In the current scenery of world development, taxation has undergone several changes resulting in particular processes, sometimes complex, such as the overlapping of tax powers and two or more States with the consequent need to distribute these claims. To understand the origin of this phenomenon, it must be said that the continuous social mobility outside the national border has forced millions producing foreign income to submit to double taxation; The latter refers to the collection by two or more States of taxes of the same or similar nature in relation to the same assumption. It is clear, therefore, that double taxation represents a destruction of the tax system and, from the point of view of fairness, a discrimination in the taxation of international investments. In the following, the intention is to precisely explain this phenomenon, to understand its intrinsic dynamics proposing finally corrective and/or refinement methodologies to the same phenomenon. Of course, the easiest way to solve this problem would be to waive the exercise of the right to impose on the factual situation that has occurred abroad. However, by adopting the principle of taxation of world income, it is possible to avoid duplication of taxation through the exemption of foreign income, provided that the state of the source subjects them to taxation. In the field of double taxation, the most important and most suitable source of legislation for eliminating double taxation is the conventional one. Conventions in the strict sense are instruments that limit the regulatory power of States and take the form of the Treaty, including provisions for combating evasion and international convention. In recent years, our Italian legal system is making attempts to recover its residents and/ or income-producing citizens abroad through sophisticated initiatives that want to encourage workers to repatriate. There are many, in fact, tax benefits launched by the Growth Decree for those who return to Italy after a period abroad. In particular, Article 5 of our Constitution is entirely dedicated to the promotion of tools able to bring back to Italy workers from abroad by making as many significant changes to the regime of impatriates (regulated by Article 16 of Decree-Law number 147 of 2015) and that of brain re-entry (foreseen by Article 44 of Decree-Law number 78 of 2010).
Nell’attuale scenario di sviluppo mondiale, lambito tributario ha subito vari cambiamenti conseguendo particolari processi, talvolta complessi, come la sovrapposizione delle potestà impositive e di due o più Stati con la conseguente esigenza a distribuire tali pretese. Per capire l’origine di tale fenomeno c’è da dirsi che la continua mobilità sociale fuori dal confine nazionale ha costretto milioni producenti di reddito estero a sottostare alla doppia imposizione; con quest’ultima si parla di riscossione da parte di due o più Stati di imposte uguali o analoghe relativamente allo stesso presupposto. È chiaro, dunque, che la doppia imposizione rappresenta una distruzione del sistema impositivo e, dal punto di vista dell’equità, una discriminazione nella tassazione degli investimenti internazionali. Nella seguente, l’intento è quello di spiegare appunto tale fenomeno, capire le sue dinamiche intrinseche proponendo infine metodologie correttive e/o di perfezionamento allo stesso fenomeno. Certamente, la strada più agevole per risolvere tale problema sarebbe la rinuncia dell’esercizio della potestà impositiva sulla situazione di fatto verificatasi all’estero. Adottando il principio della tassazione del reddito mondiale è comunque possibile evitare la duplicazione d’imposta tramite l’esenzione dei redditi esteri a condizione che lo stato della fonte li assoggetti ad imposizione. In materia di doppia tassazione, la fonte normativa di maggior rilievo e più adatta all’eliminazione della stessa è quella convenzionale. Le convenzioni in senso stretto sono strumenti limitanti la potestà normativa degli stati e assumono la forma del trattato contemplando anche disposizione per il contrasto all’evasione e l’elusione internazionale. Negli ultimi anni il nostro ordinamento italiano sta compiendo tentativi di ripresa dei propri cittadini residenti e/o producenti di reddito all’estero attraverso sofisticate iniziative che vogliono spronare i lavoratori alla rimpatriata. Sono molte, infatti, le agevolazioni fiscali lanciate dal Decreto Crescita per chi torna in Italia dopo un periodo all’estero. In particolare, art 5 della nostra Costituzione è interamente dedicata all’incentivazione di strumenti in grado di riportare in Italia i lavoratori dall’estero apportando altrettante significative modifiche al regime degli impatriati (regolato dall’articolo 16 del DL numero 147 del 2015) e a quello del rientro dei cervelli (previsto dall’articolo 44 del DL numero 78 del 2010).
Doppia Tassazione: Cause, Conseguenze e Soluzioni
ADALI, IMAN
2021/2022
Abstract
Nell’attuale scenario di sviluppo mondiale, lambito tributario ha subito vari cambiamenti conseguendo particolari processi, talvolta complessi, come la sovrapposizione delle potestà impositive e di due o più Stati con la conseguente esigenza a distribuire tali pretese. Per capire l’origine di tale fenomeno c’è da dirsi che la continua mobilità sociale fuori dal confine nazionale ha costretto milioni producenti di reddito estero a sottostare alla doppia imposizione; con quest’ultima si parla di riscossione da parte di due o più Stati di imposte uguali o analoghe relativamente allo stesso presupposto. È chiaro, dunque, che la doppia imposizione rappresenta una distruzione del sistema impositivo e, dal punto di vista dell’equità, una discriminazione nella tassazione degli investimenti internazionali. Nella seguente, l’intento è quello di spiegare appunto tale fenomeno, capire le sue dinamiche intrinseche proponendo infine metodologie correttive e/o di perfezionamento allo stesso fenomeno. Certamente, la strada più agevole per risolvere tale problema sarebbe la rinuncia dell’esercizio della potestà impositiva sulla situazione di fatto verificatasi all’estero. Adottando il principio della tassazione del reddito mondiale è comunque possibile evitare la duplicazione d’imposta tramite l’esenzione dei redditi esteri a condizione che lo stato della fonte li assoggetti ad imposizione. In materia di doppia tassazione, la fonte normativa di maggior rilievo e più adatta all’eliminazione della stessa è quella convenzionale. Le convenzioni in senso stretto sono strumenti limitanti la potestà normativa degli stati e assumono la forma del trattato contemplando anche disposizione per il contrasto all’evasione e l’elusione internazionale. Negli ultimi anni il nostro ordinamento italiano sta compiendo tentativi di ripresa dei propri cittadini residenti e/o producenti di reddito all’estero attraverso sofisticate iniziative che vogliono spronare i lavoratori alla rimpatriata. Sono molte, infatti, le agevolazioni fiscali lanciate dal Decreto Crescita per chi torna in Italia dopo un periodo all’estero. In particolare, art 5 della nostra Costituzione è interamente dedicata all’incentivazione di strumenti in grado di riportare in Italia i lavoratori dall’estero apportando altrettante significative modifiche al regime degli impatriati (regolato dall’articolo 16 del DL numero 147 del 2015) e a quello del rientro dei cervelli (previsto dall’articolo 44 del DL numero 78 del 2010).File | Dimensione | Formato | |
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