Una delle saghe più celebri della cinematografia nostrana, una vera e propria strada di celluloide che costeggia vent'anni di Storia del Belpaese e che continua, tutt'oggi, a raccogliere consensi e successi di pubblico ad ogni passaggio televisivo, configurandosi come l'unica concreta minaccia catodica in grado di registrare più ascolti dei dilaganti reality show. Un fenomeno filmico che continua ad essere studiato ed adottato come principale argomento di discussione in dibattiti, conferenze, tesi di laurea, articoli di giornali e quant'altro, rivelando una forza capace di riunire intorno a sé affollati gruppi di appassionati, teorici, critici e, certamente, anche denigratori. E' insomma un piacevole, suggestivo e per certi versi inspiegabile mistero quello della strepitosa fortuna che circonda i personaggi guareschiani di don Camillo e Peppone e i cinque film che li vedono protagonisti tra il 1951 ed il 1965 (più due discutibili ¿appendici¿ realizzate successivamente. [...] Il loro è un fascino che dura da ormai sessant'anni e che si è recentemente arricchito di un'ulteriore intrigante scoperta che, nata e cresciuta in defilati anfratti al limite della diceria popolare, ha in seguito trovato una serie di importanti ed inaspettate conferme: un anello mancante, una pietra preziosa ed introvabile che avrebbe dovuto mettere fine definitivamente a quella serie che aveva contribuito in larga parte al grande successo del cinema italiano del dopoguerra.
Il Don Camillo incompiuto: racconti e testimonianze del Mondo Piccolo che non c'è
MARIOTTI LA ROSA, CHRISTIAN
2009/2010
Abstract
Una delle saghe più celebri della cinematografia nostrana, una vera e propria strada di celluloide che costeggia vent'anni di Storia del Belpaese e che continua, tutt'oggi, a raccogliere consensi e successi di pubblico ad ogni passaggio televisivo, configurandosi come l'unica concreta minaccia catodica in grado di registrare più ascolti dei dilaganti reality show. Un fenomeno filmico che continua ad essere studiato ed adottato come principale argomento di discussione in dibattiti, conferenze, tesi di laurea, articoli di giornali e quant'altro, rivelando una forza capace di riunire intorno a sé affollati gruppi di appassionati, teorici, critici e, certamente, anche denigratori. E' insomma un piacevole, suggestivo e per certi versi inspiegabile mistero quello della strepitosa fortuna che circonda i personaggi guareschiani di don Camillo e Peppone e i cinque film che li vedono protagonisti tra il 1951 ed il 1965 (più due discutibili ¿appendici¿ realizzate successivamente. [...] Il loro è un fascino che dura da ormai sessant'anni e che si è recentemente arricchito di un'ulteriore intrigante scoperta che, nata e cresciuta in defilati anfratti al limite della diceria popolare, ha in seguito trovato una serie di importanti ed inaspettate conferme: un anello mancante, una pietra preziosa ed introvabile che avrebbe dovuto mettere fine definitivamente a quella serie che aveva contribuito in larga parte al grande successo del cinema italiano del dopoguerra.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/77887