In questo lavoro ho voluto esplorare un territorio epistemologico che solo in questi ultimi anni alcuni studiosi provenienti da discipline diverse hanno provato ad attraversare, mettendo in connessione concetti, diversi per linguaggio e struttura, ma non per contenuto e funzionalità. Il filo rosso che ho utilizzato per collegare in modo significante i diversi temi, relativi alla Psicoanalisi, alla Teoria dell'Attaccamento, all'Infant Research, al Cognitivismo Post - razionalista e alle Neuroscienze, è costituito dal possibile ruolo svolto dal Sistema Mirror nel rispecchiamento madre-bambino nella fase d'intersoggettività primaria e, per estensione, nella formazione del Sé e nell'empatia. Il discorso è stato articolato attraverso l'analisi, e la successiva integrazione di alcune teorie e modelli di eminenti studiosi(Gallese e la simulazione incarnata, Damasio e il proto-sé,Schore e gli studi sull'emisfero destro, Mancia e la memoria implicita, Meltzoff e l'imitazione neonatale. I due grandi autori, le cui teorie possono aver costituito una sorta di faro cognitivo per l'elaborazione dei concetti espressi, sono stati Bowlby e la Teoria dell'Attaccamento e Winnicott, in particolare il costrutto di funzione materna primaria. La mia ipotesi, alla luce dell'integrazione fra i costrutti teorici appena esposti, è che il rispecchiamento madre-neonato abbia una base biologica innata e `incarnata' in un circuito neuronale di connessione funzionale tra neuroni specchio, amigdala e insula, che permette ad entrambi i partner implicati nella relazione di creare tra loro una sintonizzazione affettiva e una partecipazione empatica: questo circuito consente alla madre di risuonare con i bisogni del suo bambino, e a quest'ultimo di mappare, all'interno del suo sistema neuronale, tutte quelle esperienze sensoriali affettivamente positive vissute con il caregiver.

Neuroni specchio e relazione madre-bambino nella fase d'intersoggettività primaria

BOSCO, SERENA
2009/2010

Abstract

In questo lavoro ho voluto esplorare un territorio epistemologico che solo in questi ultimi anni alcuni studiosi provenienti da discipline diverse hanno provato ad attraversare, mettendo in connessione concetti, diversi per linguaggio e struttura, ma non per contenuto e funzionalità. Il filo rosso che ho utilizzato per collegare in modo significante i diversi temi, relativi alla Psicoanalisi, alla Teoria dell'Attaccamento, all'Infant Research, al Cognitivismo Post - razionalista e alle Neuroscienze, è costituito dal possibile ruolo svolto dal Sistema Mirror nel rispecchiamento madre-bambino nella fase d'intersoggettività primaria e, per estensione, nella formazione del Sé e nell'empatia. Il discorso è stato articolato attraverso l'analisi, e la successiva integrazione di alcune teorie e modelli di eminenti studiosi(Gallese e la simulazione incarnata, Damasio e il proto-sé,Schore e gli studi sull'emisfero destro, Mancia e la memoria implicita, Meltzoff e l'imitazione neonatale. I due grandi autori, le cui teorie possono aver costituito una sorta di faro cognitivo per l'elaborazione dei concetti espressi, sono stati Bowlby e la Teoria dell'Attaccamento e Winnicott, in particolare il costrutto di funzione materna primaria. La mia ipotesi, alla luce dell'integrazione fra i costrutti teorici appena esposti, è che il rispecchiamento madre-neonato abbia una base biologica innata e `incarnata' in un circuito neuronale di connessione funzionale tra neuroni specchio, amigdala e insula, che permette ad entrambi i partner implicati nella relazione di creare tra loro una sintonizzazione affettiva e una partecipazione empatica: questo circuito consente alla madre di risuonare con i bisogni del suo bambino, e a quest'ultimo di mappare, all'interno del suo sistema neuronale, tutte quelle esperienze sensoriali affettivamente positive vissute con il caregiver.
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