La tesi vuole si propone di indagare il processo di accoglienza dei migranti in Italia, con uno sguardo particolare al processo di aiuto offerto ai beneficiari dalle figure professionali. Inoltre, l’elaborato vuole esplorare i bisogni e i problemi che insorgono nel lavoro con nuclei famigliari migranti nel percorso verso l’acquisizione della richiesta di asilo. L’analisi si concentrerà, nel primo capitolo, sull’articolata rete di accoglienza italiana, analizzando nello specifico i livelli su cui opera. In particolare, si farà riferimento alla legislazione italiana prima dell’emanazione del d.lgs. 142/2015, analizzando gli istituti di prima e seconda accoglienza, e successivamente al decreto legislativo con la creazione dei centri di accoglienza straordinaria. Successivamente, lo sguardo verrà posto ai beneficiari dell’accoglienza, in particolare i nuclei familiari migranti, facendo cenno ai principali percorsi migratori, verranno esaminati le problematiche e i bisogni più comuni all’interno di una famiglia migrante. Nel terzo capito, verranno analizzate le aree di intervento e la metodologia di lavoro all’interno dei centri di accoglienza straordinaria con particolare riguardo alle figure professionali che compongono le equipe, ai ruoli delle stesse all’interno del percorso di accoglienza. Verranno messi in risalto i confini tra le professioni, in particolare, saranno analizzati il profilo, il ruolo e le competenze dell’assistente sociale e dell’operatore d’accoglienza ponendo in evidenza quanto la presenza di più operatori per la stessa dimensione può essere causa di sovrapposizioni, incomprensioni e contraddizioni non favorevoli ad un efficace processo di aiuto. Successivamente, nel quarto capitolo si analizzerà come gli assistenti sociali hanno dovuto riadattare e ridefinire la loro identità professionale nel lavoro con i migranti. Quest’analisi nasce dal connubio tra la teoria e la mia personale esperienza di tirocinio, riguarda la metodologia del processo di aiuto proprio di un’assistente sociale all’interno di un centro di accoglienza. Le sfide di un assistente sociale che lavora con un’utenza straniera differiscono rispetto a quelle incontrate dalla classica figura dell’assistente sociale, gli strumenti professionali a disposizione non risultato adatti per lavorare al meglio poiché non abbastanza flessibili al lavoro con le minoranze o con persone straniere. Verranno messe in risalto le qualità e le competenze, ma anche le sfide e le resistenze che la figura dell’assistente sociale operante nel terzo settore si trova ad affrontare nel suo percorso. Infine, nell’ultimo capitolo verterà su un caso studio, nello specifico un nucleo familiare inserito all’interno di un centro di accoglienza straordinaria, esaminando le varie fasi del processo di aiuto.
Le famiglie straniere nei centri di accoglienza straordinaria: la metodologia del processo di aiuto
CAPUTO, NOEMI
2021/2022
Abstract
La tesi vuole si propone di indagare il processo di accoglienza dei migranti in Italia, con uno sguardo particolare al processo di aiuto offerto ai beneficiari dalle figure professionali. Inoltre, l’elaborato vuole esplorare i bisogni e i problemi che insorgono nel lavoro con nuclei famigliari migranti nel percorso verso l’acquisizione della richiesta di asilo. L’analisi si concentrerà, nel primo capitolo, sull’articolata rete di accoglienza italiana, analizzando nello specifico i livelli su cui opera. In particolare, si farà riferimento alla legislazione italiana prima dell’emanazione del d.lgs. 142/2015, analizzando gli istituti di prima e seconda accoglienza, e successivamente al decreto legislativo con la creazione dei centri di accoglienza straordinaria. Successivamente, lo sguardo verrà posto ai beneficiari dell’accoglienza, in particolare i nuclei familiari migranti, facendo cenno ai principali percorsi migratori, verranno esaminati le problematiche e i bisogni più comuni all’interno di una famiglia migrante. Nel terzo capito, verranno analizzate le aree di intervento e la metodologia di lavoro all’interno dei centri di accoglienza straordinaria con particolare riguardo alle figure professionali che compongono le equipe, ai ruoli delle stesse all’interno del percorso di accoglienza. Verranno messi in risalto i confini tra le professioni, in particolare, saranno analizzati il profilo, il ruolo e le competenze dell’assistente sociale e dell’operatore d’accoglienza ponendo in evidenza quanto la presenza di più operatori per la stessa dimensione può essere causa di sovrapposizioni, incomprensioni e contraddizioni non favorevoli ad un efficace processo di aiuto. Successivamente, nel quarto capitolo si analizzerà come gli assistenti sociali hanno dovuto riadattare e ridefinire la loro identità professionale nel lavoro con i migranti. Quest’analisi nasce dal connubio tra la teoria e la mia personale esperienza di tirocinio, riguarda la metodologia del processo di aiuto proprio di un’assistente sociale all’interno di un centro di accoglienza. Le sfide di un assistente sociale che lavora con un’utenza straniera differiscono rispetto a quelle incontrate dalla classica figura dell’assistente sociale, gli strumenti professionali a disposizione non risultato adatti per lavorare al meglio poiché non abbastanza flessibili al lavoro con le minoranze o con persone straniere. Verranno messe in risalto le qualità e le competenze, ma anche le sfide e le resistenze che la figura dell’assistente sociale operante nel terzo settore si trova ad affrontare nel suo percorso. Infine, nell’ultimo capitolo verterà su un caso studio, nello specifico un nucleo familiare inserito all’interno di un centro di accoglienza straordinaria, esaminando le varie fasi del processo di aiuto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
896935_tesi_noemi_caputo.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
654.39 kB
Formato
Adobe PDF
|
654.39 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/78753