Made in Italy nell'area Mena: il mercato modest fashion come sinonimo di inclusività

The retail industry in the Middle East and North Africa (MENA) is on the verge of a pivotal shift.E-commerce is becoming a reality, reinventing consumers’ path to purchase, forming new customer experiences, disrupting business models, and creating growth opportunities for large and small retailers as well as for a new generation of e-commerce pure players.The MENA consumer is among the most connected and digitally savvy in the world.The contemporary Made in Italy, if to survive the challenge of time, must also take Muslim needs into consideration: respects of the Koranic and the principle of covering the body. Modest fashion in places like the United Arab Emirates and Kuwait is a real trend. This market is worth billions of dollars. This trend is not only aimed at Muslim consumers but a way to welcome all women who do not express themselves even represented by suitable clothes, an expression of a provocative sexuality.

La rivoluzione digitale ha cambiato molti dei presupposti su cui si è fondato il mondo del retail negli ultimi decenni.In Medio oriente e in Nord Africa (MENA) l’e-commerce sta diventando una realtà, reinventando il percorso di acquisto dei consumatori, creando nuove esperienze per il cliente e rivoluzionando i modelli di business. I Paesi della regione MENA hanno un grande potenziale, in ambito economico, grazie alle risorse naturali, alla popolazione giovane e all’alto livello di istruzione. Per chi decide di avviare un business in questi Paesi, è fondamentale conoscere le tendenze del consumatore Mena. Così il Made in Italy contemporaneo, se vuole sopravvivere alla sfide del tempo, deve prendere in considerazione anche le esigenze delle consumatrici musulmane e proporre uno stile che rispetti le norme coraniche e il principio di coprire il corpo. La“modest fashion” nei posti come Emirati Arabi e Kuwait è una vera e propria tendenza, oltre ad essere un mercato che vale miliardi. Questa tendenza, inoltre, non si rivolge solo alle consumatrici musulmane ma è anche un modo per accogliere tutte le donne che non si sentono rappresentate da abiti attillati, espressione di una sessualità provocante.