miglioramento del tenore di vita. In Europa il concetto di sostenibilità è legato ai 17 obiettivi dell'agenda 2030 che comprendono vari ambiti dall'annullare la povertà, utilizzare solo energia pulita e il rispetto degli esseri viventi. Questi obiettivi vanno attuati in tutti i sistemi produttivi presenti in Europa, seguendo queste linee guida per essere realizzati. I prodotti di origine animale si inseriscono in questo scenario andando a riguardare più obiettivi, i principali sono l'utilizzo di energia, il rispetto della biodiversità e il contrastare i cambiamenti climatici. Il consumo di questi prodotti è sempre di più al centro di discussione data la previsione dell'aumento della popolazione che si stima avere un aumento di due miliardi di persone entro il 2050, inoltre dato il miglioramento del tenore di vita aumenterà già di per se il consumo di prodotti di origine animale. La bovina da carne ha un impatto non indifferente soprattutto legato al rilascio di gas climalteranti, al consumo di acqua e di suolo. I gas climalteranti emessi dal bovino sono 3: il metano, l'N2O e la CO2. Il metano rappresenta la maggior parte delle emissioni ed è legato per la maggior parte alle eruttazioni che derivano dai batteri metanogeni del rumine, dopo di che è presente l'N2O per circa un terzo del totale e la CO2 rappresenta solo l'1% dell'inquinamento del bovino. La misura dell'impatto viene fatta su chilogrammi di CO2eq/kg di carne prodotta, la CO2eq rapporta le quantità dei gas climalteranti a kg di CO2 secondo un indice di conversione. Bisogna ricordare che legato agli allevamenti c'è la maggior parte dei sistemi agricoli, i quali attuano un forte assorbimento di CO2. E' da considerare infatti che la vegetazione assorbe CO2 portando ad una riduzione della stessa. I ruminanti grazie al loro apparato gastro-intestinale permette una maggior utilizzo delle colture dato che riesce ad utilizzare la fibra della pianta oltre che il frutto. Le soluzioni attuabili per la diminuzione di queste emissioni sono legate principalmente a due fattori: l'alimentazione e la gestione aziendale. L'inquinamento nell'alimentazione animale è strettamente legato al sistema colturale da cui vengono prodotti i mangimi, oltre che all'eventuale trasporto delle materie prime stesse. Bisogna per tanto cercare di produrre in azienda una buona parte delle materie prime. La gestione aziendale comprende vari aspetti: migliorare la prestazione degli animali, attuare una corretta selezione genetica, avere una corretta efficace gestione dei reflui zootecnici, sia a livello di stoccaggio che per il successivo spandimento, inibire urea e nitrati, ottimizzare la digestione anaerobica ed eventualmente utilizzare dei particolari vaccini.

Sostenibilità dell'allevamento del bovino da carne: effetto della gestione aziendale

VOARINO, MAURIZIO
2020/2021

Abstract

Il concetto di sostenibilità è legato al costruire un equilibrio globale tra uomo ed ecosistema, dando vita ad un processo di sviluppo che salvaguardi l’ambiente e garantisca i bisogni attuali e futuri. Non si può prescindere da questo aspetto in nessun ambito dato che oltre all'ambiente riguarda anche l'economia e la società. In ambito alimentare la sostenibilità è un aspetto importante dato che nei prossimi anni si avrà un aumento considerevole della popolazione e bisognerà pensare a come sfamarla anche tenendo conto del miglioramento del tenore di vita. In Europa il concetto di sostenibilità è legato ai 17 obiettivi dell'agenda 2030 che comprendono vari ambiti dall'annullare la povertà, utilizzare solo energia pulita e il rispetto degli esseri viventi. Questi obiettivi vanno attuati in tutti i sistemi produttivi presenti in Europa, seguendo queste linee guida per essere realizzati. I prodotti di origine animale si inseriscono in questo scenario andando a riguardare più obiettivi, i principali sono l'utilizzo di energia, il rispetto della biodiversità e il contrastare i cambiamenti climatici. Il consumo di questi prodotti è sempre di più al centro di discussione data la previsione dell'aumento della popolazione che si stima avere un aumento di due miliardi di persone entro il 2050, inoltre dato il miglioramento del tenore di vita aumenterà già di per se il consumo di prodotti di origine animale. La bovina da carne ha un impatto non indifferente soprattutto legato al rilascio di gas climalteranti, al consumo di acqua e di suolo. I gas climalteranti emessi dal bovino sono 3: il metano, l'N2O e la CO2. Il metano rappresenta la maggior parte delle emissioni ed è legato per la maggior parte alle eruttazioni che derivano dai batteri metanogeni del rumine, dopo di che è presente l'N2O per circa un terzo del totale e la CO2 rappresenta solo l'1% dell'inquinamento del bovino. La misura dell'impatto viene fatta su chilogrammi di CO2eq/kg di carne prodotta, la CO2eq rapporta le quantità dei gas climalteranti a kg di CO2 secondo un indice di conversione. Bisogna ricordare che legato agli allevamenti c'è la maggior parte dei sistemi agricoli, i quali attuano un forte assorbimento di CO2. E' da considerare infatti che la vegetazione assorbe CO2 portando ad una riduzione della stessa. I ruminanti grazie al loro apparato gastro-intestinale permette una maggior utilizzo delle colture dato che riesce ad utilizzare la fibra della pianta oltre che il frutto. Le soluzioni attuabili per la diminuzione di queste emissioni sono legate principalmente a due fattori: l'alimentazione e la gestione aziendale. L'inquinamento nell'alimentazione animale è strettamente legato al sistema colturale da cui vengono prodotti i mangimi, oltre che all'eventuale trasporto delle materie prime stesse. Bisogna per tanto cercare di produrre in azienda una buona parte delle materie prime. La gestione aziendale comprende vari aspetti: migliorare la prestazione degli animali, attuare una corretta selezione genetica, avere una corretta efficace gestione dei reflui zootecnici, sia a livello di stoccaggio che per il successivo spandimento, inibire urea e nitrati, ottimizzare la digestione anaerobica ed eventualmente utilizzare dei particolari vaccini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/78929