The type of pests that can attack coffee beans can be divided into those that attack the crop and those that attack the stored seeds. The species that attack the drupe are: Coleoptera: S. coffeae and A. fasciculatus; Lepidoptera: Perileucoptera coffeella and Thliptoceras octoguttale; Aphids: Aphis spp. The species that attack stored beans are: Psocoptera; Coleoptera Anobiidae, Tenebrionidae, Cucujidae, Silvanidae; Lepidoptera Pyralidae. As all coffee is attacked by these pest in the country of production coffee beans are treated with fumigants like methyl bromide o phosphine. In Europe, after the European decision of 18th September 2008 2008/753/CE, methyl bromide cannot be used for treatment, in EU only phosphine can be used when necessary. The purpose of this study was to find entomological traces in green coffee, to assess the extent and type of infestation if present. Despite treatments with fumigants in the country of production, the dead pests, remain inside the coffee beans even after the roasting process. This problem comes from the countries of origin, when the probability that the product is infested is so high, especially during the cultivation and during the drying process. Mostly with the dry method, the C. robusta infestation reaches higher levels. The work was performed on 22 samples of green coffee available from ¿Magazzini Romani & C. S.p.A.¿. All samples are taken directly from bags without having undergone any kind of cleaning, and belonging to the species C. arabica and C. robusta, both dried with the dry and wet methods. First each sample was divided into rotten seeds and whole seeds, then the rotten seeds are counted and weighed. A relationship was made between the weight of conform seeds and the weight of rotten seeds. The beans clearly infested were dissected, to observe the imperfection and their contents. The microscopic analysis was made with a stereomicroscope and SEM (Scanning Electron Microscope). The seeds were examined individually to observe better the damage and type of pest present. All beans with entomological traces, such as adults, larvae, pupae and fragments of insects, were photographed with a stereomicroscope. SEM photographs were taken to areas presenting erosions and moulds. In the analyzed samples, the average of infested coffee beans was 5.24%, with values ranging from 1.39% to 11.75%. Considering the areas of origin, the samples from centre south America had a very low percentage ranging from 1.39% to 2.30%, the most infested samples came from the Indian zone, Indonesia and the African area. Between the best and the worst seeds there is a variability between 4.54 and 4.90%. The microscopic analysis showed that all samples had a similar infestation, both as type of damage and as insect species found. Except two samples with fragments of Hymenoptera (Betilidae or Braconidae), in all samples the species S. coffeae was found as adults, pupae, larvae and fragments of the exoskeleton, reflecting the fact that this species is spread throughout the world. The damage in coffee beans are erosions that presenting green molding. With SEM analysis it is understood that the green moulds are actually fungal masses.
Le tipologie di infestanti che possono intaccare i semi di caffè possono essere distinte in quelle che attaccano il frutto durante la produzione e quelle che attaccano il seme durante lo stoccaggio. Vista la quantità di specie infestanti in grado di attaccare il caffè, prima dell'esportazione e spesso anche dopo l'arrivo nel paese di destinazione i chicchi di caffè vengono trattati mediante fumigazioni. In molti paesi di origine le fumigazioni sono effettuate con bromuro di metile o in alternativa con fosfina. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di effettuare una ricerca di tracce entomatiche in campioni di caffè crudo per valutare il livello e la tipologia delle infestazioni presenti. Nonostante le lavorazioni cui il caffè è sottoposto nei paesi d'origine, accade con una certa frequenza che alcuni di questi insetti rimangano all'interno del seme di caffè anche fino al processo di torrefazione, e possano arrivare fino al consumatore finale nel caffè macinato. Il problema delle infestazioni deriva in primo luogo sicuramente dai Paesi di origine, dove durante la coltivazione e nei processi di essicazione. In specie più sensibili a questo tipo di attacchi, come C. robusta, le infestazioni possono raggiungere dimensioni notevoli. Il lavoro è stato eseguito su 22 campioni di caffè verde. Tutti i campioni sono stati prelevati direttamente dai sacchi di importazione, appartengono alle specie C. Arabica e C. robusta, essiccati in parte con metodo lavato e in parte con metodo naturale. In primo luogo per ogni campione sono stati suddivisi i semi con imperfezioni da quelli sani, successivamente sono stati contati e pesati i semi difettosi.I chicchi risultati palesemente bacati sono stati sezionati per poter osservare al meglio le imperfezioni e il loro contenuto; in seguito si è passati ad effettuare delle analisi al microscopio stereoscopico e al microscopio elettronico a scansione (SEM). Tutti i semi nei quali sono state riscontrate tracce entomatiche di ogni genere come: adulti, larve, pupe, stadi giovanili e frammenti di varia entità, sono stati fotografati con il microscopio stereoscopico e con il microscopio elettronico a scansione. Dall'osservazione dei semi con imperfezioni è emerso che i campioni più fortemente colpiti appartenevano alla specie C. robusta naturale. Nei campioni analizzati la percentuale media di chicchi infestati risulta essere del 5,24%, con valori compresi tra 11,75% e 1,39%. I campioni del Centro-Sud America presentino percentuali di imperfezioni comprese tra 1,39% e 2,30%. I campioni più infestati invece sono risultati appartenere alle zone indiane, indonesiane e ai Paesi africani. In due campioni sono stati individuati anche pochi frammenti di individui appartenenti ad altre specie, probabilmente imenotteri braconidi e betilidi.Negli altri campioni è stato rinvenuto il coleottero S. coffeae sia sottoforma di individui adulti che di larve o pupe, a testimonianza della diffusione di questo insetto in tutte le zone di produzione del mondo. I danni rinvenuti, attribuibili all'attacco di S. coffeae, sono rappresentati da erosioni e bacature che, nella maggior parte dei casi, presentano una patina verdastra che avvolge le pareti della galleria scavata dall'insetto. Dall'analisi con il microscopio elettronico a scansione si è potuto osservare che questi strati verdastri, in taluni casi anche molto sviluppati, sono rappresentati da ammassi fungini.
