Il carcinoma mammario (Breast Cancer, BC) è il tumore più frequente nel sesso femminile e la prima causa di morte nelle donne in tutto il mondo. L’80% dei tumori della mammella esprime i recettori per gli estrogeni e l’endocrinoterapia per almeno 5 anni rappresenta il trattamento adiuvante standard in grado di ridurre il rischio di recidiva e la mortalità del BC. Nelle pazienti in menopausa, il gold standard di trattamento adiuvante è rappresentato dagli inibitori dell’armatasi (IA). Durante il trattamento adiuvante con IA spesso si registrano diversi effetti collaterali, tra cui un frequente aumento ponderale. Come progetto di tesi è stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo di coorte monocentrico in donne operate di tumore mammario endocrino-responsivo, candidate ad intraprendere un trattamento endocrino con IA. Complessivamente sono state valutate 194 pazienti in follow-up presso l'Unità di Oncologia Medica e la Breast Unit dell'ASST degli Spedali Civili di Brescia. Gli obiettivi primari del progetto erano: indagare le abitudini alimentari delle pazienti attraverso l’utilizzo di un questionario di frequenza di consumo degli alimenti validato; valutare il tipo e l’intensità di attività fisica attraverso un questionario internazionale (IPAQ); valutare le variazioni di peso e la composizione corporea dopo 18-20 mesi dall’inizio della terapia con IA. La composizione corporea è stata misurata attraverso la densitometria (Hologic). Le pazienti valutate sono state suddivise in due gruppi: 1) gruppo dei casi rappresentato da pazienti che avevano effettuato un percorso di educazione alimentare di almeno 6 mesi dopo la diagnosi; 2) gruppo dei controlli rappresentato da pazienti che non avevano effettuato tale percorso. Le caratteristiche della malattia e delle pazienti erano ben bilanciate nei due gruppi. Abbiamo osservato una differenza statisticamente significativa nel numero di pasti e spuntini consumati, maggiore nei casi rispetto ai controlli; nelle modalità di cottura del pesce e della carne, che erano più semplici nei casi e più elaborate nei controlli; nella stima delle kcal giornaliere, maggiori nei controlli. Inoltre, tra i casi vi era un maggior consumo di alimenti tipici della dieta Mediterranea come verdura, frutta, cereali integrali, legumi, pesce, frutta a guscio; mentre nei controlli vi era un maggior consumo di salumi magri e grassi, formaggi stagionati, dolci, zuccheri aggiunti, bibite, superalcolici e condimenti come olio e burro. I casi sono risultati maggiormente aderenti alle indicazioni della dieta Mediterranea, valutate mediante il questionario PREDIMED e alle indicazioni del WCRF, misurate tramite uno score validato. È stata rilevata anche una maggiore quantità di attività fisica svolta dai casi rispetto ai controlli, mentre è stato registrato un aumento significativo di peso e di BMI nel gruppo di controllo. Nonostante questo, l’analisi della composizione corporea ha documentato un incremento significativo di massa grassa e una perdita di massa magra in entrambi i gruppi dopo 18 mesi di terapia con IA. Questo studio retrospettivo mostra che i pazienti in terapia con IA, che effettuano un intervento di educazione alimentare, tendono ad adottare uno stile di vita orientato al Mediterraneo che aiuta a mantenere stabile il peso corporeo, nonostante l’aumento ponderale sia uno dei principali effetti collaterali della terapia endocrina basata su IA.
Valutazione delle abitudini alimentari, dell’attività fisica e della composizione corporea in pazienti operate di carcinoma mammario in terapia adiuvante con inibitori dell’aromatasi
BONALUMI, ALESSIA
2020/2021
Abstract
Il carcinoma mammario (Breast Cancer, BC) è il tumore più frequente nel sesso femminile e la prima causa di morte nelle donne in tutto il mondo. L’80% dei tumori della mammella esprime i recettori per gli estrogeni e l’endocrinoterapia per almeno 5 anni rappresenta il trattamento adiuvante standard in grado di ridurre il rischio di recidiva e la mortalità del BC. Nelle pazienti in menopausa, il gold standard di trattamento adiuvante è rappresentato dagli inibitori dell’armatasi (IA). Durante il trattamento adiuvante con IA spesso si registrano diversi effetti collaterali, tra cui un frequente aumento ponderale. Come progetto di tesi è stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo di coorte monocentrico in donne operate di tumore mammario endocrino-responsivo, candidate ad intraprendere un trattamento endocrino con IA. Complessivamente sono state valutate 194 pazienti in follow-up presso l'Unità di Oncologia Medica e la Breast Unit dell'ASST degli Spedali Civili di Brescia. Gli obiettivi primari del progetto erano: indagare le abitudini alimentari delle pazienti attraverso l’utilizzo di un questionario di frequenza di consumo degli alimenti validato; valutare il tipo e l’intensità di attività fisica attraverso un questionario internazionale (IPAQ); valutare le variazioni di peso e la composizione corporea dopo 18-20 mesi dall’inizio della terapia con IA. La composizione corporea è stata misurata attraverso la densitometria (Hologic). Le pazienti valutate sono state suddivise in due gruppi: 1) gruppo dei casi rappresentato da pazienti che avevano effettuato un percorso di educazione alimentare di almeno 6 mesi dopo la diagnosi; 2) gruppo dei controlli rappresentato da pazienti che non avevano effettuato tale percorso. Le caratteristiche della malattia e delle pazienti erano ben bilanciate nei due gruppi. Abbiamo osservato una differenza statisticamente significativa nel numero di pasti e spuntini consumati, maggiore nei casi rispetto ai controlli; nelle modalità di cottura del pesce e della carne, che erano più semplici nei casi e più elaborate nei controlli; nella stima delle kcal giornaliere, maggiori nei controlli. Inoltre, tra i casi vi era un maggior consumo di alimenti tipici della dieta Mediterranea come verdura, frutta, cereali integrali, legumi, pesce, frutta a guscio; mentre nei controlli vi era un maggior consumo di salumi magri e grassi, formaggi stagionati, dolci, zuccheri aggiunti, bibite, superalcolici e condimenti come olio e burro. I casi sono risultati maggiormente aderenti alle indicazioni della dieta Mediterranea, valutate mediante il questionario PREDIMED e alle indicazioni del WCRF, misurate tramite uno score validato. È stata rilevata anche una maggiore quantità di attività fisica svolta dai casi rispetto ai controlli, mentre è stato registrato un aumento significativo di peso e di BMI nel gruppo di controllo. Nonostante questo, l’analisi della composizione corporea ha documentato un incremento significativo di massa grassa e una perdita di massa magra in entrambi i gruppi dopo 18 mesi di terapia con IA. Questo studio retrospettivo mostra che i pazienti in terapia con IA, che effettuano un intervento di educazione alimentare, tendono ad adottare uno stile di vita orientato al Mediterraneo che aiuta a mantenere stabile il peso corporeo, nonostante l’aumento ponderale sia uno dei principali effetti collaterali della terapia endocrina basata su IA.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
938808_tesibonalumi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
3.47 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.47 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/78858