Introduction: In out-of-hospital emergencies, patients in critical conditions pose a significant challenge for healthcare professionals, especially when the timeliness and quality of interventions can mean the difference between life and death. Nurses have to know various pathologies, the clinical scenarios they may encounter, and the protocols and guidelines for emergency management. In Europe, Asia, and America, organizational models for out-of-hospital emergencies show substantial differences in the approach to airway management, influenced by local regulations, staff training, and resource availability. In Italy, nursing competencies in territorial emergency management are increasingly broad, thanks to regulations and decrees that govern their activities. Advanced airway management, in particular, plays a fundamental role in emergencies, as it reduces patient mortality and morbidity associated with the event. Objective: This study aims to analyze (through literature based on evidence of effectiveness) the different organizational models adopted by out-of-hospital emergency systems in European, Asian, and American countries, in order to identify the best approach for advanced airway management. Materials and Methods: The research was conducted by consulting the databases Tripdatabase, PubMed, CINAHL, Medline, UpToDate, SIGN, and NICE. Guidelines and literature reviews published from 2005 to 2024 in both Italian and English were considered. The inclusion criteria were: adult patient, out-of-hospital emergency setting, advanced airway management, Europe, Asia, America. Results: A total of 9 relevant articles were considered: 2 narrative reviews, 5 primary studies, and 2 systematic reviews. The analysis clearly shows that advanced airway management in out-of-hospital settings represents a complex and critical challenge. Although endotracheal intubation (ETI) is considered the gold standard for advanced airway management, studies from European, American, and Asian countries indicate that other supraglottic devices are effective tools and often preferable in out-of-hospital contexts. Conclusions: The review highlights that there is no single method or universally effective approach for all patients and situations; rather, the choice of device should be tailored to specific circumstances, available personnel, and patient conditions. Most of the studies analyzed are observational, limiting the ability to draw definitive conclusions about which device is most effective. In particular, the lack of randomized controlled trials (RCTs) demonstrating the effectiveness of intubation compared to supraglottic devices represents a significant gap in the scientific literature.
Introduzione: nell’emergenza extraospedaliera, il paziente in condizioni di elevata criticità costituisce una grande sfida per i professionisti sanitari, soprattutto quando la tempestività e la qualità degli interventi possono fare la differenza tra la vita e la morte. L'infermiere ha il dovere di conoscere le varie patologie, i quadri clinici che potrebbe affrontare e i protocolli e linee guida per la gestione delle emergenze. In Europa, Asia e America, i modelli organizzativi dell'emergenza extraospedaliera mostrano differenze sostanziali nell'approccio alla gestione delle vie aeree, influenzati da normative locali, formazione del personale e disponibilità di risorse. In Italia, le competenze infermieristiche in ambito di emergenza territoriale sono sempre più ampie, grazie a normative e decreti che ne regolamentano l’attività. La gestione avanzata delle vie aeree, in particolare, riveste un ruolo fondamentale nell’ emergenza, poiché riduce la mortalità e la morbilità del paziente correlata all’evento. Obiettivo: lo studio si pone come obiettivo l’analisi (tramite la letteratura basata sulle prove di efficacia) dei diversi modelli organizzativi adottati dai sistemi di emergenza extraospedaliera nei paesi dell’Europa, Asia e America, al fine di individuare il miglior metodo di approccio per la gestione avanzata delle vie aeree. Materiali e Metodi: la ricerca è stata condotta consultando le banche dati Tripdatabase, Pubmed, CINAHL, Medline, UpToDate, SIGN, NICE. Sono state prese in considerazione Linee Guida e revisioni della letteratura pubblicate dal 2005 al 2024 in italiano ed inglese. I criteri di inclusione sono stati: paziente adulto, setting di emergenza extraospedaliera, gestione avanzata delle vie aeree, Europa, Asia, America. Risultati: sono stati presi in considerazione 9 articoli pertinenti: 2 revisioni narrative, 5 studi primari e 2 revisioni sistematiche. Dall'analisi condotta, emerge chiaramente che la gestione avanzata delle vie aeree in ambito extraospedaliero rappresenta una sfida complessa e critica. Sebbene l'intubazione endotracheale (IOT) rappresenti il gold standard per la gestione avanzata delle vie aeree, nei paesi europei, americani ed asiatici, gli studi indicano che altri presidi sovraglottici sono strumenti efficaci e spesso preferibili in contesti extraospedalieri. Conclusioni: la revisione evidenzia che non esiste un metodo unico o universalmente efficace per tutti i pazienti e tutte le situazioni, ma piuttosto che la scelta del presidio deve essere adattata alle circostanze specifiche, al personale disponibile e alle condizioni del paziente. La maggior parte degli studi analizzati sono osservazionali, il che limita la possibilità di trarre conclusioni definitive su quale sia il dispositivo più efficace. In particolare, la carenza di studi randomizzati controllati (RCT) che dimostrino l'efficacia dell'intubazione rispetto ai presidi sovraglottici rappresenta un'importante lacuna nella letteratura scientifica.
