L’UNIONE SOVIETICA TRA ITALIA FASCISTA E GERMANIA NAZISTA.

The thesis aims to investigate the relations between the Soviet Union, Germany and Italy between the twenties and thirties of the twentieth century. In particular, the overall picture of relations between the three countries is described, both from an economic and a political point of view, with specific reference to diplomatic relations. The paper was divided into three chapters. The first illustrates the evolution of relations between fascist Italy and the Soviet Union between the twenties and thirties. The transformation of the Soviet economy that took place during Stalinism is then presented, to better illustrate the context in which the investments of Italian companies in the socialist state matured. The second describes the evolution of relations between the USSR and Germany, after Hitler's rise to power, up to the beginning of Operation Barbarossa in 1941. Finally, the third chapter deals with the tragic fate of the Italian emigrants present. in the Soviet Union, during the period of the Great Terror of the second half of the thirties, always with reference to relations between Italy and the USSR. For the drafting of this paper, several secondary sources were consulted and, in particular, the recent study conducted by Professor Claudia Weber, which specifically highlighted the importance of the Molotov-Ribbentrop pact for the developments in Eastern European history after the 1939. The diary of the Communist leader Georgy Dimitrov was also analyzed, which made it possible to understand many of the significant developments in Soviet foreign policy during the 1930s. The thesis wanted to highlight the foreign policy strategy followed by the three states and reached the following conclusions. Fascist Italy and the Soviet Union, despite ideological divergences, negotiated for a long time to reach a political understanding and an economic agreement, but failed to achieve the first objective, during the twenties and thirties. Nazi Germany and the Soviet Union reached political agreement in the Molotov-Ribbentrop pact of 1939 to mutually guarantee dominance over Eastern Europe. This alliance ended two years later with the Nazi invasion of the USSR, as a result of Hitler's desire to expand towards Eastern Europe. Finally, he wanted to tell some stories of Italians repressed in the USSR during the thirties and highlight the responsibilities of the top leaders of the Italian Communist Party for the fate suffered by the Italian community.

La tesi di laurea si propone di indagare i rapporti tra l’Unione Sovietica, la Germania e l’Italia tra gli anni venti e trenta del Novecento. In particolare, viene descritto il quadro complessivo delle relazioni tra i tre paesi, sia dal punto di vista economico che da quello politico, con riferimento specifico ai rapporti diplomatici. L’elaborato è stato suddiviso in tre capitoli. Il primo illustra l’evoluzione dei rapporti tra l’Italia fascista e l’Unione Sovietica tra gli anni venti e trenta. Viene poi presentata la trasformazione dell’economia sovietica avvenuta durante lo stalinismo, per illustrare meglio il contesto in cui maturarono gli investimenti delle aziende italiane nello stato socialista. Il secondo capitolo descrive l’evoluzione dei rapporti tra l’URSS e la Germania, dopo l’ascesa al potere di Hitler, fino all’inizio dell’Operazione Barbarossa nel 1941. Il terzo capitolo tratta infine della tragica sorte che subirono gli emigrati italiani presenti in Unione Sovietica, durante il periodo del Grande Terrore della seconda metà degli anni trenta, sempre con il riferimento ai rapporti tra l’Italia e l’URSS. Per la stesura di questo elaborato, sono state consultate diverse fonti secondarie e, in particolare, il recente studio condotto dalla professoressa Claudia Weber, che ha evidenziato specificamente l’importanza del patto Molotov-Ribbentrop per gli sviluppi della storia dell’Europa orientale dopo il 1939. E’ stato inoltre analizzato il diario del dirigente comunista Georgij Dimitrov, che ha permesso di comprendere molti dei significativi sviluppi della politica estera sovietica durante gli anni trenta. La tesi di laurea ha voluto evidenziare la strategia della politica estera seguita dai tre stati ed è giunto alle seguenti conclusioni. L’Italia fascista e l’Unione Sovietica, nonostante le divergenze ideologiche, trattarono a lungo per raggiungere un’intesa politica e un accordo economico, fallendo però il primo obiettivo, durante gli anni venti e trenta. La Germania nazista e l’Unione Sovietica raggiunsero l’intesa politica nel patto Molotov-Ribbentrop del 1939, per garantirsi reciprocamente il dominio sull’Europa orientale. Tale alleanza terminò due anni dopo con l’invasione nazista dell’URSS, in conseguenza della volontà di espansione di Hitler verso l’Europa dell’est. Infine, la trattazione ha voluto raccontare alcune storie di italiani repressi in URSS durante gli anni trenta ed evidenziare le responsabilità dei massimi dirigenti del Partito Comunista Italiano per la sorte subita dalla comunità italiana.