Secondo Bowlby le interazioni tra madre e bambino (che iniziano già durante la gravidanza, e che vanno dall'abbraccio allo scambio di sguardi, alla nutrizione, alla consolazione ecc.), strutturano ciò che viene definito sistema d'attaccamento, il sistema che guiderà (anche nella vita adulta) le interazioni e gli scambi relazionali affettivi. Partendo da questa importantissima osservazione si ritiene dunque essenziale considerare centrali per la crescita sana del bambino, il ruolo della madre e di tutte quelle figure deputate all'educazione e allo sviluppo psicofisico del bambino stesso. Ne risulta un quadro in cui la teoria della mente infantile mostra le sue profonde radici nella relazione interpersonale con il caregiver e in cui una buona qualità della relazione di attaccamento si correla allo sviluppo, in entrambi i membri della relazione. Scopo di questa tesi è verificare la funzione primaria della relazione madre-figlio, come indice di protezione che assicura la sopravvivenza, l'adattamento e la crescita del piccolo; un attaccamento sicuro funziona come fattore protettivo dello sviluppo infantile, mentre un attaccamento insicuro funziona come fattore di rischio e di vulnerabilità nell'organizzazione della personalità. Un fattore di rischio comunemente accettato come tale è rappresentato dalla nascita prematura: è risaputo che essa può costituire un pericolo rispetto allo sviluppo del bambino. I grandi prematuri presentano una consistente parte della psicopatologia della popolazione generale e percorsi di sviluppo alterati: accanto al rischio di danno organico del sistema nervoso e di altri organi, sono presi sempre più in considerazione anche i possibili rischi sul piano dello sviluppo. Per questo la parte conclusiva della tesi prende come caso particolare di attaccamento a rischio quello del parto prematuro, che si configura come un vero e proprio evento traumatico che richiede ai genitori del piccolo di riorganizzare le proprie rappresentazioni, conoscenze e i loro comportamenti per reagire positivamente all'evento imprevisto. Le modalità con cui l'evento sarà affrontato potranno facilitare o interferire con la costruzione di una relazione col bambino che sia adeguata ai suoi bisogni e gratificante per i genitori stessi
Attaccamento e Accudimento:la prematurità come fattore di rischio della relazione madre-bambino
CALABRETTA, CINZIA TINA
2009/2010
Abstract
Secondo Bowlby le interazioni tra madre e bambino (che iniziano già durante la gravidanza, e che vanno dall'abbraccio allo scambio di sguardi, alla nutrizione, alla consolazione ecc.), strutturano ciò che viene definito sistema d'attaccamento, il sistema che guiderà (anche nella vita adulta) le interazioni e gli scambi relazionali affettivi. Partendo da questa importantissima osservazione si ritiene dunque essenziale considerare centrali per la crescita sana del bambino, il ruolo della madre e di tutte quelle figure deputate all'educazione e allo sviluppo psicofisico del bambino stesso. Ne risulta un quadro in cui la teoria della mente infantile mostra le sue profonde radici nella relazione interpersonale con il caregiver e in cui una buona qualità della relazione di attaccamento si correla allo sviluppo, in entrambi i membri della relazione. Scopo di questa tesi è verificare la funzione primaria della relazione madre-figlio, come indice di protezione che assicura la sopravvivenza, l'adattamento e la crescita del piccolo; un attaccamento sicuro funziona come fattore protettivo dello sviluppo infantile, mentre un attaccamento insicuro funziona come fattore di rischio e di vulnerabilità nell'organizzazione della personalità. Un fattore di rischio comunemente accettato come tale è rappresentato dalla nascita prematura: è risaputo che essa può costituire un pericolo rispetto allo sviluppo del bambino. I grandi prematuri presentano una consistente parte della psicopatologia della popolazione generale e percorsi di sviluppo alterati: accanto al rischio di danno organico del sistema nervoso e di altri organi, sono presi sempre più in considerazione anche i possibili rischi sul piano dello sviluppo. Per questo la parte conclusiva della tesi prende come caso particolare di attaccamento a rischio quello del parto prematuro, che si configura come un vero e proprio evento traumatico che richiede ai genitori del piccolo di riorganizzare le proprie rappresentazioni, conoscenze e i loro comportamenti per reagire positivamente all'evento imprevisto. Le modalità con cui l'evento sarà affrontato potranno facilitare o interferire con la costruzione di una relazione col bambino che sia adeguata ai suoi bisogni e gratificante per i genitori stessiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/77845