La gestione infermieristica avanzata delle vie aeree nell’emergenza extraospedaliera: un'analisi comparativa dei paesi europei, asiatici ed americani
PRIMITERRA, AURORA
2023/2024
Abstract
Introduzione: nell’emergenza extraospedaliera, il paziente in condizioni di elevata criticità costituisce una grande sfida per i professionisti sanitari, soprattutto quando la tempestività e la qualità degli interventi possono fare la differenza tra la vita e la morte. L'infermiere ha il dovere di conoscere le varie patologie, i quadri clinici che potrebbe affrontare e i protocolli e linee guida per la gestione delle emergenze. In Europa, Asia e America, i modelli organizzativi dell'emergenza extraospedaliera mostrano differenze sostanziali nell'approccio alla gestione delle vie aeree, influenzati da normative locali, formazione del personale e disponibilità di risorse. In Italia, le competenze infermieristiche in ambito di emergenza territoriale sono sempre più ampie, grazie a normative e decreti che ne regolamentano l’attività. La gestione avanzata delle vie aeree, in particolare, riveste un ruolo fondamentale nell’ emergenza, poiché riduce la mortalità e la morbilità del paziente correlata all’evento. Obiettivo: lo studio si pone come obiettivo l’analisi (tramite la letteratura basata sulle prove di efficacia) dei diversi modelli organizzativi adottati dai sistemi di emergenza extraospedaliera nei paesi dell’Europa, Asia e America, al fine di individuare il miglior metodo di approccio per la gestione avanzata delle vie aeree. Materiali e Metodi: la ricerca è stata condotta consultando le banche dati Tripdatabase, Pubmed, CINAHL, Medline, UpToDate, SIGN, NICE. Sono state prese in considerazione Linee Guida e revisioni della letteratura pubblicate dal 2005 al 2024 in italiano ed inglese. I criteri di inclusione sono stati: paziente adulto, setting di emergenza extraospedaliera, gestione avanzata delle vie aeree, Europa, Asia, America. Risultati: sono stati presi in considerazione 9 articoli pertinenti: 2 revisioni narrative, 5 studi primari e 2 revisioni sistematiche. Dall'analisi condotta, emerge chiaramente che la gestione avanzata delle vie aeree in ambito extraospedaliero rappresenta una sfida complessa e critica. Sebbene l'intubazione endotracheale (IOT) rappresenti il gold standard per la gestione avanzata delle vie aeree, nei paesi europei, americani ed asiatici, gli studi indicano che altri presidi sovraglottici sono strumenti efficaci e spesso preferibili in contesti extraospedalieri. Conclusioni: la revisione evidenzia che non esiste un metodo unico o universalmente efficace per tutti i pazienti e tutte le situazioni, ma piuttosto che la scelta del presidio deve essere adattata alle circostanze specifiche, al personale disponibile e alle condizioni del paziente. La maggior parte degli studi analizzati sono osservazionali, il che limita la possibilità di trarre conclusioni definitive su quale sia il dispositivo più efficace. In particolare, la carenza di studi randomizzati controllati (RCT) che dimostrino l'efficacia dell'intubazione rispetto ai presidi sovraglottici rappresenta un'importante lacuna nella letteratura scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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