Indagini sulla presenza di artropodi nel caffè verde
CAVAGLIA', EMANUELE
2009/2010
Abstract
Le tipologie di infestanti che possono intaccare i semi di caffè possono essere distinte in quelle che attaccano il frutto durante la produzione e quelle che attaccano il seme durante lo stoccaggio. Vista la quantità di specie infestanti in grado di attaccare il caffè, prima dell'esportazione e spesso anche dopo l'arrivo nel paese di destinazione i chicchi di caffè vengono trattati mediante fumigazioni. In molti paesi di origine le fumigazioni sono effettuate con bromuro di metile o in alternativa con fosfina. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di effettuare una ricerca di tracce entomatiche in campioni di caffè crudo per valutare il livello e la tipologia delle infestazioni presenti. Nonostante le lavorazioni cui il caffè è sottoposto nei paesi d'origine, accade con una certa frequenza che alcuni di questi insetti rimangano all'interno del seme di caffè anche fino al processo di torrefazione, e possano arrivare fino al consumatore finale nel caffè macinato. Il problema delle infestazioni deriva in primo luogo sicuramente dai Paesi di origine, dove durante la coltivazione e nei processi di essicazione. In specie più sensibili a questo tipo di attacchi, come C. robusta, le infestazioni possono raggiungere dimensioni notevoli. Il lavoro è stato eseguito su 22 campioni di caffè verde. Tutti i campioni sono stati prelevati direttamente dai sacchi di importazione, appartengono alle specie C. Arabica e C. robusta, essiccati in parte con metodo lavato e in parte con metodo naturale. In primo luogo per ogni campione sono stati suddivisi i semi con imperfezioni da quelli sani, successivamente sono stati contati e pesati i semi difettosi.I chicchi risultati palesemente bacati sono stati sezionati per poter osservare al meglio le imperfezioni e il loro contenuto; in seguito si è passati ad effettuare delle analisi al microscopio stereoscopico e al microscopio elettronico a scansione (SEM). Tutti i semi nei quali sono state riscontrate tracce entomatiche di ogni genere come: adulti, larve, pupe, stadi giovanili e frammenti di varia entità, sono stati fotografati con il microscopio stereoscopico e con il microscopio elettronico a scansione. Dall'osservazione dei semi con imperfezioni è emerso che i campioni più fortemente colpiti appartenevano alla specie C. robusta naturale. Nei campioni analizzati la percentuale media di chicchi infestati risulta essere del 5,24%, con valori compresi tra 11,75% e 1,39%. I campioni del Centro-Sud America presentino percentuali di imperfezioni comprese tra 1,39% e 2,30%. I campioni più infestati invece sono risultati appartenere alle zone indiane, indonesiane e ai Paesi africani. In due campioni sono stati individuati anche pochi frammenti di individui appartenenti ad altre specie, probabilmente imenotteri braconidi e betilidi.Negli altri campioni è stato rinvenuto il coleottero S. coffeae sia sottoforma di individui adulti che di larve o pupe, a testimonianza della diffusione di questo insetto in tutte le zone di produzione del mondo. I danni rinvenuti, attribuibili all'attacco di S. coffeae, sono rappresentati da erosioni e bacature che, nella maggior parte dei casi, presentano una patina verdastra che avvolge le pareti della galleria scavata dall'insetto. Dall'analisi con il microscopio elettronico a scansione si è potuto osservare che questi strati verdastri, in taluni casi anche molto sviluppati, sono rappresentati da ammassi fungini.File | Dimensione | Formato | |
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