A child since the birth discovers the world through his body and movements. Psychomotricity proposes an alternative and non-directive method based on the non-verbal language, such that his own body and motion become the true real relational tools between himself and the external environment. In Nursery school, thanks to psychomotive development practice, children experiment their bodies discovering the pleasure of crawling, grab objects, walk, touch. Final dissertation embraces the purpose of bringing up the importance of psychomotricity as physical expression in the educational framework, in educational services such as Nursery Schools, strarting from the corporeal sphere and thus the evolution since birth and analyzing the concept of corporeal scheme and language. Subsequently the treatise focuses on the psychomotive practice from a theoretical poin of view to the relation with the Nursery institution, specifying the task of the educator in the course of psychomotor practice and the approach according to the different age groups (weaned, semi-weaned, large-weaned).
Il bambino fin dalla nascita si scopre attraverso il corpo e i suoi movimenti. La psicomotricità propone un metodo non direttivo impostato sul linguaggio non verbale, in cui il corpo e i suoi movimenti diventano i primi veri strumenti che mettono in relazione il bambino con sé stesso e con il mondo esterno. Al nido d’infanzia, grazie alla pratica psicomotoria educativa, i bambini sperimentano il proprio corpo scoprendo il piacere di gattonare, prendere oggetti, camminare, toccare. La dissertazione finale nasce con lo scopo di far emergere l’importanza della psicomotricità come espressione corporea in ambito educativo nei servizi educativi come il nido d’infanzia, partendo dalla dimensione corporea e la sua evoluzione fin dalla nascita, ed analizzando il concetto di schema corporeo e di linguaggio corporeo. Successivamente l’elaborato si sofferma sulla pratica psicomotoria dal punto di vista teorico e sulla relazione psicomotoria in educazione, per poi concludere con la Psicomotricità al Nido d’infanzia, specificando il compito dell’educatore nel corso della pratica psicomotoria e l’approccio secondo le diverse fasce d’età (divezzi, semi-divezzi, grandi-divezzi).
CORPO E MOVIMENTO: LA PSICOMOTRICITÀ AL NIDO D’INFANZIA
MULTARI, SARA
2020/2021
Abstract
Il bambino fin dalla nascita si scopre attraverso il corpo e i suoi movimenti. La psicomotricità propone un metodo non direttivo impostato sul linguaggio non verbale, in cui il corpo e i suoi movimenti diventano i primi veri strumenti che mettono in relazione il bambino con sé stesso e con il mondo esterno. Al nido d’infanzia, grazie alla pratica psicomotoria educativa, i bambini sperimentano il proprio corpo scoprendo il piacere di gattonare, prendere oggetti, camminare, toccare. La dissertazione finale nasce con lo scopo di far emergere l’importanza della psicomotricità come espressione corporea in ambito educativo nei servizi educativi come il nido d’infanzia, partendo dalla dimensione corporea e la sua evoluzione fin dalla nascita, ed analizzando il concetto di schema corporeo e di linguaggio corporeo. Successivamente l’elaborato si sofferma sulla pratica psicomotoria dal punto di vista teorico e sulla relazione psicomotoria in educazione, per poi concludere con la Psicomotricità al Nido d’infanzia, specificando il compito dell’educatore nel corso della pratica psicomotoria e l’approccio secondo le diverse fasce d’età (divezzi, semi-divezzi, grandi-divezzi).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/78839