The subject of the research is the Southern Question, a "long-standing" problem in the history of Italy that has origins before national unity. The aim of the report is to analyse the extraordinary intervention of the State in favour of the Mezzogiorno, and its most significant economic and social effects, in the period from the first Centre-Left governments to the early 1990s. In the sixties the détente between the United States and the Soviet Union created the conditions for the political alliance between DC and PSI; The favourable economic climate made massive state intervention possible for the industrialization of the South through Keynesian policies and economic planning. The creation of new industrial facilities and the modernization of agriculture improved the quality of life of the southern population, but state intervention also became a means of consensus through corruption and patronage. The emptying of the countryside caused a migratory exodus especially towards the "regions of work" and the coastal areas of the Mezzogiorno itself. In the 1970s, the oil and Fordism crises changed government policies and the management of funds for the southern regions became increasingly inefficient. In the eighties the protests of the Northern League led to the closure of the Cassa per il Mezzogiorno and the end of the special intervention in 1993. In the conclusions it is proposed to consider the Mezzogiorno in the more general context of the European Mediterranean area with a view to a possible repositioning in the world economy.

Oggetto della ricerca è la Questione meridionale, un problema “annoso” nella storia d’Italia che ha origini precedenti l’unità nazionale. L’obiettivo dell’elaborato è analizzare l’intervento straordinario dello Stato a favore del Mezzogiorno, e i suoi effetti economici e sociali più rilevanti, nel periodo che va dai primi governi di Centro-Sinistra agli inizi degli anni Novanta. Negli anni Sessanta la distensione tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica creò i presupposti per l’alleanza politica tra DC e PSI; la congiuntura economica favorevole rese possibile un massiccio intervento dello Stato per l’industrializzazione del Sud grazie alle politiche keynesiane e alla programmazione economica. La creazione di nuovi impianti industriali e la modernizzazione dell’agricoltura migliorano la qualità della vita della popolazione meridionale, ma l’intervento statale divenne anche strumento di consenso mediante corruzione e clientelismo. Lo svuotamento delle campagne causò un esodo migratorio soprattutto verso le “regioni del lavoro” e le zone costiere del Mezzogiorno stesso. Negli anni Settanta la crisi petrolifera e quella del fordismo cambiarono le politiche dei governi e la gestione dei fondi per le regioni meridionali diventò sempre più inefficiente. Negli anni Ottanta le proteste della Lega Nord portano alla chiusura della Cassa per il Mezzogiorno e alla fine dell’intervento straordinario nel 1993. Nelle conclusioni si propone di considerare il Mezzogiorno nel contesto più generale dell’area mediterranea europea ai fini di un possibile riposizionamento nell’economia mondiale.

LA QUESTIONE MERIDIONALE: DAL CENTRO-SINISTRA ALLA FINE DELL'INTERVENTO STRAORDINARIO NEL MEZZOGIORNO (1960-1993)

PANTANO, MASSIMO
2021/2022

Abstract

Oggetto della ricerca è la Questione meridionale, un problema “annoso” nella storia d’Italia che ha origini precedenti l’unità nazionale. L’obiettivo dell’elaborato è analizzare l’intervento straordinario dello Stato a favore del Mezzogiorno, e i suoi effetti economici e sociali più rilevanti, nel periodo che va dai primi governi di Centro-Sinistra agli inizi degli anni Novanta. Negli anni Sessanta la distensione tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica creò i presupposti per l’alleanza politica tra DC e PSI; la congiuntura economica favorevole rese possibile un massiccio intervento dello Stato per l’industrializzazione del Sud grazie alle politiche keynesiane e alla programmazione economica. La creazione di nuovi impianti industriali e la modernizzazione dell’agricoltura migliorano la qualità della vita della popolazione meridionale, ma l’intervento statale divenne anche strumento di consenso mediante corruzione e clientelismo. Lo svuotamento delle campagne causò un esodo migratorio soprattutto verso le “regioni del lavoro” e le zone costiere del Mezzogiorno stesso. Negli anni Settanta la crisi petrolifera e quella del fordismo cambiarono le politiche dei governi e la gestione dei fondi per le regioni meridionali diventò sempre più inefficiente. Negli anni Ottanta le proteste della Lega Nord portano alla chiusura della Cassa per il Mezzogiorno e alla fine dell’intervento straordinario nel 1993. Nelle conclusioni si propone di considerare il Mezzogiorno nel contesto più generale dell’area mediterranea europea ai fini di un possibile riposizionamento nell’economia mondiale.
ITA
The subject of the research is the Southern Question, a "long-standing" problem in the history of Italy that has origins before national unity. The aim of the report is to analyse the extraordinary intervention of the State in favour of the Mezzogiorno, and its most significant economic and social effects, in the period from the first Centre-Left governments to the early 1990s. In the sixties the détente between the United States and the Soviet Union created the conditions for the political alliance between DC and PSI; The favourable economic climate made massive state intervention possible for the industrialization of the South through Keynesian policies and economic planning. The creation of new industrial facilities and the modernization of agriculture improved the quality of life of the southern population, but state intervention also became a means of consensus through corruption and patronage. The emptying of the countryside caused a migratory exodus especially towards the "regions of work" and the coastal areas of the Mezzogiorno itself. In the 1970s, the oil and Fordism crises changed government policies and the management of funds for the southern regions became increasingly inefficient. In the eighties the protests of the Northern League led to the closure of the Cassa per il Mezzogiorno and the end of the special intervention in 1993. In the conclusions it is proposed to consider the Mezzogiorno in the more general context of the European Mediterranean area with a view to a possible repositioning in the world economy.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/78717