The text analyses the topic of Bestimmung des Menschen, its relation to historical progress in Kant and the ensuing debate that arose with Mendelssohn. In the first chapter, it is exposed the origin of the term Bestimmung in the theologian J. J Spalding and his exposition of the topic in the treatise “Bestimmung des Menshen”. After outlining the main features of Spalding's optimistic anthropology, the following paragraph analyses the dispute between Mendelssohn and Abbt over the interpretation of the German locution. Two opposing conceptions of human life emerge from this debate. Abbt's position corresponds to the negation of the Aufklärung's image of man, as he sees human existence as meaningless, and thinks that the Bestimmung des Menshen is not knowable by man. In contrast, Mendelssohn has no doubts about the ability of reason to identify its destination, and defends the image of man outlined by Spalding. The second chapter moves on to an exposition of the possible origin of Kant's philosophy of history in an attempt to mediate in the debate between Abbt and Mendelssohn on the subject of man's destination. Always in this chapter, together with the presentation of Kant's philosophy of history, it’s treated the subject of the Bestimmung in Kant. His proposal exceeds the other three philosophers, in fact he proposes a destination of humankind, and not of the individual man. In the last chapter is exhibited the ‘silent dialogue’ that took place between Kant and Mendelssohn on the subject of progress, and the criticisms that have moved between Kant and Mendelssohn. In conclusion, it will be seen how Kant's criticism also influenced Spalding's work.
Il testo analizza il tema della Bestimmung des Menschen, la sua relazione con il progresso storico in Kant e il conseguente dibattito sorto con Mendelssohn. In primo luogo, viene esposta l’origine del termine nel teologo J. J Spalding e la sua trattazione del tema nell’opera "Bestimmung des Menshen". Dopo aver delineato le caratteristiche principali dell’antropologia ottimistica di Spalding, si passa ad analizzare la controversia sorta tra Mendelssohn e Abbt sull’interpretazione della locuzione tedesca. Da questo dibattito emergono due concezioni opposte della vita umana. La posizione di Abbt corrisponde alla negazione dell’immagine dell’uomo dell’Aufklärung, in quanto egli considera l’esistenza umana come priva di senso, e pensa che la Bestimmung des Menshen non sia conoscibile dall’uomo. Contrariamente Mendelssohn non ha dubbi sulla capacità della ragione di individuare la sua destinazione, e difende l’immagine dell’uomo delineata da Spalding. Nel secondo capitolo si passa all’esposizione della possibile origine della filosofia della storia di Kant nel tentativo di mediazione nel dibattito tra Abbt e Mendelssohn sul tema della destinazione dell’uomo. Insieme alla presentazione della filosofia della storia kantiana, viene trattato il tema della Bestimmung in Kant. La sua proposta supera gli altri tre filosofi, infatti propone una destinazione del genere umano, non del singolo uomo. Nell’ultimo capitolo si espone il “dialogo silenzioso” avvenuto tra Kant e Mendelssohn sul tema del progresso, e le critiche mosse a Kant da Mendelssohn. In conclusione si vedrà come il criticismo kantiano ha influenzato anche l’opera di Spalding.
Il posto dell'individuo nella storia. Kant e Mendelssohn sul progresso del genere umano.
BRUZZESE, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
Il testo analizza il tema della Bestimmung des Menschen, la sua relazione con il progresso storico in Kant e il conseguente dibattito sorto con Mendelssohn. In primo luogo, viene esposta l’origine del termine nel teologo J. J Spalding e la sua trattazione del tema nell’opera "Bestimmung des Menshen". Dopo aver delineato le caratteristiche principali dell’antropologia ottimistica di Spalding, si passa ad analizzare la controversia sorta tra Mendelssohn e Abbt sull’interpretazione della locuzione tedesca. Da questo dibattito emergono due concezioni opposte della vita umana. La posizione di Abbt corrisponde alla negazione dell’immagine dell’uomo dell’Aufklärung, in quanto egli considera l’esistenza umana come priva di senso, e pensa che la Bestimmung des Menshen non sia conoscibile dall’uomo. Contrariamente Mendelssohn non ha dubbi sulla capacità della ragione di individuare la sua destinazione, e difende l’immagine dell’uomo delineata da Spalding. Nel secondo capitolo si passa all’esposizione della possibile origine della filosofia della storia di Kant nel tentativo di mediazione nel dibattito tra Abbt e Mendelssohn sul tema della destinazione dell’uomo. Insieme alla presentazione della filosofia della storia kantiana, viene trattato il tema della Bestimmung in Kant. La sua proposta supera gli altri tre filosofi, infatti propone una destinazione del genere umano, non del singolo uomo. Nell’ultimo capitolo si espone il “dialogo silenzioso” avvenuto tra Kant e Mendelssohn sul tema del progresso, e le critiche mosse a Kant da Mendelssohn. In conclusione si vedrà come il criticismo kantiano ha influenzato anche l’opera di Spalding.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi triennale Bruzzese Francesca sulla "Bestimmung des Menschen" e sul progresso storico in Kant e Mendelssohn.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/7861