How will the role of the UX Designer evolve in the future, and how will we design in the age of intelligent machines? This research aims to explore the relationship between User Experience Design and Artificial Intelligence, focusing on the new wave of expectations and concerns brought by the spread of Large Language Models in creative fields. Studying UX today means talking about a discipline deeply involved in the connection between humans and new technologies, with significant social and cultural implications. The thesis goals is to close investigate the tools that designers will use to preserve and grow the profession in the future, developing a broad approach to a relatively new and under-discussed topic. Theoretical contributions is used along with qualitative interviews conducted in an e-commerce Company. The analysis develops a path from past to future, gradually approaching the complex forces around us. The first chapter discusses how humans approach innovation, examining the impacts of previous technologies and identifying recurring attitudes toward change. The second chapter explores the present, investigating the behavior of global companies in a landscape that constantly pursues technological advancements and focusing on the central role of the User Experience Designer. Finally, in the third chapter, the interviews help identify effective solutions for shaping the future of Product Design. AI is evaluated as a tool similar to others technological devices, showing a critical approach to its capabilities and the need for multidisciplinary collaboration that integrates development, design and data analysis skills. The research ends with the identification of a Prompt Experience Designer profile, master of the experience in a scenario where humans and machines create dynamic digital interactions together. Machine learning is an essential asset, but the human contribution in terms of creativity and design strategy remains crucial for future approaches to UX.
Come evolverà la figura dello UX Designer in futuro e con quali modalità progetteremo nell’era delle macchine intelligenti? Questo lavoro di ricerca propone di esplorare la relazione tra User Experience Design ed Artificial Intelligence, a partire dalla rinnovata ondata di aspettative e preoccupazioni portate dalla diffusione dei Large Language Models nei settori creativi. Parlare di UX oggi significa approcciare una disciplina profondamente coinvolta nel rapporto che l’uomo intrattiene con le nuove tecnologie, presentando importanti risvolti sociali e culturali. Il percorso di tesi pone come obiettivo lo studio ravvicinato degli strumenti con cui i progettisti si troveranno a preservare e far crescere la professione in futuro, sviluppando un approccio eterogeneo nei confronti di una tematica recente ed ancora scarsamente dibattuta. Viene adoperato un corpus di contributi teorici unitamente allo sviluppo di interviste qualitative svolte all’interno di un’azienda di servizi e-commerce. La trattazione presenta un’analisi che dal passato giunge al futuro, al fine di avvicinarsi gradualmente alla comprensione delle forze in campo. Nel primo capitolo si contestualizza come l’uomo affronta l’innovazione, esaminando gli impatti delle tecnologie precedenti e rintracciando una certa ricorsività degli atteggiamenti sostenuti nei confronti del cambiamento. Nel secondo capitolo si indaga il presente, esplorando l’atteggiamento delle aziende globalizzate in un panorama che rinnova la propria rincorsa tecnologica, per poi avvicinarsi alla centralità della professione dello User Experience Designer. Infine, nel terzo capitolo viene valorizzato il contributo delle interviste per individuare soluzioni efficaci con cui il design di prodotto potrà orientare il proprio futuro. L’AI viene valutata come uno strumento al pari di altri device tecnologici, utilizzando un approccio critico nei confronti delle sue capacità e dimostrando la necessità di una collaborazione multidisciplinare per integrare competenze provenienti dall’informatica, dal design, dall’analisi dati. Si giunge ad individuare il profilo di un Prompt Experience Designer, capace di riacquisire il controllo dell’esperienza in uno scenario in cui uomo e macchina partecipano insieme alla creazione di interazioni digitali dinamiche. Il machine learning si presenta come un asset indispensabile, ma il contributo umano in termini di creatività e strategia progettuale rimane cruciale per approcci futuri alla UX.
AI & UX: sfide e potenzialità della User Experience nell’era delle macchine intelligenti.
TEMPORIN, ILARIA
2023/2024
Abstract
Come evolverà la figura dello UX Designer in futuro e con quali modalità progetteremo nell’era delle macchine intelligenti? Questo lavoro di ricerca propone di esplorare la relazione tra User Experience Design ed Artificial Intelligence, a partire dalla rinnovata ondata di aspettative e preoccupazioni portate dalla diffusione dei Large Language Models nei settori creativi. Parlare di UX oggi significa approcciare una disciplina profondamente coinvolta nel rapporto che l’uomo intrattiene con le nuove tecnologie, presentando importanti risvolti sociali e culturali. Il percorso di tesi pone come obiettivo lo studio ravvicinato degli strumenti con cui i progettisti si troveranno a preservare e far crescere la professione in futuro, sviluppando un approccio eterogeneo nei confronti di una tematica recente ed ancora scarsamente dibattuta. Viene adoperato un corpus di contributi teorici unitamente allo sviluppo di interviste qualitative svolte all’interno di un’azienda di servizi e-commerce. La trattazione presenta un’analisi che dal passato giunge al futuro, al fine di avvicinarsi gradualmente alla comprensione delle forze in campo. Nel primo capitolo si contestualizza come l’uomo affronta l’innovazione, esaminando gli impatti delle tecnologie precedenti e rintracciando una certa ricorsività degli atteggiamenti sostenuti nei confronti del cambiamento. Nel secondo capitolo si indaga il presente, esplorando l’atteggiamento delle aziende globalizzate in un panorama che rinnova la propria rincorsa tecnologica, per poi avvicinarsi alla centralità della professione dello User Experience Designer. Infine, nel terzo capitolo viene valorizzato il contributo delle interviste per individuare soluzioni efficaci con cui il design di prodotto potrà orientare il proprio futuro. L’AI viene valutata come uno strumento al pari di altri device tecnologici, utilizzando un approccio critico nei confronti delle sue capacità e dimostrando la necessità di una collaborazione multidisciplinare per integrare competenze provenienti dall’informatica, dal design, dall’analisi dati. Si giunge ad individuare il profilo di un Prompt Experience Designer, capace di riacquisire il controllo dell’esperienza in uno scenario in cui uomo e macchina partecipano insieme alla creazione di interazioni digitali dinamiche. Il machine learning si presenta come un asset indispensabile, ma il contributo umano in termini di creatività e strategia progettuale rimane cruciale per approcci futuri alla UX.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/7859